+ VANGELO (Mc 3,1-6)
Mercoledì 20 gennaio 2016
II Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Mc 3,1-6)
È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Alzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di Lui per farlo morire. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La liturgia ci presenta un altro episodio riguardante il sabato. Ci vuole poco per far scattare la reazione dei cattivi, contro Gesù si coalizzarono farisei ed erodiani, intenti più a cercare pretesti per accusarlo che per capire le sue parole e le azioni miracolose.
L’atteggiamento di queste persone è crudele, non capiscono che sono esse a cadere nel peccato quando si riuniscono per uccidere Gesù, infrangono il Comandamento “non uccidere†per sfogare tutto il male che portano dentro.
Il male non si sviluppa all’improvviso, però si trasforma e si adatta alle varie circostanze, come l’acqua.
L’acqua si adatta ai recipienti che la contengono, il male si stabilizza dove trova chi lo contiene e lo lascia sviluppare.
Se il male è presente in ogni uomo a causa del peccato originale, fin dall’infanzia però ognuno ha la possibilità di vincerlo, aiutato dalla formazione religiosa impartita dai genitori e poi dalla parrocchia. Queste due colonne sono indispensabili per la crescita sana di un bambino, il quale ha assolutamente bisogno delle figure del padre e della madre per non far sviluppare il male.
Da che mondo e mondo si è sempre parlato di matrimonio tra uomo e donna, la famiglia non può assolutamente sussistere senza le due parti integranti e che si completano. Lasciano di stucco le richieste di questi giorni riguardo le unioni civili, il matrimonio omosessuale, l’adozione dei bambini e la maternità surrogata.
I matrimoni omosessuali tra uomini non è forse il disprezzo della donna? Cosa dicono le femministe? E il matrimonio tra donne non è il disprezzo degli uomini? Cosa dicono i maschilisti? Ogni loro affermazione per i cristiani sarà sempre opposta anche al buonsenso.
La maternità surrogata permette di diventare genitore anche a chi non riesce a portare a termine una gravidanza, grazie ad una donna che accetta di affrontare gestazione e parto per altri. Tutte le forme di maternità surrogata “rappresentano un grave attentato alla dignità umanaâ€.
Ne ha parlato anche il Consiglio delle Conferenze episcopali nell’Unione europea per la bioetica. Ha sottolineato come le donne subiscano questo tipo di sfruttamento a causa della povertà , e si rileva che anche il bambino in queste pratiche altro non è che “un oggettoâ€.
Nel documento della Commissione di studio che fa riferimento, appunto, alle Conferenze episcopali dell’Unione europea si condanna anche l’espressione “utero in affittoâ€, utilizzata comunemente per questa pratica, perché non tiene conto che la gestazione non riguarda “solo un organo ma l’intera personaâ€.
Si tratta di “un business inaccettabile che sfrutta le donne più vulnerabili e più povereâ€.
Le due colonne della formazione religiosa dei bambini oggi scricchiolano, famiglia e parrocchia spesso non seguono più la morale cattolica, e i cedimenti arrivano innanzitutto dal conformismo, dalla paura di manifestare che le richieste degli atei parlamentari e di quanti di loro non seguono la morale e sono privi dei valori cristiani, sono in realtà richieste immorali.
Questo ci insegna la sana dottrina della Chiesa.
Non trovo un altro termine di immorale, per indicare questa iniziativa politica che tiene banco da molto tempo e che non trova nella Chiesa una risposta forte, esauriente e determinata. Il silenzio che si fa “sentire†dalla Chiesa è quasi un segnale di resa o di accettazione alle proposte inique e devastanti per la stessa società .
A voi laici bisogna richiedere un impegno spirituale più coinvolgente, siete voi soprattutto a sostenere con grande spirito di preghiera e di rinuncia a qualcosa come forma di penitenza, la vittoria della Madonna su questa proposta di legge.
Anche se adesso appare scontata la vittoria dei sì, tutto può accadere in questi pochi giorni e questo dipenderà dal Santo Rosario offerto alla Madonna. Impegniamoci di più nella preghiera e rivolgiamoci alla Madre di Dio con parole semplici e piene di fiducia: “Tutto Tu puoi. Tocca i cuori dei parlamentari che hanno ancora un brandello di Fedeâ€.
I parlamentari cattolici praticanti che voteranno no, sono invece meno di cento, gli altri voti deve procurarli la Madonna…
Questa legge è possibile sconfiggerla ma occorre moltissima preghiera, è una sfida per tutti noi e chiederemo con grande Fede.