VANGELO (Mt 10,1-7)

Mercoledì 8 luglio 2015

XIV settimana del Tempo Ordinario

 

Gesù con gli apostoli

+ VANGELO (Mt 10,1-7)

Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, chiamati a sé i suoi Dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei Dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi Lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il Regno dei Cieli è vicino». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

In questo brano ci viene mostrato il grande amore di Gesù per l’umanità, la sua misericordia, l’infinito desiderio di aiutarci. Lo cogliamo da queste parole: “Chiamati a sé i suoi Dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità”.

Le parole malattia e infermità si può dire che sono sinonimi, il Vangelo però li mette accanto per esprimere sia un male fisico sia un male che arriva dall’esterno. Il disturbo malefico, per esempio, viene dall’esterno e può essere mandato via da un intervento esterno, soprattutto dalla Grazia di Dio che impone ai diavoli di andare via.

L’amore che Gesù ci mostra chiaramente arriva anche da questa indicazione biblica, in quanto non invia i Dodici solo a predicare, si preoccupa allo stesso tempo della guarigione spirituale e fisica di tutti i suoi seguaci.

Il nostro Dio non è una statua immobile come le divinità che si creano tantissimi gruppi in questi decenni o come hanno escogitato nei secoli passati. Noi riceviamo risposte da Dio che adoriamo perché è vivo e dimostra la sua Onnipotenza e il suo immenso Amore, intervenendo nelle nostre vicende, anche se in modo impercettibile ai nostri sensi ma efficacemente.

Dobbiamo concentrarci su questo aspetto della nostra spiritualità, il nostro Dio si rende sempre presente quando Lo cerchiamo con Fede e, soprattutto, mettiamo in pratica i suoi insegnamenti. Non siamo mai soli, restano soli quelli che scelgono di vivere facendo a meno di Dio perché troppi sicuri delle loro decisioni.

Quando c’è una sicurezza eccessiva nelle scelte di vita, nei giudizi temerari, nei comportamenti senza discernimento, si va a sbattere prima o poi e si fa molto male. Questa sciagura non arriva a caso, è causata dall’avventatezza con cui si agisce.

Vivono in modo più sereno e sicuro i cristiani che pregano bene e mettono Gesù al centro della vita. Sanno di non essere soli.

Sono convinti che Gesù non solo insegna, interviene anche con miracoli portentosi, ma occorre adorarlo e pregarlo con Fede.

Noi vogliamo percorrere la via preziosa ed impegnativa del Vangelo, non ci interessano le false parole di molti modernisti che annacquano il Vangelo o lo travisano per i loro interessi o per giustificare scelte di vita estranei alla volontà di Dio.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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