ZINZI DA MATTEOLI PER L’AEROPORTO DI GRAZZANISE? NON SE NE HA TRACCIA
Prof. Raffaele Raimondo
cronista free lance
Via A.Diaz, 33
81046 GRAZZANISE (Caserta)
tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64
e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it                             COMUNICATO-STAMPA del 18 ott. 2010
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Sulla scia della giusta geremiade di Mattia Branco…
Invano invitati l’attuale Presidente della Provincia ed il concorrente on. Stellato a non parlarne
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GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – Dobbiamo esser grati al giornalista Mattia Branco, direttore appassionato della testata online La Voce del Volturno, per aver ripreso due giorni fa la “vexata quaestio†dell’aeroporto civile, argomentando a dovere sulle annose chiacchiere dei politici nostrani. Da ultime, quelle del Presidente in carica della Provincia, on. Mimì Zinzi, che non si peritò, il giorno di San Giuseppe di quest’anno (come si evince dalla fotografia), di promettere non “mari e monti†ma un subitaneo impegno, all’indomani della sua poi avvenuta elezione, onde sbloccare la “barzelletta†di uno scalo puntualmente raccontata ad ogni tornata…elettorale, da decenni a questa parte. Invano avevamo invitato, prima delle amministrative dello scorso marzo, il medesimo Presidente ed il concorrente on. Stellato a non rendere oggetto di discussione politica la questione-aeroporto. Entrambi se ne infischiarono, in corsa com’erano a prospettare interventi, micro e macro, per lo sviluppo di quella che amaramente e beffardamente si continua a denominare Terra di Lavoro. Già , perché oggi questa è soltanto terra di nera disoccupazione. Il classico “matrimonio coi fichi secchiâ€: questo, finora s’è visto e…nient’altro. Laddove per “fichi secchi†sta l’effettiva potenza decisionale di quasi tutta la classe politica casertana attorcigliata nei meandri “salvapoltrona†e di fatto in seria difficoltà a cavar sangue dalle rape. Il sempre sorridente Zinzi si presentò addirittura nell’aula consiliare di Grazzanise, col mallevadore ministro Altero Matteoli e, incoraggiato dall’ex sindaco Enrico Parente (che sappiamo ancora aderente a La Destra di Storace) nonché infiammato dal candidato pidiellino Domenico Ventriglia (sopraggiunto a rastrellare un po’ di preferenze fra i 2522 voti che l’elettorato grazzanisano assegnò al presidente Caldoro), non si peritò di “beffare†ancora una volta la “gente†con promesse della cui concretizzazione tuttora, pur sforzandoci, non riusciamo ancora a trovar traccia. Che Ventriglia fosse venuto a fare il comizio in una sala istituzionale –peraltro recentemente negata dal sindaco Pietro Parente alla minoritaria Nuovi Orizzonti per un dibattito sulla condizione giovanile (nell’ambito della 1^ Festa della compagine guidata da Federico Conte)- lo denunciammo, sdegnati, seduta stante, meritandoci l’urlo del sindaco storaciano che intimava ai carabinieri di allontanarci dalla sede…â€del misfattoâ€. Che l’Enrico re stesse vivendo un attimo di gloria nell’ospitare un forbito Ministro della Repubblica fu ammesso e pure concesso. Ma che Matteoli e Zinzi fossero a Grazzanise a vendere frottole fu proprio il colmo dei colmi. Ecco perché il rinnovato lamento di Branco, mentre gli fa onore per quel tanto di antico orgoglio “mazzonaro†che generosamente ha difeso, in fondo fa tenerezza, in quanto davvero siamo di fronte ad una più che reiterata offesa all’intelligenza delle popolazioni del Basso Volturno che a Zinzi, a Caldoro, a Matteoli – e vari esponenti di centrodestra che han potuto cantar vittoria a marzo – chiedono ben altro in termini di investimenti progettuali e politici che rompano con una lunga storia di colpevole disimpegno che ha ridotto la zona del Basso Volturno alla fame, con l’aggiunta dell’intossicazione da rifiuti contro cui si battono l’assessore fossataro Franco Cepparulo e poche resistenti unità politiche locali. Va da sé che nei prossimi mesi ed anni il popolo di Grazzanise sarà chiamato ad un profondo esame di coscienza e a riappropriarsi del destino del suo territorio, atteso che fino a questo momento né B&B (Bassolino e Bertolaso) sono mai venuti neppure a farsi vedere e Z&C (Zinzi e Caldoro), attualmente in sella, hanno tant’altre gatte da pelare.    Â
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