+ VANGELO (Mt 11,25-27)

Mercoledì 17 luglio 2019

XV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 11,25-27)

Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a Me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La logica di Dio è completamente diversa da quella dell’uomo, Dio è il totalmente Altro e l’uomo risulta niente raffrontato a Lui. Con l’Incarnazione di Dio in un Uomo, anche Lui ebbe un corpo umano, ma fin dall’origine Adamo ed Eva furono creati ad immagine e somiglianza di Dio, cioè, con la volontà e l’intelletto.

Dio diceva che avrebbe creato degli esseri simili a Lui. Non diceva che gli esseri umani sarebbero stati esattamente come Lui o che avrebbe creato altri esseri divini come Lui, ma che essi avrebbero avuto delle somiglianze con Dio.

Dopo la caduta, Adamo ed Eva persero la Grazia e si trasformarono. La loro purezza morale era sparita, il loro desiderio e la loro capacità di restare in sintonia con la volontà divina erano distorti. Da quel momento gli esseri umani divennero peccatori per natura.

Dio ha provveduto a questa caduta con la sua Incarnazione.

Neanche il più grande peccatore deve abbattersi né pensare di non avere speranza davanti a Gesù, al contrario il Signore invita soprattutto i grandi peccatori a pentirsi dei loro peccati, a frequentare la Chiesa e ad accedere ai Sacramenti, proprio perché Lui è la Misericordia.

Senza il sincero pentimento del peccatore, la Misericordia del Signore non si può assolutamente attivare. Sbagliano quanti parlano di misericordia per tutti, come se si trattasse di qualcosa in vendita ed è accessibile con il denaro o la presenza in un luogo sacro.

Ciò che rompe questa comunione è il peccato dell’uomo, la volontà contraria alla Legge di Dio, un voltare le spalle al suo Amore.

Ieri Gesù ha condannato severamente quelle città dove aveva compiuto grandi miracoli.

Quanto avvenuto a Cafàrnao continua a ripetersi oggi nel cattolicesimo ed è un’infausta contraddizione. All’interno della Chiesa si trovano numerosi Consacrati che vivono come se Gesù Cristo non esistesse. O peggio ancora, Lo perseguitano come i farisei, affermando dottrine nuove e opposte al suo Vangelo storico.

Non è questione di presenza fisica in Chiesa o di gestire autorità o di predicare il Nome di Gesù, qui Dio ci dice che occorre dare piena fiducia al Cristo che si è manifestato al mondo e rimarrà in eterno il vero Figlio di Dio.

È Gesù il Salvatore e non altri, non lasciatevi incantare da quanti utilizzano il Nome di Dio e compiono opere immorali, disoneste.

Lo Spirito Santo agisce nei buoni, illumina e infonde i suoi doni per far acquisire capacità virtuose e il discernimento. L’adorazione giornaliera dello Spirito Santo è determinante per crescere nell’Amore di Dio e conoscere anche il Padre.

I veri adoratori diventano migliori e più buoni, cresce in essi la bontà e la mitezza, acquisiscono virtù e sentimenti che questa società egoista non conosce. Il Padre predilige i piccoli non i sapientoni che presumono di avere capito tutto.

La vicinanza di Dio Padre è più intima della nostra pelle, è il suo Amore a farlo restare così accanto a chi Lo cerca. Dio sa tutto ed è ovunque, con quelli che Lo adorano è in una sorta di comunione tra conoscente e conosciuto.

Dio Padre rimane ad attendere a braccia aperte il peccatore e sono tanti quelli che si trovano ad un passo dalla loro conversione.

La società si trova alla deriva, i cristiani forti nello spirito invece non precipitano giù e nonostante i peccati, ricominciano il cammino.

Gesù, perfetto Dio e perfetto Uomo, nel Vangelo ci parla continuamente di questa presenza attenta del Padre nella vita degli uomini e della sua paternità amorosa. Solamente Gesù poteva spiegarlo, come è scritto nel Vangelo «nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

Il Figlio conosce il Padre con la stessa conoscenza con la quale il Padre conosce il Figlio. Non c’è mai stata né mai ci sarà un’intimità più perfetta. L’unità della natura divina comporta infatti piena identità di sapere e di conoscenza. Gesù con queste parole dichiara la propria divinità.

Dalla rivelazione di Gesù conosciamo l’esistenza del Padre, un Padre che pensa e opera come il Figlio e noi sappiamo come agisce Gesù!

È un Padre infinitamente buono e paziente. Non è il Dio delle altre religioni, presentato da essi come violento, cavilloso e tiranno. Nostro Padre è il vero Dio e la prova ci arriva dall’agire misericordioso e buono, dall’amore costante che ha per ognuno di noi. Ci ama così come siamo ed attende con trattenuta gioia i nostri miglioramenti spirituali.

«Il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli» (Mt 18,14).

Non avviliamoci mai per la cattiveria altrui e gli attacchi dei diavoli, il Padre è con noi e non temiamo alcun male.

La mancanza commessa dai cristiani è di non conoscerlo abbastanza, di non rivolgersi a Lui e di chiedere Grazie per i meriti di Gesù. «Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà» (Mt 16,23). «Tutto quello che chiederete con Fede nella preghiera, lo otterrete» (Mt 21,22).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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