Wwf Caserta
Nell’estate del 2010 il Wwf Caserta fu invitato dall’Amministrazione Petteruti ad assistere all’inizio della rimozione dei rifiuti in località Lo Uttaro. In quell’occasione il Wwf Caserta si espresse con moderato ottimismo: non basta togliere i rifiuti che si “vedonoâ€, quello che preoccupa è quello che potrebbe esserci nel sottosuolo. Anni di infiltrazioni sotterranee dovute a industrie “maldestre†e istituzioni politiche e tecniche “poco attenteâ€, ci fanno stare poco tranquilli e poi, una volta eliminato il “panettoneâ€Â e bonificata l’area così come previsto dal Piano Regionale di Bonifica dei Siti Inquinati della Regione Campania (ai sensi del comma 1 dell’art 13 della legge regionale 4/07), cosa vogliamo fare di quest’area ove confinano di 4 comuni per un totale di ca. 200.000 abitanti? E’ il caso di trovare una nuova destinazione d’uso di quest’area e restituirla alla comunità per evitare che una nuova emergenza rifiuti la faccia precipitare, di nuovo, nel “girone infernale” dei siti di stoccaggio provvisorie/o definitivi?!?
Per le suddette dichiarazioni, mentre tutti esultavano, ancora una volta il Wwf Caserta fu definita “l’associazione cassandraâ€. Ebbene, ancora una volta, ci dispiace non essere stati smentiti: il caso Lo Uttaro si ripresenta, pochi mesi dopo lo sventato pericolo del biodigestore – contro il quale la ns. associazione si è fortemente opposta –  altro maldestro tentativo di collocarvi attività non idonee alla tipologia geomorfologica-urbanistica di una porzione di territorio comunale ubicata in prossimità del costruendo policlinico, in una zona già devastata dalla più alta densità di attività estrattiva d’Europa, a ridosso di istituti scolastici, in prossimità di altri siti altamente inquinati e sequestrati dalla magistratura ( Masseria Monti), e al crocevia di zone fortemente urbanizzate con un’alta densità di popolazione.
Lo sconcerto dei cittadini, quanto delle associazioni ambientaliste e non, è che ancora una volta – come volevasi dimostrare – si assiste ad una grottesca querelle fatte di determine, delibere, atti formali, verifiche tecniche per scaricare vicendevolmente le responsabilità e mascherarle dietro perizie e sopralluoghi per tranquillizzare la popolazione giustamente preoccupata e indignata.
Lo Uttaro è la dimostrazione di un tragico teorema  in cui non si possono  concedere alibi alla politica: comune, provincia e regione sono gli attori istituzionali che decidono sul destino de “Lo Uttaro”, non possono celarsi dietro gli organi tecnici e incartamenti :  devono assumersi le loro responsabilità nei confronti dei cittadini e della loro salute.
Il Panda Team del Wwf Caserta