+ VANGELO (Mt 10,1-7)
Mercoledì 10 luglio 2019
XIV Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELOÂ (Mt 10,1-7)
Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele.
+Â Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, chiamati a sé i suoi Dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità . I nomi dei Dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi Lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il Regno dei Cieli è vicino». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo brano ci viene mostrato il grande amore di Gesù per l’umanità , la sua misericordia, l’infinito desiderio di aiutarci. Lo cogliamo da queste parole: «Chiamati a sé i suoi Dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità ».
Le parole malattia e infermità tutto sommato sono sinonimi, il Vangelo però li mette accanto per esprimere sia un male fisico sia un male che arriva dall’esterno. Il disturbo malefico, per esempio, viene dall’esterno e può essere mandato via da un intervento esterno, e solo la presenza della Grazia di Dio può imporre ai diavoli di andare via.
L’Amore che Gesù ci mostra nel Vangelo e nella storia è infinito e molti cristiani non si sforzano di migliorare la comprensione del suo Amore. Per tanti cristiani è una Verità scontata, non riflettono che proprio per quell’Amore siamo di continuo oggetto di infinita misericordia.
Ma fino a quando Dio sopporterà il rifiuto dell’umanità , l’immoralità imperante e la corruzione «legalizzata» ed elevata a vanto…
Gesù vuole salvare tutti e sono molti quelli che rifiutano il suo invito perché adorano il successo in qualsiasi campo, bramano il denaro e l’apparire. A tutti questi risulta impossibile lasciare questi idoli per seguire Gesù, così le loro opere scorrette saranno la loro condanna.
Gesù si preoccupa incessantemente dell’umanità , duemila anni fa inviò i Dodici non solo a predicare, ad essi diede il potere della guarigione spirituale e fisica. Ancora oggi invia i suoi apostoli a predicare il suo Vangelo e soprattutto i laici devono rivestirsi dell’incarico dell’annuncio del Vangelo perché arriva dal loro Battesimo la missione di predicare Cristo.
Il nostro Dio non è una statua immobile come le divinità che si creano tantissimi gruppi in questi decenni o come hanno escogitato nei secoli passati. Noi riceviamo risposte da Dio che adoriamo perché è vivo e dimostra la sua Onnipotenza e il suo immenso Amore, intervenendo nelle nostre vicende, anche se in modo impercettibile ai nostri sensi ma efficacemente.
Dobbiamo concentrarci su questo aspetto della nostra spiritualità , il nostro Dio si rende sempre presente quando Lo cerchiamo con Fede e, soprattutto, mettiamo in pratica i suoi insegnamenti. Non siamo mai soli, restano soli quelli che scelgono di vivere da soli, facendo a meno di Dio perché troppi sicuri della loro ambizione e andranno a schiantarsi.
Quando c’è una sicurezza eccessiva nelle scelte di vita, nei giudizi temerari, nei comportamenti senza discernimento, arriverà il crollo, si va a sbattere prima o poi e sarà difficile rialzarsi dopo avere ignorato Dio. Questa sciagura non arriva a caso, è causata dall’avventatezza con cui si agisce.
Vivono in modo più sereno e sicuro i cristiani che pregano bene e mettono Gesù al centro della vita. Sanno di non essere soli.
Sono convinti che Gesù non solo insegna, interviene anche con miracoli portentosi, ma occorre adorarlo e pregarlo con Fede.
Noi vogliamo percorrere la via preziosa ed impegnativa del Vangelo, non ci interessano le false parole di molti modernisti che annacquano il Vangelo o lo travisano per i loro interessi o per giustificare scelte di vita diverse dalla volontà di Dio.
Gesù per operare miracoli cerca la Fede in Lui, questa è la condizione indispensabile e poco conosciuta da molti cristiani.
Gesù ci ha sempre mostrato la vera dimensione del rinnegamento. Non è facile arrivare a praticare la rinuncia verso qualcosa, inizialmente occorre sempre la Grazia di Dio per superare fasi impegnative nel cammino di Fede, e necessita anche la ripetizione dei propositi e la pratica della rinuncia.
Ogni virtù si acquisisce con la ripetizione di un determinato comportamento, è indispensabile conoscersi meglio e conoscere Gesù.
Molti cristiani non hanno mai pensato di impegnarsi di più nel cammino di Fede, non si rendono conto della grande perdita di Grazie, aiuti e benedizioni di Dio. Non osano fare più del dovuto e vivono male, pur avendo la grande possibilità di ottenere quelle Grazie necessarie per superare problemi e sofferenze.
Impariamo ad accettare l’umiliazione e la sofferenza come fece il Signore. Se i più vicini non accettano la nostra spiritualità e non riconoscono la buonafede che ci spinge ad aiutare sempre tutti e con grande trasporto, pazienza. Sorridiamo con il cuore e con il volto gioioso!
Non abbattiamoci mai in nessuna circostanza. Gesù e la Madonna ci guardano sempre e vogliono darci le Grazie richieste con Fede.