+ VANGELO (Lc 6,6-11)
Lunedì 9 settembre 2019
XXIII Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELOÂ (Lc 6,6-11)
Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
+Â Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Alzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
L’inerzia spirituale del cristiano è come la paralisi nell’ammalato, non c’è movimento e possibilità di andare avanti. L’ammalato lo avverte in modo drastico e la sua sofferenza è visibile, mentre il cristiano negligente e anche indifferente al cammino spirituale, rimane illuso e lanciato nella rincorsa di realizzare solo quello che piace perché lo desidera.
Potrebbe trattarsi anche di impulsività , quella irriflessione che fa agire illogicamente.
«C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata».
È la mano più operativa, indica che questo uomo aveva notevoli difficoltà nella sua vita e dipendeva da lui l’accettazione serena della sua invalidità , senza rassegnarsi passivamente, senza piangersi addosso. Poteva compiere altro ma non tutto.
La mano destra paralizzata ci vuole indicare che nella vita spirituale è il blocco del cammino di Fede, una staticità che non viene recepita da quanti sono superficiali e volutamente impreparati sulla necessità dell’Eucaristia, della Confessione e della pratica delle virtù.
Neanche rimangono stabilmente dove hanno scelto e non solo non avanzano spiritualmente perché scivolano indietro, perdono anche quanto hanno acquisito di buono e i loro meriti svaniscono nel nulla. È una disgrazia cadere in questa condizione di vita.
Le virtù sono indispensabili e non scendono dal Cielo in modo miracoloso, c’è la necessità di acquisirle con l’impegno vigilante e costante.
Ognuno può conoscersi meglio cominciando a valutare i suoi comportamenti in famiglia e tra gli amici, solo in questi momenti la persona viene fuori al naturale e perde tutti i freni inibitori che scattano in automatico quando un estraneo o un conoscente sono presenti e possono accorgersi dei difetti e delle gravi mancanze commesse da chi pubblicamente invece vuole presentarsi in modo diverso.
Non scambiamole con le inibizioni anche se c’è affinità e correlazione. Le inibizioni sono complessi, insicurezze, repressioni e riguardano più propriamente la sfera sessuale, mentre i freni inibitori indicano l’aspetto più generale e comportamentale della persona, nella sua relazione sociale con gli altri.
I freni interiori allertano e impediscono di fare cose che potrebbero poi far star male chi ha avuto una educazione fondata sui valori.
I propri freni inibitori rappresentano una specie di imponente barriera presente tra ciò che noi siamo e ciò si vuole manifestare in pubblico.
Questo non avviene in tutti. Chi segue Gesù e osserva la sua Parola, raggiunge nel tempo la guarigione delle ferite interiori.
La guarigione interiore per mezzo della Grazia di Dio riguarda anche questa ambiguità della vita e comincia la vera vita quando il cristiano scopre l’amore per la preghiera e non si limita più a recitare preghiere.
Molti recitano il Santo Rosario ma non hanno ancora scoperto la vera preghiera che è essenzialmente il parlare fiducioso con Gesù e la Madonna. Ci si rivolge a Loro con massimo rispetto ma con totale fiducia, sicuri di essere ascoltati da Dio Amore e da sua Madre, Colei che è Madre del bell’Amore.
Significa parlare con Loro di tutto, fare richieste delle cose realmente necessarie ed offrire la nostra vita, i sacrifici, le preghiere, le gioie e i dolori.
Gesù viene a guarire tutta la persona quando prende posto nella sua anima, ma qui deve esserci la risposta del credente con una volontà determinata a superare la mediocrità , deve cominciare una nuova vita avendo come riferimento il Vangelo e non più la propria vecchia mentalità .
Sta in questo risveglio la nostra trasformazione interiore, così successivamente e progressivamente si manifesterà esteriormente l’acquisita e augustissima etica comportamentale fondata sui valori cristiani.
Gesù vuole guarirci pienamente e rimane sempre in attesa della nostra adesione alla sua Volontà . Questo è il passaggio determinante da compiere.
Nella sinagoga Gesù prese l’iniziativa per dimostrare a scribi e farisei che era Signore del sabato, Egli si trovava in una fase iniziale di sviluppo del suo annuncio evangelico, oggi invece tutti noi conosciamo chi è Lui e cosa può compiere la sua Onnipotenza.
Al paralitico disse: «“Tendi la tua mano!â€. Egli lo fece e la sua mano fu guarita».
Ad ognuno di noi dice di liberare il cuore da tutto ciò che si oppone a Lui per lasciarlo agire e guarirci interiormente. Ne abbiamo necessità !
È una guarigione che cambia radicalmente la vita e ci libera dalla paralisi spirituale, rendendoci persone migliori e belle, aiutandoci ad amare la preghiera per dedicare ogni giorno più tempo al Signore, alla Madonna e alla nostra anima. Solo così si rimane sempre nella gioia e nella pace.
La Madonna vuole che portiamo addosso la Medaglia Miracolosa benedetta per avere la sua protezione e non sbagliare direzione nella vita.
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La Medaglia è in alluminio e non si annerisce. Anche la nostra anima non deve annerirsi con il peccato, deve sempre splendere e adorare Gesù.