+ VANGELO (Mt 13,31-35)

Lunedì 27 luglio 2020

XVII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 13,31-35)

Il granello di senape diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il Regno dei Cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il Regno dei Cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Stiamo ancora meditando il capitolo 13 di San Matteo, è un discorso parabolico non molto complesso ma non per tutti. Â«Egli parlò loro di molte cose in parabole» (13,3). Abbiamo compreso la ragione della scelta di Gesù, che rimane addirittura un infinito atto di misericordia verso gli indegni, coloro che non Lo accettavano e covavano grande odio verso Lui.

Questo discorso parabolico si riferisce ovviamente alla proprietà della parabola, che il Signore utilizzava per quanti si rifiutavano di accogliere i suoi insegnamenti, anche se rimanevano ad ascoltare ma con finalità offensive, indagatrici e malvagie.

Questo capitolo 13 è molto interessante per comprendere la ragione dell’incapacità che hanno oggi molti cristiani di afferrare il vero significato delle parabole di Gesù. Molti cristiani non le comprendono per una sorte di resistenza magnetica alla vera preghiera, alle letture spirituali, alla conoscenza della vita spirituale e delle virtù da acquisire.

Non è possibile mettere in pratica le virtù senza conoscerle, senza intuire i metodi corretti per giungere alla santa abitudine di forgiarsi.

È lo Spirito Santo che plasma il cristiano e lo aiuta nella rinascita spirituale per possedere gli stessi sentimenti di Gesù e una tempra granitica.

Non è facile abbandonare la vecchia mentalità e intraprendere una nuova vita improntata sul Vangelo, per questo i Sacerdoti devono avere molta comprensione verso i peccatori pentiti ed accompagnarli con grande amore nel cammino di Fede.

I peccatori pentiti sono preziosi davanti a Gesù, essi erano perduti come il figliol prodigo e ritornano umiliati in Chiesa per chiedere perdono al Padre. Il perdono arriva a tutti i peccatori che scoprono il senso della vita e non corrono più dietro le strane esigenze che affiorano nella mente e che diventano assillanti in quanti non hanno il pieno controllo della loro volontà.

Ogni essere umano è chiamato a grandi cose, tutti riceviamo talenti in abbondanza per viverli, ma se non se ne ha conoscenza, rimangono disattivati. I cristiani più degli altri hanno moltissime possibilità per trasformare il mondo dal di dentro, diventando come lievito nella massa.

Oggi Gesù in pochi versetti narra due parabole che hanno come obiettivo quello di evidenziare la bellezza e la vastità del Regno dei Cieli. Egli dice che è simile a un granello di senape e al lievito, spiega che il granello è quasi invisibile quando si semina ma negli anni diventa un albero maestoso, Â«tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».

Il lievito è poca cosa in confronto alla farina utilizzata, eppure ha la capacità di farla crescere, moltiplicare. Senza questo poco lievito la massa sarebbe rimasta inutile, immangiabile, inservibile.

Alle volte una sola persona, con la preghiera del Santo Rosario può far convertire l’intera famiglia, i parenti e tanti altri. La potenza della Fede non si comprende ma si vive e nell’obbedienza pienamente fedele a Gesù che ci parla, si conosce la vera gioia della vita, l’appagamento inteso come quiete interiore. Non ci sono soldi per poterla ottenere!

Il nostro stare sulla terra non deve essere indifferente: o avviciniamo gli altri a Cristo, arricchendoli, o li separiamo da Lui.

Una piccola quantità può diventare immensa, espandersi ovunque e toccare ciò che è atrofizzato per farlo rinascere. La Fede cresce a dismisura e si moltiplica se il cristiano comincia a proclamare dappertutto il messaggio di Gesù, per farlo arrivare a quelli che non Lo conoscono.

Parliamo di Gesù a tutti quelli che conosciamo, uno ad uno, come fecero i primi cristiani con i loro amici, con i loro familiari, con i colleghi e i vicini. I primi cristiani, vero fermento per un mondo disgregato, fecero sì che la Fede in breve tempo si diffondesse nelle famiglie, nel senato romano, nell’esercito e persino nel palazzo imperiale.

