+ VANGELO (Mc 12,28-34)Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: Lo amerai.

Venerdì 17 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Mc 12,28-34)

Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: Lo amerai.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i Comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di Lui; amarLo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal Regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarLo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’amore che ci chiede Gesù è totale, deve prevalere su tutto e tutto deve essere considerato nel suo Amore. L’uomo però è debole, cade e molte volte non si rialza più per la pesantezza dei suoi peccati, per la vita disordinata, per l’incapacità di staccarsi dal Male. I non credenti e molti cristiani tiepidi non superano le difficoltà morali per la loro lontananza da Dio.

Non è facile amare Dio come chiede Lui, «con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza», ma è possibile, Gesù infatti ce lo ha indicato, Egli non ci carica mai di un peso eccessivo.

È attuabile amare Dio più di ogni altra cosa, c’è un solo modo e deve focalizzarlo l’intelletto per guidare la volontà: scegliere Lui.

AL CENTRO DELLA VITA DI MILIARDI DI PERSONE SI TROVA DI TUTTO TRANNE DIO, E IL LORO VUOTO SPIRITUALE NON RIESCONO PROPRIO A COLMARLO CON NESSUN IDOLO O CAPRICCIO, PERCHÉ SOLO DIO RIESCE AD APPAGARE E MODIFICARE INQUIETUDINI E CATTIVE ABITUDINI.

Quando si rimane a casa il primo pensiero è di guardare la televisione, fino ad adorarla, adorare cioè i personaggi immorali e volgari.

Molti hanno acquisita, anche inconsciamente, la convinzione che tutto è lecito, che le trasgressioni soddisfano le frustrazioni, ma arrivano ad annullare la verità della coscienza e perdono forse per sempre, la pace interiore e la gioia della vita.

Compiono tante cose e talune con successo ma sono vuoti perché non posseggono la pace di Gesù Cristo! Rimangono sempre futili e delusi.

Subentra l’inquietudine e le scelte sbagliate si susseguono, fino a cadere nella trappola definitiva delle tentazioni e si permane in uno stato di degrado morale, che segnerà tutte le scelte della vita e la mentalità viene plasmata secondo le negatività di Satana.

Dio non vuole questo e nel Vangelo ci indica qual è la vera vita, quella che dona la felicità in tutte le circostanze, anche quelle sofferenti.

Dio ci ama in modo per noi inimmaginabile, ci ama così come siamo ma volge lo sguardo verso quelle persone che Lo adorano, Lo seguono e osservano i Comandamenti.

Come ho scritto all’inizio rimane impegnativo mettere Dio al primo posto nella vita, non tutti i cristiani sono pronti o consapevoli che per realizzare il senso più importante della vita bisogna allontanare ciò che si oppone a Lui.

Il modo per lasciare vivere l’Amore di Dio in noi e legarci in piena comunione a Lui, passa per il distacco affettivo da tutto ciò che si adora come idolo, dagli affetti disordinati, da quelle cose che si considerano indispensabili, ma sperimentandone qualche volta il rinnegamento, si scopre la libertà di decidere e di fare ciò che è buono.

Il Signore ci ama sempre e vuole ricolmarci di continuo del suo Amore, per trasfigurarci in creature quasi angeliche.

Questo è possibile a Lui se noi glielo permettiamo, mentre se scegliamo la vita secondo i nostri schemi, comodità e ambizioni, ci si dovrà accontentare di poca cosa, quella Grazia che si riceve quando si frequentano i Sacramenti.

Non riusciremo mai ad immaginare l’immensità dell’Amore di Dio. Per salvarci, quando eravamo perduti, ha inviato suo Figlio perché, con l’offerta della sua Vita, ci riscattasse dallo stato in cui eravamo caduti. Gesù è fin troppo buono, solo Lui merita l’adorazione.

Ci ha lasciato, come manifestazione del suo Amore, i Sacramenti, «canali di Grazia». Tra essi ricordo ora con particolare gratitudine, perché li riceviamo con frequenza, la Confessione, dove Egli ci perdona i peccati, e l’Eucaristia, dove ha desiderato rimanere presente in mezzo a noi a dimostrazione del suo Amore per tutti gli uomini e per trasmetterci Grazie speciali.

Quando contempliamo il Signore Gesù in ciascuna delle scene della Via Crucis, adoriamo non un Uomo sconfitto ma Dio che ha vinto ogni forma di Male, ha dominato i diavoli, la malattia e la morte, tanto che è Risorto manifestando la sua Onnipotenza, perché Lui è il Creatore.

Si cresce nella vita spirituale solo con un forte impegno costante, con il vivo desiderio di compiere ogni azione come vuole Gesù, di parlare con il suo linguaggio. Quando rispondiamo all’Amore di Gesù superiamo tutti gli ostacoli, al contrario senza il suo Amore anche le più piccole difficoltà sembrano insuperabili.

Il mondo corrotto predica di non rinunciare a nulla di trasgressivo e di appagare ogni desiderio, Gesù invece parla di rinunce per arrivare al controllo della propria volontà, per seguire la ragione illuminata dalla Fede.

La persona intelligente non è quella che utilizza la ragione distaccata dalla Volontà di Dio.

Molta intelligenza lasciano trasparire nelle loro parole tanti personaggi pubblici invece le loro opere sono spesso disoneste e immorali.

È evidentemente un errore dover compiere qualsiasi azione perché è unica e irripetibile e perderla comporta un danno. Si deve perdere tutto ciò che comporta un danno alla propria persona, intendo danno fisico, spirituale e morale. Non è affatto una perdita ma un grande guadagno che verifichiamo subito o nel tempo.

Non c’è dubbio che «l’occasione fa l’uomo ladro», ma non riguarda tutti gli uomini. Chi prega rimane sempre leale e onesto intellettualmente. Chi non prega, molto spesso non ha la capacità di resistere all’occasione peccaminosa e cade, ma non deve considerarsi perduto perché Gesù aiuta sempre a rialzarsi, basta chiamarLo e pentirsi dei peccati.

Il cristiano sa che la ricompensa di Gesù è «cento volte tanto» per ogni buona opera compiuta e per ogni rinuncia all’azione immorale.

Il cristiano è in cammino e non deve abbattersi quando cade, l’importante è rialzarsi e riflettere sugli errori commessi.

Dobbiamo conoscerci bene per capire dove ci siamo fermati nel cammino spirituale, come stiamo camminando.

Solo ritrovando se stessi si comprende l’abissale distinzione tra Bene e Male, quello che giova da ciò che non giova, la vita reale che si vive, il valore della nostra Fede. Ci si rende conto se siamo vicini o lontani dal Regno di Dio, quindi, se stiamo camminando nella Verità o nell’illusione, per non dire nell’inganno sottile e devastante!

L’uomo non è grande davanti a Gesù per il lavoro che svolge o la posizione sociale, ma per la purità del cuore, il bene e l’amore verso Dio.

Lo scriba del Vangelo era in una condizione lodevole, «non sei lontano dal Regno di Dio», noi cristiani vogliamo rimanere nel Regno di Dio!

Chiediamo ogni giorno alla Madonna di aiutarci ad eliminare quanto dispiace a Gesù: comportamenti, parole e pensieri ambigui.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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