VITERBO UN CONVEGNO DI STUDI SULLA TUTELA DELLA DIGNITÀ ED INCOLUMITÀ FISICA E PSICOFISICA DELLA DONNA ATTRAVERSO LA CULTURA DEL RISPETTO
Sabato 26 novembre si è svolto a Viterbo un Convegno di studi sulla Tutela della dignità ed incolumità fisica e psicofisica della donna attraverso la cultura del rispetto, presso la Biblioteca Consorziale, organizzato dalla Associazione Donna Olimpia e dall’ O.N.P.S., con il patrocinio della Prefettura di Viterbo e della Questura di Viterbo. Il convegno si inserisce nell’ambito del progetto sul femminicidio “Un pesce in una biglia†e in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Importanti esperti in campo medico, legale, psicologico e psicoterapeutico si sono confrontati sulla tematica del femminicidio sotto diversi aspetti, trovandosi d’accordo su un dato: la violenza sulle donne è un fatto culturale, non legato ad alcuna fascia sociale e pertanto il primo intervento di sensibilizzazione deve essere compiuto all’interno della famiglia, il tutto coadiuvato dalla scuola.
I temi trattati dai relatori sono stati presentati dalla Prof.ssa Maria Elena Piferi, ideatrice del progetto “Un pesce in una biglia†e dalla Dott.ssa Claudia Corinna Benedetti, Presidente O.N.P.S. e Ambasciatrice di Pace Universal Peace Federation e hanno riguardato:
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Diffondere, attraverso percorsi formativi ad ogni livello, partendo dalle scuole, la cultura
della sicurezza, giustizia e legalità insite in quelle della “tutela dei dirittiâ€.
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Analizzare, col supporto dei dati, il contesto di accadimento e le motivazioni scatenanti il gesto.
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Diffondere, attraverso percorsi formativi mirati, la cultura della sicurezza, della giustizia e
della legalità insite in quella della “tutela dei dirittiâ€.
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Fornire una esauriente e corretta comunicazione, informazione e formazione, per
comprendere le cause della violenza.
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Approfondire ed analizzare le leggi nazionali e regionali in materia di violenza e commentare
le più significative sentenze della Corte di Cassazione anche in materia di stalking.
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Snellire le procedure processuali e dare certezza della pena.
-         Analizzare il panorama dell’attuale rete di ascolto territoriale e proporre eventuali azioni
migliorative.
-         Analizzare le attuali modalità di gestione dei minori a seguito di episodi di femminicidio e
ricercare soluzioni idonee per supportarli a livello psicologico, sociale ed economico.
Gli interventi sono stati moderati dalla giornalista RAI e Presidente de “Il Cantiereâ€, Camilla Nata, al termine dei quali è stata presentata la forte testimonianza dell’artista Adele Ceraudo, in arte Lady Bic, proprio perché le sue opere sono interamente realizzate attraverso l’uso di una penna bic. Nel suo caso è stata proprio l’arte ad aver avuto un ruolo fondamentale per riprendere in mano le redini della propria vita.
Presenze solidali al convegno le artiste matesine Anna e Mirella Zulla che in questa occasione hanno esposto delle loro opere proprio sul tema del femminicidio. In particolare: l’artista Anna Zulla ha esposto l’opera “La forza delle Donneâ€, precedentemente presentata all’ “Art Shopping 2015†presso il Carrousel du Louvre, a Parigi.
“L’opera vuole esprimere la forza interiore che ogni Donna possiede nell’attesa di essere sprigionata. Solo un atto di estremo coraggio può spezzare quelle catene che attanagliano il suo spirito. E così, come una stella splendente di nuova luce e bellezza, si apre al mondo”. [La forza delle Donne – Anna Zulla]
Mentre l’artista Mirella Zulla ha presentato l’opera “My Hopeâ€, esposta in occasione dell’EXPO INTERNAZIONALE DI ARTI VISIVE 2016 – “Premio Bonaventura Da Peraga: in mostra con Dalìâ€, presso il Castello dei Da Peraga di Vigonza-Padova.
“L’opera simboleggia una ritrovata speranza dopo un lungo periodo di buio e aridità . Vuole essere un inno alla vita, quella vita riconquistata dopo aver vissuto nel terrore di perderla”. [My hope – Mirella Zulla]