VANGELO (Lc 5,33-39)

Venerdì 5 settembre 2014 

22ª Settimana del Tempo Ordinario
 
+ Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a noGesù con gli apostolizze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”». Parola del Signore
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Letto così come viene presentato, dà l’idea di una certa contrarietà di Gesù verso il digiuno, una pratica di pietà osservata il lunedì e il giovedì.I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!”. Un’accusa stolta e tesa ad accusare quel Dio che essi cercavano altrove e pensavano di adorare proprio facendo quel digiuno.
Non sapevano che Gesù aveva cominciato la sua missione con quaranta giorni di digiuno! Non capivano i suoi insegnamenti.
La scelta di Gesù di far mangiare gli Apostoli anche in quei giorni nasce da una esigenza fisica dovuta allo sfinimento fisico per le lunghe ore di cammino che facevano ogni giorno. Passavano di città in città per la predicazione di Gesù e i discepoli dovevano trattenere la gente che voleva toccarlo, Lo proteggevano tutto il giorno, facevano quasi ogni giorno chilometri di cammino in ogni condizione climatica, quindi, dovevano essere sempre sfiniti.
Questa la ragione della necessità del cibo per riacquistare le forze fisiche. La vita condotta da Gesù e dagli Apostoli era completamente diversa da quella dei loro accusatori, i quali vivevano sicuramente con meno affaticamento. I farisei disponevano delle loro giornate con un certo ordine: un tempo per il lavoro, un tempo per il ristoro dalle fatiche quotidiane, ma la fatica di Gesù e dei suoi non aveva sosta.
I farisei che lavoravano non compivano gli sforzi immani di Gesù e degli Apostoli, loro sì che facevano fatiche indicibili. Ogni giorno macinavano chilometri per le contrade delle terre di Israele a predicare l’Amore, il Regno di Dio arrivato in mezzo al popolo.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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