+ VANGELO (Mt 4,18-22)

Venerdì 30 novembre 2018

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

Sant’Andrea Apostolo

+ VANGELO (Mt 4,18-22)

Essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e Lo seguirono. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel secondo giorno della novena dell’Immacolata Concezione, la liturgia ci presenta la festa di un Apostolo che conobbe la Vergine Maria e fu anche istruito dopo la Risurrezione del Signore. Tutti gli Apostoli trovarono nella Madre di Gesù la Maestra del Vangelo, e curò le loro ferite morali, causate dalla fragilità umana, anche dalla paura di incontrare la morte.

Tutti tranne uno, indicato da Gesù nel Cenacolo durante l’ultima Cena come «il figlio della perdizione». Nel capitolo 17 di San Giovanni è presente la preghiera di Gesù rivolta al Padre e non può non menzionare il suo traditore con queste parole: «Quand’ero con loro, Io conservavo nel tuo Nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione» (Gv 17,12).

A noi interessa conoscere Andrea, l’Apostolo buono e silenzioso, capace di intuire in Gesù il Messia promesso. Fu Andrea a convincere il fratello Pietro a seguirlo per ascoltare le toccanti  parole cariche di Amore e Verità che comunicava Gesù, prima ancora di chiamarli mentre erano impegnati a gettare le reti, quando il Signore propose ad essi un’altra forma di pesca: «Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini».

Anche Pietro abbandonò subito le reti, lui così irruento e difficile nel carattere, comprese che l’intuito del fratello Andrea era stato perfetto. Tutti e due si fidarono ciecamente di Gesù e da quel momento non si preoccuparono più delle cose umane: «Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono».

Così devono vivere i Prelati e i Sacerdoti, essi non devono più preoccuparsi di ciò che non riguarda il ministero sacerdotale.

Andrea è la figura dell’Apostolo docile e premuroso, prudente nelle azioni e sollecito nel compiere il bene. L’opposto di un altro Apostolo.

I capitoli che vanno dal 13 al 17 di questo Vangelo, sono i più intensi e spirituali, riportano quanto il Signore fece e disse poche ore prima del suo arresto nell’Orto degli Ulivi. La sua infinita afflizione riguardava soprattutto Giuda Iscariota. È stato il tradimento di un amico, di uno che aveva condiviso tre anni di missione ad arrecargli un dolore ancora più acuto dei chiodi che gli squarciarono mani e piedi.

«In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà» (Gv 13,21).

Il tradimento che Gesù subisce da parte di un cristiano, Lo affligge ancora più intensamente, così come sta avvenendo in questi ultimi decenni all’interno della Chiesa con tante nuove teorie infondate e dettate dall’amor proprio, dalla vanagloria che si vaporizza dopo qualche ora e cosa rimane in coloro che inventano dottrine non conforme al Catechismo del 1992 di San Giovanni Paolo II?

Gesù fino all’ultimo chiama amico Giuda, e ha cercato con tutta la sua bontà di fermarlo proprio all’inizio dell’ultima Cena, ma Giuda era oramai incantato dalla follia del tradimento. Il fatto che il suo tradimento sia stato preannunciato dalle Scritture di per sé non lo ha reso meno libero di scegliere, come spiega il Catechismo al numero 599.

«Questo linguaggio biblico non significa che quelli che hanno consegnato Gesù siano stati solo esecutori passivi di una vicenda scritta in precedenza da Dio».

Tutte le profezie sono condizionate e Giuda poteva accogliere con docilità la Volontà di Dio, invece scelse liberamente l’inferno.

I teologi e quanti predicano addirittura la salvezza di Giuda, sono abbastanza consapevoli di mentire, ma la menzogna non è sufficiente per coprire il loro essere davanti a Dio. Oltre le scelte scellerate in piena opposizione al Vangelo, si aggiunge anche questo insegnamento insensato che fuorvia tantissime brave persone, e tanti fedeli si rivestono di una falsa fede.

«Giovanni disse a Gesù: “Signore, chi è?”. Rispose allora Gesù: “È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò”. E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui» (Gv 13,25-27).

Il passo spiega che la scelta di tradire Gesù fu deliberata da Giuda, non fu convinto da satana, anche se questi fomentò in lui la folle scelta di consegnare il Signore. Molti pensieri contorti e contro il Bene arrivavano alla mente di Giuda, i diavoli avevano libero accesso in lui perché era malizioso, subdolo, farabutto e imbroglione.

Nulla di così tremendo potevano i diavoli contro gli altri Undici, riuscivano solo ad insinuare qualche indecisione o ad infondere ansia.

È vero che i nemici di Gesù potevano arrestarlo in qualsiasi momento, non si trovava la necessità del tradimento di Giuda, però il suo aiuto permise ai sacerdoti del Tempio di esibire a Pilato la consegna di Giuda come la prova che Gesù oltre ad essere un falso Profeta che corrompeva i «buoni» ebrei era anche nemico dei romani.

In questa festa di Sant’Andrea vi suggerisco di meditare sulle scelte che si compiono ogni giorno e per quale motivo. Nessuno si consideri sicuro della Fede che possiede, infatti, cosa potrà succedere tra un minuto? San Paolo lo aveva compreso: «Chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere» (1 Cor 10,12).

Per non cadere rovinosamente e perdere il Paradiso, occorre pregare bene il Santo Rosario, adorare Gesù Eucaristia e osservare con piena docilità la Parola di Dio. Senza l’osservanza del Vangelo non c’è comunione con Gesù, e i diavoli sono liberi di entrare quando vogliono nella porta della vostra vita, confondere facilmente i vostri pensieri.

L’Immacolata ci conduce nel Cuore buono di Gesù e ci riveste delle sue virtù, dei suoi sentimenti, ma dobbiamo meritare il suo preziosissimo aiuto.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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