+ VANGELO (Lc 9,18-22)
Venerdì 28 settembre 2018
XXV Settimana del Tempo Ordinario
+Â VANGELOÂ (Lc 9,18-22)
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’Uomo deve soffrire molto.
+Â Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con Lui ed Egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che Io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi Profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’Uomo -disse- deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La mancanza di intuizione molto spesso causa incomprensioni e non permette di vedere la realtà come essa è veramente. La capacità intellettiva non in tutti rimane operativa in modo positivo, nelle persone senza Dio non spinge verso il Bene e induce a commettere ogni sorta di errori anche gravi.
L’intuizione che è presente nella mente del cristiano che prega è come una sensazione che assale senza arrecare squilibrio né paura o confusione. È una vera illuminazione che arriva da Dio, magari con un lampo dell’Angelo Custode, ed è l’intuizione che permette di distinguere il Bene dal male e fa evitare di compiere opere sbagliate, avventate.
L’intuizione dei furbi porta conseguenze che hanno l’odore della malizia, è priva di saggezza e portatrice solo di interessi personali. La scaltrezza, l’ingegnosità o l’accortezza sono capacità che potrebbero con facilità indurre al bene, ma in ogni persona c’è un impiego soggettivo.
L’errore più grande di quasi tutti gli uomini e le donne di oggi è quello di non vivere il momento presente, perché non si vive bene.
 Ci sono molti fattori emotivi, interiori, economici, sociali, professionali, politici, di molteplici vantaggi, che primeggiano e guidano la vita di quasi tutti. Riescono a rimanere fermi nelle loro posizioni religiose e morali quelli che ricordano che Dio è vivo e vede tutto.
Le circostanze e gli avvenimenti della vita sono parte di un piano divino. A volte, però, l’uomo non riesce a comprendere la Volontà di Dio sulle sue creature perché l’uomo non è interessato e non trova il tempo giusto per ogni cosa.
Spesso gli uomini non si impegnano nel loro compito specifico: il padre può vivere estraneo ai figli che, oltre alla presenza fisica, richiedono un’attenzione maggiore ai loro problemi, ai loro motivi di gioia o di preoccupazione; lo studente talvolta si allontana con l’immaginazione dalla lezione che deve preparare e non approfitta del tempo di cui poi, forse con preoccupazione e inquietudine, avvertirà la mancanza.
Sono solo due esempi di migliaia di situazioni che riguardano un po’ tutti, come la madre che non educa bene i figli, i figli che sciupano il tempo trascurando i genitori, i Ministri sacri che dimenticano la loro missione e sprecano tanto tempo in cose non importanti.
Il tempo è prezioso, il tempo passa, il tempo è una fase di esperimento circa la nostra sorte decisiva e definitiva.
Dalla prova che noi diamo della fedeltà ai nostri doveri, dipende la nostra sorte futura ed eterna. Siamo di passaggio su questa terra!
Il tempo è un dono di Dio, lo si usi bene finché c’è tempo!
Il tempo è un’interrogazione di Dio alla nostra libera e, si può dire, fatale risposta.