Villa Literno-Atti di Bullismo

di MaNo

Villa Literno - Statua Garibaldi

 Mentre mi trovavo alla villa comunale del mio paese, Villa Literno, con una mia amica rumena, ho subito con lei un atto di bullismo, purtroppo essendo lei una straniera veniva percepita da alcuni ragazzini ignoranti come una nemica da eliminare. La gente crede ancora che esistano le razze…mah…io penso che ne esista solo una, quella umana, come, oltretutto, lo riteneva anche Albert Einstein .

Mentre eravamo sedute su una panchina, si accalcavano tutti i colpevoli intorno a noi e dovevamo rispondere alle loro domande come se fosse un interrogatorio, mettendo in luce il fatto che la mia amica rumena appartenesse a un basso ceto sociale. L’hanno presa in giro per il suo cellulare chiedendole da quanti anni lo possedeva (essendo vecchio e malandato). Poi facevano domande stupide solo per mettersi in mostra davanti ad alcune ragazze, che ridevano e incitavano i ragazzini tra gli undici e i tredici anni a continuare con la loro sceneggiata. Questo non ci ha dato molto fastidio, ma la cosa più brutta è stato il fatto che umiliavano la mia amica dicendo queste parole in dialetto stretto napoletano . Ma non è finita qui !! Perchè mentre pronunciavano queste luride frasi, le giravano intorno e le tiravano i capelli e le davano schiaffi e pizzichi su tutto il corpo !! Lei si è infuriata e quindi ha iniziato a corrergli dietro dandoci dei “paccheri sul sedere”!! Io cercavo di far cessare questa guerra, perchè mi sentivo in colpa e col bisogno di aiutare la mia amica indifesa. Così abbiamo deciso di andarcene dalla villa comunale dall’uscita secondaria. Questa banda ci ha seguito, erano sulle biciclette, e un gruppetto di ragazzine, anzichè rimproverare i loro amici, che oltraggiavano la mia compagna hanno iniziato a lanciarci sassi e qualsiasi cosa trovassero per terra. Alcuni di loro li conoscevo di vista perchè erano compagni di classe di una mia amica e, infatti, ho pronunciato le seguenti parole senza paura e nessun rancore . Non la smettevano più di farci del male (non molto a me, ma alla mia amica) e per questo,dopo molto tempo, sono intervenuti alcuni responsabili della villa, ma non è servito a nulla perchè i bulli continuavano con più forza. Loro erano tanti e noi solo in due e, infatti, lungo la strada del ritorno a casa, ci continuavano a seguire, sono dovute intervenire molte persone che avevano assistito a questa schifezza dall’interno delle loro auto. Io però non volevo che questa storia finisse così e infatti….siamo ritornate alla villa comunale, dove abbiamo incontrato mia madre e mia sorella a cui ho raccontato come stavano i fatti ad alta voce, facendo vergognare i colpevoli che guardavano ma non alzavano un dito. Anche io durante questo conflitto non ho alzato le mani perchè, modestamente, mi ritengo una persona che ha tutte le carte in regola. Mio padre mi ha spiegato che dei ragazzi come loro non hanno paura della forza ma delle idee che una persona riesce ad avere (…). Dopo l’accaduto vorrei fare un appello a questi svergognati e ignoranti dicendo che io ho i miei contatti per prendere i giusti provvedimenti, potrei arrivare anche ad una denuncia se opportuno!!! Di solito le vittime di bullismo non parlano delle loro esperienze perchè hanno paura, ma stavolta si sono messi contro la persona sbagliata!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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