Vita da spiaggia. Il trend dei passatempi da spiaggia: il re dell’estate è il Burraco. Meglio un pò di attività fisica

COMUNICATO STAMPA

litorale domitio dall'altoSono anni ormai che si vede gente d’ogni età che passa ore seduta davanti ad un tavolino con le carte in mano. Stiamo parlando di quello che sembra un vero e proprio virus, tanto è contagiosa la mania,  che è diventato il gioco dell’estate sul mare: il burraco. Il famoso gioco a carte originario dell’Uruguay, è ormai entrato prepotentemente tra i passatempi più amati dagli italiani specie nella stagione estiva: ha soppiantato giochi classici come lo scopone o la scala quaranta ed è diffuso tra tutte le età. Si impara in poco tempo, è veloce, talvolta velocissimo. Non richiede, come il bridge, un compagno fisso e una applicazione sistematica, non ci sono complicati sistemi da studiare.Per carità, al di la degli aspetti positivi relativi alla socializzazione che consente questo gioco a carte, ma vedere decine e decine di coppie sotto l’ombrellone o seduti sui lettini, dovrebbe provocare una serie d’interrogativi circa gli effetti che questo modo di vivere le ferie in maniera del tutto sedentaria può causare al nostro benessere corporeo.Ecco perchè Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita tutti coloro che si avvicinano a questo hobby a pensare anche alla propria salute fisica e a non farsi prendere troppo dalla passione per il gioco, perchè magari tra una partita e l’altra quattro passi sulla battigia possono aiutare a sentirsi meglio.

Lecce, 12 luglio 2014                                                                                                                                                                                            

                                                                                                                                                                                               Giovanni D’AGATA

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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