VINCENZO TUFANO CONTINUA IL SUO STUDIO SUI FENOMENI “ALIENI”
Ancora sconcertanti testimonianze confermano le ricerche condotte in queste ultime settimane da Vincenzo Tufano, studioso dei fenomeni ”alieni”. Le sue indagini orbitano intorno al rinvenimento il 5 Febbraio 2019, e in successiva analisi il 26 Febbraio sino all’ 8 Marzo, di gigantesche orme tre/ungulate/palmate in apparenza di anfibi preistorici appartenenti a una/ o più creature bipedi, apparse vicino al Fiume Volturno e nelle campagne collinari di Alvignanello, Caserta, in quest’ultimo caso a pochi passi da una vallata dove decorre un corso d’acqua che alimenta il Fiume Volturno. I FILES di Tufano comprendono anche avvistamenti di creature rettiliane, foto di grigi, apparizioni UFO ed elicotteri neri.
 I nuovi documenti con testimonianze che vi proponiamo sono incredibili e sconcertanti. Sono i testimoni a parlare e a esporsi.
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 La signora Agata Cusano di Alvignanello, alcuni giorni prima del rinvenimento delle orme, ( e lungo la stessa zona dove apparvero le medesime tracce) ebbe un incontro ravvicinato singolare ma non inedito in paese, in quanto già altri testimoni hanno confermato di essere stati avvicinati da creature decisamente ”non umane”. La donna riportò tutto a Vincenzo Tufano, recandosi presso la sua abitazione, il quale si mobilitò per la successiva indagine sul posto, riscontrando sul luogo una zona di terreno sottoposta a pressione. Non vi erano escrementi,   né tracce e nessun altro elemento come rami spezzati che potessero ricondurre a cinghiali di passaggio.
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”Era inizio Febbraio ed ero sola a piedi, di ritorno da Amorosi. Ero quasi giunta ad Alvignanello quando alla mia destra, dietro ad alcuni cespugli ( A POCO Più DI 50 METRI DAL FIUME) udii un rumore anomalo, come se qualcosa di pesante si spostasse nella fitta vegetazione. era all’ imbrunire.Â
Era un fruscio forte e veloce.
Capii che non rientrava nella normalità . Ebbi paura, così accelerai il passo e di corsa mi allontanai”.
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 Nel corso degli anni le apparizioni di queste creature sono state accompagnate da versi criptati e agghiaccianti, percepiti come estranei all’ambiente di riferimento, urla quasi di sofferenza che rimbombavano dalle profondità boschive e che segnavano la firma indelebile di queste presenze.
E sono stati molti i testimoni che sono riusciti a registrare queste evidenze sonore, documenti eccezionali e forse unici. Gli ultimi casi in tal senso risalgono a pochi gorni fa precisamente all’ 8 Marzo quando Vincenzo Tufano, insieme a dei suoi fidati collaboratori, posizionarono un cellulare con videocamera attiva su un piccolo albero, e si allontanarono per circa 20 minuti. Al loro ritorno, nel ricontrollare la registrazione, hanno potuto constatare con somma sorpresa che il piccolo dispositivo aveva ”immortalato” i versi sibilante di una strana creatura, gli stessi versi che la casistica aliena/criptozoologica associa a questi esseri non identificati.