+ VANGELO (Mt 13,18-23)

Venerdì 28 luglio 2017

XVI Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Mt 13,18-23)

Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tutto inizia dall’ascolto della Parola, non dal sentire la Parola proclamata nella Santa Messa o in altri momenti liturgici. “Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore”. L’ascolto comprende l’assimilazione, invece si può sentire anche un discorso o un comando senza assorbire, acquisire, recepire, fare proprio il contenuto.

Dall’andazzo all’interno della Chiesa si comprende che è esteso l’atteggiamento diverso anche dal sentire semplice, c’è una ribellione in taluni Ministri anche dal sentire quantomeno la Parola di Dio. D’altronde, a cosa servirebbe sentire la Parola senza viverla? A poco o nulla. Quantomeno avrebbero maggiore forza spirituale per cercare di risalire dal baratro.

Noi dobbiamo pregare ogni giorno per tutti i Sacerdoti, al tempo stesso dobbiamo conoscere meglio la Parola di Dio per rimanere tenaci.

Mancando il desiderio di vivere questa Parola, in certi casi è inutile sentirla, per la noia profonda che assale e un forte disinteresse.

L’atteggiamento dell’ascolto richiede una base fondamentale: l’amore a Gesù e alla Madonna. La scoperta della necessità che abbiamo di pregare per ringraziare Dio e per ricevere quei doni indispensabili per vivere sotto le sue ali, è l’avvenimento che dà una sterzata alla vita.

L’ascolto della Parola comporta la volontà di voler cambiare stile di vita, ricorrendo ad un aiuto straordinario come è l’esame di coscienza, per rivedere lucidamente cosa si è compiuto nella giornata e, soprattutto, con quale spirito, con quale interesse, con quale finalità.

Se l’agire era guidato dalla sincerità oppure era presente uno spirito diverso da quello di Dio. La scoperta degli errori non deve abbattere né considerare difficile il cammino, solo con molti sforzi si possono raggiungere nella vita risultati meravigliosi.

Ora noi sappiamo che Gesù ci dona tutto l’aiuto che chiediamo, ci sorregge e libera dai pericoli in modo più deciso delle nostre preghiere. Gesù vuole la nostra felicità in questa vita e ci dona tutte le possibilità per raggiungere un elevato stato spirituale. Ci indica nella parabola del seminatore il modo per diventare terreno buono.

La parabola del seminatore considera una realtà che era sotto gli occhi di tutti. Il grano si seminava a novembre: i campi di grano erano percorsi da stradicciole per il passaggio dei contadini; a volte la roccia affiorava sul terreno che non era molto profondo e lungo quelle stradicciole crescevano siepi di rovi.

Quale immagine più efficace per rappresentare la sorte del “seme” della Parola delle anime?

Non sarebbe bastato annunciare il Vangelo: bisognava tenere conto della recettività ad esso da parte delle creature umane; alcune prede di satana, altre incostanti, altre incapaci di vincere le passioni.

E infine la buona terra, coloro che avrebbero creduto alla Parola di Dio in modo da farla fruttificare secondo il volere del Signore, in misura maggiore o minore.

La parabola del seminatore è un quadro obiettivo e realistico dell’umanità: Gesù lo contempla e induce i suoi discepoli a fare altrettanto.

Oggi Gesù spiega la parabola del seminatore e la sua meditazione induce i più deboli quasi a reagire e questa è una tentazione.

Come quando in determinati giorni si rimane indifferenti al Vangelo e alla sua spiegazione, a causa della debolezza o di un senso di noia che ha la sua origine nell’azione dei diavoli nell’indurre i credenti a respingere il pensiero di meditare la Parola di Dio.

Il senso di noia che assale e spesso vince i più deboli dinanzi al Vangelo e alla sua spiegazione, segna il trionfo di satana almeno in quella occasione. E chi non si nutre del cibo spirituale che viene dalla Parola di Dio, rimarrà debole e facilmente influenzabile.

Così non si diventerà mai terra buona e non sorgeranno buoni frutti.

I pensieri contrari al Vangelo, alla preghiera, alla meditazione della Parola di Dio, sono instillati nella mente dai diavoli. Reagite!

Fatevi spesso piccoli segni di Croce sulla fronte e invocate il Sacro Cuore di Gesù, recitare almeno tre Ave Maria e sarete sempre vincitori.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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