+ VANGELO (Mt 7,15-20)
Mercoledì 22 giugno 2016
XII Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Mt 7,15-20)
Dai loro frutti li riconoscerete.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il discernimento autentico e attuato con la presenza dello Spirito Santo, è l’atteggiamento del cristiano capace di rinnegarsi e di scegliere ciò che è buono davanti a Dio e non più ciò che piace ai sensi. Solo così consegue buoni frutti in ogni opera che compie. Riceve Grazie continue da Gesù per il rinnegamento.
Per arrivare a questa condizione spirituale bisogna camminare molto, come quando si deve acquistare qualcosa che piace e ci si avventura anche per lunghe ore, non si considera il viaggio da intraprendere se l’oggetto desiderato si trova in un negozio distante da casa.
Se non c’è la vera comunione con Gesù è impossibile avere il discernimento e spesso si compiono azioni perché mossi da umane frenesie.
Il discernimento autentico che permette di valutare il bene e il male in ogni cosa che si deve compiere, non è solo una riflessione, perché anche gli atei e gli anticlericali riflettono. Bisogna vedere quanta presenza c’è dello Spirito Santo in una riflessione, oppure se è satana a guidarla, o si tratta dello spirito umano non mortificato e sceglie ciò che diletta i sensi, trovando giustificazioni false per non turbare la propria coscienza.
Molti cristiani dimenticano che Dio vede e ascolta tutto.
Lui assiste senza interferire alle opere sbagliate e cariche di autocompiacimento dei suoi figli. Essi, uomini e donne, già adesso provano disagi spirituali nelle scelte di vita opposte alla volontà di Dio, ma sono costretti a compiere quelle scelte che più si avvicinano alla loro formazione spirituale.
Perché non hanno la capacità di rinnegarsi!
Se la loro formazione è minima anche le scelte saranno minime davanti a Dio, quindi sbagliate. Se la formazione è robusta, le scelte saranno secondo la volontà di Dio o, comunque, in linea con il suo volere. Questo è indiscutibile, fa parte della sana spiritualità cristiana.
Gesù desidera il meglio per ciascuno di noi, e la verità la troviamo solamente in Lui, quella verità che riguarda tutto ciò che esiste.
Il discernimento autentico per fare le scelte migliori nello Spirito Santo, per seguire la volontà di Dio, è saggezza.
E tutto viene valutato dai frutti che si raccolgono.
Anche se una persona afferma bugie a se stessa e agli altri per giustificare i propri comportamenti non lineari e volti a soddisfare le vanità mondane, la verità arriva dai frutti spirituali. Se non ce ne sono, ogni suo ragionamento è carico di errori.
Ogni nostra opera sviluppa necessariamente dei frutti, sono le conseguenze buone o cattive, ma tutto scaturisce da quale spirito animava la persona nelle sue scelte. Era l’umiltà o la superbia? La verità o l’inganno? La bontà o l’invidia?
I cristiani che rimangono a un livello spirituale bassissimo non si preoccupano delle conseguenze delle loro scelte di vita, quindi tutto ciò che riguarda il loro essere. Al massimo scrollano le spalle e avranno dannosissime conseguenze spirituali che toccheranno anche gli altri familiari. Tutto ciò che riguarda la loro esistenza.
Per giustificare gli errori così si giustificano: “Che c’è di male?â€.
“Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattiviâ€.
Questo è il male che emerge dalle scelte irragionevoli e ostinate. Il Signore conosce perfettamente quelli che si rinnegano e li premia puntualmente. Quelli che invece vogliono soddisfare ogni capriccio, rimangono spogli di frutti spirituali.
Ognuno ha la piena libertà nel fare le sue scelte, per il cristiano è diverso, sa che può compiere opere migliori se prega prima di agire.
La realizzazione personale, la riuscita di ogni scelta, tutto può arrecare frutti buoni se si ascolta Gesù. “Cosa vuoi che io faccia?â€.
Bisogna pregare molto per ascoltare Dio, nessun buon cristiano improvvisa o si lascia vincere dai pensieri che arrivano alla mente, egli discerne sui frutti buoni o cattivi che ne seguiranno, ricordando anche le opere compiute in precedenza.
E arriviamo alle parole del Signore che danno la spiegazione alla spiritualità di ogni cristiano: “Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoniâ€. La vera spiritualità , quindi, non si improvvisa, è figlia delle nostre scelte di vita, di ogni situazione che viviamo.
Gesù ci vuol dire che dove è presente la determinazione di compiere la sua volontà , il cristiano ha in sé le predisposizioni giuste per produrre frutti buoni. Dove invece è assente, le inclinazioni personali non sono giuste, sono falsate e volte a conseguire risultati figli dell’orgoglio e della superbia umana.
Anche dinanzi a questa condizione non spirituale c’è la possibilità di elevarsi e dare una svolta alla propria vita. Tutto si può ottenere di meraviglioso quando si decide di vivere il Vangelo. I Santi sono tali perché rinnegavano i pensieri riguardanti le cose umane, aspetti marginali e non determinanti della loro vita.
I Santi dinanzi alle scelte di vita facevano il contrario dei loro pensieri, desiderando compiere sempre la volontà di Dio.
Ma qual è la volontà di Dio?
Ne ho parlato molte volte e conoscete come raggiungerla, di sicuro dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di liberare la nostra mente dai pensieri negativi che si manifestano nell’agitazione, nella frenesia di compiere qualcosa che si oppone al rinnegamento, nell’ansia di ottenere qualcosa di umano e vizioso.
Dobbiamo chiedere anche allo Spirito Santo di riempire la nostra mente di pensieri divini per conseguire frutti buoni in ogni azione.