Giovedì 26 dicembre 2013
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SANTOÂ STEFANOÂ
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+ Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri sono arrivati moltissimi messaggi ricolmi di affetto, si coglie abbondante dalle parole calorose utilizzate, in tutti ci sono auguri sinceri e una vicinanza spirituale che commuove. La mia gioia si ravviva di continuo, perchè sentire il vostro amore è un sostegno, serve a compensare l’odio e la vendetta che nutrono i modernisti contro me per la mia assoluta difesa del Vangelo storico e della sana dottrina della Chiesa.
Gesù quando operava grandi miracoli cercava gesti di gratitudine e gioia che indicavano l’amore per Lui, e Lui era l’Amore in mezzo agli uomini. Anche i seguaci del Signore che dedicano ininterrottamente la loro vita per diffondere il suo Vangelo e salvare le anime, gioiscono quando avvertono l’amore dei credenti riconoscenti. È una piccola consolazione, la prova che i sacrifici e gli sforzi nell’aiutare tutti non sono inutili.
Non vi dico che è necessario sentire l’affetto di quanti sono stati beneficiati, però arreca consolazione l’affetto sincero che voi mi esprimete e che è frutto della consapevolezza da voi raggiunta che stiamo compiendo insieme un cammino di Fede straordinario. L’espressione dell’affetto è un gesto di riconoscenza, un modo sincero per dire che la vita è cambiata e che questa è la via giusta.
Per gli apostoli di Gesù che donano la vita per salvare le anime, è una benedizione ricevere ringraziamenti, perchè li offrono a Gesù in quanto tutto viene dal suo Cuore, inoltre sono benedizioni che annullano tutte le maledizioni e tante cattiverie che ricevono da quanti non seguono più Dio. Nelle vostre preghiere beneditemi pregando ogni giorno per me.
Ringrazio quanti hanno inviato auguri e hanno espresso la gioia del cammino che stiamo compiendo, aiutati dalla Madonna.
Il solenne giorno di Natale è trascorso, mentre il Tempo liturgico del Natale si protrarrà fino alla domenica del Battesimo del Signore, che ricorre la prima domenica dopo l’Epifania. Rimarremo nel clima natalizio ancora per oltre due settimane, non è terminato ieri la contemplazione del mistero dell’Incarnazione.
Non occorre solo la Fede per credere in questo, anche l’umiltà e la mansuetudine per rinnegare l’orgoglio che non ammette una simile verità . I non credenti in linea di massima non hanno ricevuto una educazione religiosa, oppure hanno ricevuto alcune nozioni nella fanciullezza e poi hanno incontrato insegnanti irreligiosi che concentrano le lezioni e il loro essere sulla negazione di Dio.
Il danno che causano a se stessi è immenso, più nociva è l’azione di eliminare dalla mente degli studenti la stessa idea di Dio.
Gesù è nato per tutti, vuole salvare anche i grandi peccatori, ma lascia liberi di seguirlo nella Verità o di vagare nella foresta del mondo. Deve essere una scelta libera da parte dei peccatori e dei non credenti accogliere Gesù, è vero che Lui fa anche l’impossibile per dare ispirazioni e possibilità a tutti di scoprire che Dio è vivo e che è misericordioso. Questo non solo lo rivelò alla mistica Santa Faustina Kowalska, lo fa conoscere di continuo attraverso i suoi apostoli fidati.
Natale non è solo il 25 dicembre, è ogni giorno dell’anno per quanti vivono in comunione con Lui, lo è anche quando accogliamo Gesù nel cuore e mettiamo in pratica la sua Parola, spesso esigente ma infallibile e vitale.