+ VANGELO (Mc 9,30-37)

Martedì 17 maggio 2016
VII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 9,30-37)
Il Figlio dell’Uomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma Egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’Uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e Lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio Nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma Colui che mi ha mandato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Non passa giorno senza la comunicazione di notizie preoccupanti, sconcertanti, scandalose. Ne potrei citare tante ma non è questo il tema della newsletter, meditiamo solamente quei fatti che toccano la nostra Fede o arrecano preoccupazione per il futuro dell’umanità.
Cito una notizia di questi giorni che da un lato ha fatto sentire una voce fuori dal coro… inoltre ha confermato quanto sapevamo già e che comporta una maggiore preoccupazione per le sorti dell’Italia. Queste le parole dell’ex sindaco di Londra Boris Johnson in una intervista di tre giorni fa:
«L’Unione europea persegue “con metodi diversi” lo stesso obiettivo di Hitler: unificare l’Europa sotto un’unica “autorità”. Napoleone, Hitler e altre diverse persone ci hanno provato, ed è finita tragicamente.
L’Ue è un tentativo di fare lo stesso con metodi diversi, e i “disastrosi fallimenti di Bruxelles” alimentano le tensioni tra gli Stati membri e hanno permesso alla Germania di accrescere il proprio potere, di influire sull’economia italiana e di “distruggere” la Grecia».
Ovviamente è stato criticato e insultato da tutti gli europeisti convinti, quelli che in questa situazione covano e curano esclusivamente i loro interessi e non quelli dei cittadini. Tutti lo sanno e solo pochi lo scrivono e dicono, mentre quelli che tacciono non osservano un silenzio di indifferenza, il loro silenzio è pieno di discussioni e progetti segreti.
C’è una estesa complicità in questa confusa e strana alleanza delle Nazioni europee, così bizzarra da insospettire anche i più ingenui.
Le parole riferite dall’inglese che vuole l’uscita dell’Inghilterra da questo miscuglio di Paesi europei, non si riferiscono solo al momento attuale, ed egli forse non comprende pienamente quanto si sta preparando nel futuro e che non è assolutamente un bene per le Nazioni e i loro cittadini.
A forza di tirare la corda arriverà a spezzarsi e cadranno come birilli quei potenti europei che oggi si permettono di giocare con la Russia, con l’embargo che di danni ne ha già causato parecchi. Questo blocco economico ha colpito circa duemila aziende italiane e reso disoccupati decine di migliaia di italiani. È un gioco al massacro e ciò che è assente in tutti loro è la verità.
Ci sono cittadini che considerano un’opportunità l’alleanza delle Nazioni, ma queste condizioni portano solamente al disastro.
Quanto è avvenuto agli allevatori italiani è inconcepibile, una vera assurdità voluta dall’Unione europea. Dalla fine delle quote latte, lo scorso anno hanno chiuso in Italia almeno 1500 stalle da latte, la maggioranza in montagna, per effetto del crollo del prezzo pagato agli allevatori che è sceso addirittura al di sotto dei costi di alimentazione del bestiame, su valori di ben quindici anni fa.
Alle frontiere passano 3,5 milioni di litri di latte da Nazioni europee senza controlli e viene poi confezionato da ditte italiane. Si lasciano centinaia di migliaia di lavoratori disoccupati per una politica assurda. È un progetto molto strano che continua a determinare in moltissimi italiani una vita insicura, fino ad arrivare alla miseria.
È uno squilibrio totale. Come è possibile volere questo contro gli allevatori oppure obbligare l’Italia a far entrare 35mila tonnellate di olio d’oliva tunisino a dazio zero e senza i controlli che si utilizzano da noi? Non solo per il 2016, anche per il 2017 è previsto l’identico obbligo di far entrare l’olio tunisino che costa di meno e massacra le aziende italiane.
Questo olio costa qualche euro in meno, però mancano le conoscenze dei prodotti utilizzati nella produzione. La vita vale più di un euro!
Detto questo, ritorno al Vangelo di ieri sull’episodio del ragazzo muto perché indemoniato. Qual è il collegamento? La possessione diabolica non è solamente quella che si manifesta negli esorcismi, sono varie le forme di possessione e la gradazione dipende da più fattori.
Dove non è presente Gesù o addirittura si disprezza con il rifiuto o con la persecuzione della sua Chiesa, inevitabilmente è presente lo spirito di satana, il quale infonde di continuo o quando è necessario, l’ispirazione giusta per far agire sempre con malizia i cattivi, causando sofferenze nei buoni.
“Maestro, ho portato da Te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti”.
Le parole del padre dell’indemoniato descrivono bene come agiscono i diavoli nelle persone che non pregano e non hanno alcuna protezione. In maggior misura non c’è un attacco fisico e visibile agli altri, i diavoli preferiscono agire nel silenzio, senza destare sospetti e continuando ad inoculare nelle persone oramai loro prede, lo stesso spirito demoniaco.
Cosa potranno desiderare queste persone o personaggi? Quello che vuole realizzare satana: la morte o almeno la sofferenza dei buoni!
L’opera di satana è quella di insinuare nell’animo umano pensieri sempre contrari al bene, a desiderare il male altrui, e disobbedire alla Legge di Dio. Infatti, la mancanza di obbedienza al Vangelo è indice di scarsa conversione, per questo Gesù disse al giovane che lo voleva seguire: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso…” (Mt 16,24).
La mancanza di rinnegamento e di ascolto anche dei consigli spirituali dati ai credenti dal Padre spirituale, sono l’evidente manifestazione della volontà di continuare a vivere secondo le proprie abitudini, senza la pratica delle virtù e del rinnegamento. Nella vita di Santa Faustina Kowalska c’è un episodio interessante sull’importanza del Padre spirituale. Lo leggiamo dal suo diario:
«Erano tre giorni che facevo una penitenza per la conversione di un peccatore, quando andai a confessarmi e dissi al Padre spirituale che avevo intrapreso quella mortificazione senza il suo permesso, che consideravo presunto. Pensavo infatti che il Padre spirituale non avrebbe avuto nulla contro di ciò. Invece la risposta che ascoltai fu il contrario, cioè che non dovevo far nulla di mia iniziativa, senza il permesso.
O mio Gesù, ecco ho agito di nuovo a mio arbitrio, ma non perdo il coraggio a causa delle mie mancanze; so bene che sono miseria.
A motivo della salute non ottenni il permesso, ed il Padre spirituale si meravigliò che avessi potuto sottopormi a maggiori mortificazioni senza il suo permesso. Chiesi perdono per il mio comportamento arbitrario, o meglio per aver agito con un permesso presunto e chiesi che mi venisse cambiata quella penitenza in un’altra.
Il Padre spirituale me la cambiò in una mortificazione interiore, invitandomi a riflettere, durante la Santa Messa, al motivo per cui Gesù volle essere battezzato. Quella meditazione non fu una mortificazione per me, dato che pensare a Dio è una delizia, e non una mortificazione; ma in quello c’era la mortificazione della volontà, dato che facevo non quello che piaceva a me, ma quello che mi era stato indicato ed appunto in questo consiste la mortificazione interiore.
Dopo che mi fui allontanata dal confessionale e cominciai a fare la penitenza, udii queste parole: “Ho concesso la Grazia all’anima, per la quale Mi hai pregato, ma non per la tua mortificazione, quella che ti eri scelta da sola, bensì solo per l’atto di obbedienza totale verso il Mio Sostituto ho fatto Grazia all’anima, per la quale hai interceduto presso di Me e per la quale hai mendicato la Misericordia.
Sappi che quando annienti in te la tua propria volontà, allora la Mia regna in te».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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