1ª Settimana del Tempo Ordinario
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+ La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
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+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che Lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città , ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a Lui da ogni parte. Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il giorno prima della solennità del Battesimo del Signore, sabato 11 gennaio scorso, abbiamo incontrato lo stesso brano dal Vangelo di San Luca, eravamo ancora nel periodo di Natale e si trattava di un periodo liturgico diverso. Ho già commentato pochi giorni fa questi versetti, oggi però troviamo un’aggiunta in San Marco che in verità si trovano anche in San Luca ma che non era stata inserita.
Il lebbroso completamente guarito e puro come mai lo era stato, oltre a recarsi dal sacerdote per mostrare la sua guarigione come prescriveva la Legge, cominciò ad annunciare e a gridare ai quattro venti il miracolo che aveva ricevuto da Gesù. Una forma agitata di apostolato, si direbbe, ma Gesù gli aveva detto di non parlarne: “Guarda di non dire niente a nessuno”. Ovviamente non lo aveva messo alla prova, non c’era alcuna ragione, il motivo è da ricercare nella volontà di Gesù. Tutto qui. Non bisogna porsi domande quando Dio decide qualcosa.
L’uomo di oggi ancora debole vuole conoscere il perchè e il come, quasi per approvare o per criticare Dio, ma è lontano da Dio.
La riflessione, quindi lo studio del dato biblico ci può aiutare a comprendere meglio o a capire con l’aiuto dello Spirito Santo, la volontà di Gesù in una determinata situazione, senza violentare il testo o rifiutare quanto descrive il Vangelo. Non siamo noi a determinare una spiegazione, essa arriva da Dio se preghiamo e siamo puri, in caso contrario non si comprende nulla delle Scritture e si fa solo una grande confusione.
Il silenzio richiesto da Gesù al lebbroso miracolato lo comprendiamo tutti: il Signore voleva rimanere appartato per non suscitare invidie. Non era ancora il momento di predicare davanti a scribi e farisei, momento che doveva stabilire Lui e non i suoi nemici. Per questo intimò all’uomo guarito di non dire niente a nessuno. Quello però era troppo euforico e non ascoltò.
Il guaio è il mancato ascolto dei cristiani di oggi della Parola di Dio, è un ascolto sensibile e non del cuore, non si mette in pratica.
Ho già scritto che il problema è la mancata conoscenza interiore, molti non sono in grado di capire se si trovano nel cammino di Fede oppure no, non hanno gli elementi per capire se la loro preghiera viene fatta con il cuore o è solo una recita meccanica. Da questa situazione impreparata si può certamente uscire ed iniziare uno straordinario cammino di Fede, ma occorre l’aiuto di un Padre spirituale. Può essere il proprio parroco o un altro Padre vicino casa vostra.
Chi si conosce poco, è troppo sicuro di ogni sua azione ed è convinto di non sbagliare mai, perchè vede la realtà con il suo metro di valutazione. Esiste solo il suo parametro. È un danno notevole alla stessa esistenza la scarsa conoscenza di sè, anche perchè non si comprende nulla della spiritualità più elevata e tutto sembra sbagliato o assurdo.
Succede anche in famiglia quando uno è avanti nel cammino e ha una visione spirituale più elevata ed esprime concetti che gli altri non riescono a capire per la scarsa spiritualità . Molti mi scrivono e affermano di non essere compresi in famiglia, ma in realtà quelli che non comprendono sono i familiari che pregano male o non pregano. Non hanno lo Spirito di Dio, sono ancora assoggettati alla vecchia mentalità umana. Non possono capire le cose di Dio.