Ovunque siamo dobbiamo proporci di dare il buon esempio, che scaturisce con semplicità e naturalezza dai nostri buoni comportamenti.

«Carissimo Padre Giulio Maria, grazie infinite per avermi scritto, non può immaginare il conforto che le sue parole mi hanno procurato. Sapere che mi ricorderà nella Santa Messa mi riempie di gioia. Sono però tanto dispiaciuta di non aver risposto in tempo alla sua telefonata. Le confesso che non avrei mai pensato che mi avrebbe addirittura telefonato! Considero il pensiero che ha voluto dedicarmi una Grazia speciale e spero ci saranno altre occasioni per poterle parlare. Recito tutti i giorni il Santo Rosario con la mia famiglia e la ricordo sempre nelle mie preghiere. Cordiali saluti. Francesca Negrini – Sondrio».

«Caro Padre Giulio, la ringraziamo per le catechesi di ogni giorno che vengono seguite dalla nostra famiglia e grazie anche per le preghiere. In questo periodo è un riferimento ben fermo e saldo. Desideriamo ricevere il pacchetto fedeltà e se è possibile venticinque Medaglie della Madonna Miracolosa. Un caro saluto. Marina Macci – Bassano Romano».

«Buon pomeriggio Padre Giulio, La ringrazio molto della catechesi quotidiana che leggo tutti i giorni. Per me è molto importante leggere i suoi commenti al Vangelo del giorno. Le sue parole di VERITÀ mi aiutano tanto, veramente tanto a comprendere meglio il messaggio di Gesù. Mi chiamo Antonio e m’interessa molto ricevere il PACCHETTO FEDELTÀ. La ringrazio molto fin d’ora per tutto quello fa e per le preghiere che so non mancare mai da parte sua per noi parrocchiani virtuali. GRAZIE per tutto… specialmente il suo linguaggio semplice, comprensibile a tutti. Buona vita Padre Giulio, le auguro tanto tanto bene. Antonio Fino – Corigliano Rossano».

«Buonasera Padre Giulio, sono ancora in tempo ad ordinare i libri e i pieghevoli? Mi piacerebbe ricevere le immagini da mettere davanti a casa a protezione della stessa!! Gliene sarei infinitamente grata. Invierò l’offerta con l’IBAN con cui invio l’offerta ogni mese per sostenere la Sua Associazione. Che Dio la benedica Padre Giulio per tutto il bene che fa e l’aiuto che mi da con le sue riflessioni! Si ricordi sempre del mio Gabriele che è caduto ancora in depressione!! La ringrazio di cuore. Buona notte con affetto. Clara Dell’Oro – Lecco».

«Padre Giulio anch’io devo ringraziare GESÙ e MARIA per il grande dono che mi hanno fatto di conoscere Lei. Da tanto ricevo il Suo Commento al Vangelo sull’indirizzo email, ma ultimamente non sempre riuscivo a leggerli. Da quando ho avuto la grazia di parlare con lei telefonicamente e li ricevo su WhatsApp li leggo ogni giorno e li aspetto con gioia per trasmetterli anche ad altri. Dai suoi commenti si comprende la Sua Sapienza e l’essere veramente un Sacerdote di DIO, come osiamo dire un Sacerdote all’antica. Lei è per noi un grande sostegno anche se a distanza. La sua disponibilità per noi è una sicurezza, proprio in questi giorni sto avendo un desiderio di venire a trovarla e conoscerla personalmente partecipare a una Sua Celebrazione Eucaristica. Spero di avere questa grazia Padre. DIO La benedica e la custodisca sempre mi perdoni per il tempo che le sto rubando ma la testimonianza di questa sorella mi ha dato la spinta per scriverle. Buon pomeriggio e una preghiera per la mia famiglia, grazie. Lode sempre alla SANTISSIMA TRINITÀ. Pina Lombardo».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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