VIOLENZE IMMIGRATI, ANCHE OPERATORI TV NAZIONALE MINACCIATI
Caserta – Ieri anche una TV nazionale, ha trasmesso un lungo servizio sullo stato del Centro di Accoglienza di San Nicola la Strada, gestito da una Cooperativa. La trasmissione ha messo in difficoltà un operatore del centro di accoglienza, che ha fortemente minacciato e quasi aggredito il giornalista della TV perché non voleva si riprendesse lo stato di carenza dell’assistenza fornita agli immigrati e si registrassero le lamentele di costoro.
Ancora una volta gli immigrati hanno protestato bloccando nuovamente il Vialone Carlo III, di fronte alla Reggia di Caserta, creando così grosse difficoltà alle auto in transito su di una strada già di per se intensamente trafficata.
Gli immigrati, oltre 300, ammassati nel Centro di Accoglienza della zona, lamentavano di essere trattati male e di non ricevere il tiket money da parte della Cooperativa gestrice del Centro.
Come al solito, a pagarne ancora le conseguenze sono stati i residenti del comune di S.Nicola la Strada, oltre gli automobilisti in transito sulla strada nazionale.
Nonostante la presenza delle Forze di Polizia, gli immigrati hanno devastato i cassonetti dell’immondizia, vasi e quanto altro fosse alla loro portata oltre a minacciare le persone a bordo delle auto, danneggiate così come anche alcune abitazioni della zona.
Pietre e bottiglie sono state da essi scagliate contro negozi e balconi delle vicine abitazioni.
Intanto, i residenti di San Nicola la Strada sono stanchi di sopportare le continue intolleranze, la violenza e le minacce degli immigrati, che si lamentano dei soprusi delle varie Cooperative gestrici del centro di accoglienza e di vederli passare le giornate in ozio, senza alcun lavoro, ed attaccati ai cellulari.
Alla luce anche della trasmissione televisiva e del nuovo blocco stradale con le violenze ormai di rito da parte degli immigrati ospiti, la Segreteria della Confederazione Cisas ritiene urgente ed importante un effettivo controllo da parte degli Organi competenti sul comportamento della Cooperativa, che dovrebbe elencare e giustificare le spese come qualsiasi Ente, che riceve soldi dallo Stato e, quindi, dai contribuenti italiani.
Tutto ciò anche per individuare le truffe, che vanno a danno dei residenti italiani delle zone, ove sono allocati Centri di accoglienza, spesso divenuti centri di corruzione.