2ª Settimana del Tempo Ordinario
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+ Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con Lui
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+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da Lui. Ne costituì Dodici -che chiamò apostoli-, perché stessero con Lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuonoâ€; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi Lo tradì. Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La salvezza eterna è aperta a tutti, Gesù addirittura morì in Croce per prendere su di sè i peccati del mondo, nessuno può onestamente pensare di non essere amato da Dio. La stessa morte di Gesù è la prova di un Amore infinito.
Dio chiama ogni creatura umana a conoscerlo e ad entrare in dialogo con Lui, Egli desidera questo, e per facilitare all’uomo la conoscenza e i mezzi per vivere la sua Legge, inviò nel mondo un dono, il proprio Figlio. Lui è la Via, non c’è possibilità di sbagliare indirizzo se l’uomo segue le indicazioni che si trovano nel Vangelo.
Fin da Adamo ed Eva, Dio chiama le sue creature per dialogare e vedere le loro reazioni, così diventa necessaria la prova.
Gesù ci ama ed invia ogni giorno segni di salvezza ad ognuno di noi, però non tutti i cristiani sono coerenti e sinceri, la debolezza molto spesso trascina lontano dal Vangelo. Ci chiediamo: Gesù conosce quale sarà la nostra corrispondenza alla sua chiamata? Sì, la conosce perfettamente. Quindi, qualcuno si chiederà , perchè allora ci sottopone alle prove, anche se misurate alla capacità di ognuno?
Passare attraverso le prove è necessario, non per Gesù ma per noi. Lui ci conosce benissimo e misura le nostre capacità , invece le prove sono necessarie a noi per ripulirci dalle macchie dei peccati o di comportamenti arroganti, egoisti, maliziosi e dai pensieri contorti. Il ferro per ripulirlo dalla ruggine bisogna avvicinarlo al fuoco, le conseguenze dei peccati si ripuliscono con il fuoco delle sofferenze.
Ma non è Gesù a mandare le sofferenze, semmai le permette per la nostra santificazione, non ha alcuna gioia nel vedere soffrire noi, mentre l’uomo e la donna molto spesso si ritrovano nelle tribolazioni per le loro scelte sbagliate. Miliardi di persone sono pentite quando si trovano nei tormenti a causa di scelte avventate e impulsive. Se potessero tornare indietro non rifarebbero gli stessi errori.
Pensate ai vostri errori e metteteli nel Cuore di Gesù, chiedete di farvi accettare serenamente i cattivi ricordi e di guarire le ferite ancora sanguinanti. Spesso è necessario perdonare nel proprio cuore le persone che in qualche modo sono state coinvolte.
Le prove nella vita sono molte, la debolezza non è mai una buona alleata perchè fa perdere sempre qualcosa, quantomeno la pace interiore e spesso i buoni propositi. La verità delle prove, quindi, è la debolezza della persona, essa fa scaturire situazioni che diventano pesanti, imbarazzanti, dolorose. Il modo per evitare queste dolorose situazioni è la volontà di Gesù, chi la compie non è mai confuso nè cade nelle trappole di satana.
Gesù continua a chiamare ancora oggi, desidera la salvezza eterna di tutti, ma pochi rispondono generosamente al suo invito.
Gesù conosce perfettamente ognuno di noi e solo a pochi concede compiti importanti. Non intendo solo i Consacrati, anche fedeli laici sono diventati Santi e oggi ci sono credenti che vivono intensamente la spiritualità del Vangelo.
Quelli che rispondono alla chiamata vengono passati attraverso il crogiolo del vero fuoco spirituale fino a diventare splendenti e candidi. Ma è tutta Grazia, non è una sofferenza senza speranza o angosciata, al contrario è proprio questa sofferenza che fa acquisire gli stessi sentimenti di Gesù. E non è cosa di poco conto! Guardate tutti i Santi come vivevano serenamente anche in mezzo a prove indicibili.
Il crogiolo indica il cuocere lentamente, bruciare e rosolare, arrostire per fare indorare il cibo, quindi farlo abbellire, adornare, illuminare.
Mai Gesù mette in una condizione simile chi non è in grado di sopportare prove più dolorose, quindi allontanate dalla mente l’intervento di Dio quando siete ammalati o soffrite per una prova. Non arriva mai da Dio la malattia nè vuole la sofferenza di quanti non sanno sopportare la loro piccola croce. Dio interviene nelle anime chiamate a condividere la Passione del Calvario: San Francesco, Santa Rita, Santa Veronica, Santa Gemma, San Pio.
Gesù è Colui che guarisce e porta la pace, solleva dalle prove e dona la gioia.
Gesù chiamò i Dodici e già conosceva bene il traditore, Giuda non fu provato dal Signore, egli scelse liberamente di tradire.
Ognuno di noi sceglie in che modo seguire Gesù. Sceglie i tradimenti oppure resiste alle tentazioni: determina da solo il suo futuro.
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