VANGELO (Lc 21,1-4)

Lunedì 23 novembre 2015
XXXIV settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,1-4)
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Volevo sorvolare sulle manifestazioni che si sono svolte ieri a Roma e a Milano, da parte dei musulmani che affermano di rifiutare il terrorismo e che si considerano moderati. C’è stata anche la partecipazione di cittadini non appartenenti all’Islam, presenti per portare la loro solidarietà.
Cittadini ignari della vera identità dell’Islam, recatisi in buonafede per il desiderio inconscio di contribuire così a debellare la guerra scoppiata per colpa dei musulmani che sono andati oltre Al Qaeda, il movimento islamista sunnita paramilitare terroristico nato nel 1989, fautore di ideali riconducibili al fondamentalismo islamico più oltranzista, almeno fino alla nascita dell’Isis.
Invece lo Stato Islamico dell’Isis è un gruppo terroristico islamista sciita attivo in Siria e Iraq il cui attuale capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno 2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un califfato nei territori caduti sotto il suo controllo.
Ho sottolineato sciita e sunnita, perché questi schieramenti pur appartenenti all’Islam si combattono praticamente da circa 1300 anni. Rispettano le cinque leggi fondamentali dell’Islam mentre hanno una visione opposta della politica e dei riti religiosi. Non ci sorprende sapere che l’Isis uccide anche molti musulmani, è una guerra antica e che non avrà termine se non con l’intervento di Dio.
È una questione e poco sincera da parte di chi difende i musulmani, affermare che i terroristi di Parigi non erano musulmani.
Perde automaticamente di credibilità chi sostiene questa tesi, mentre noi cristiani dobbiamo sempre mostrare rispetto e ribadire che i musulmani hanno la libertà di pregare come e chi vogliono, ma non condividiamo queste tesi strambe. I terroristi di Parigi erano convintamente musulmani e forse lo erano in modo esagerato, appunto fanatico.
Hanno agito nel nome della loro religione, seguendo le lezioni di alcuni imam estremisti e sognatori di un mondo dominato dall’Islam.
Hanno pubblicato una foto di San Pietro con la bandiera dell’Isis e ripetono la volontà di conquistare e distruggere Roma.
Noi cristiani non possiamo accettare né tantomeno ripetere le corbellerie che dicono o scrivono i radical chic italiani, ricchi e pasciuti per la vita annoiata che conducono. Essi al netto della retta intenzione, perseguono non la verità ma le loro idee. Peccato per loro che sono teorie false, e c’è da pensare che falsano intenzionalmente la storia e non hanno vergogna nel farlo.
Ciò che mi ha sorpreso enormemente è una foto della suddetta manifestazione vista sul web, viene mostrato da una musulmana un cartello con questa scritta: “Il terrorismo non ha religione”.
È una falsità storica sproporzionata, forse neanche si è resa conto di quanto ha scritto considerando che molte donne musulmane residenti in Italia vogliono vivere alla maniera occidentale.
Per questo molto spesso sentiamo o leggiamo che i mariti musulmani uccidono (o bruciano come la settimana scorsa), le mogli che non sono sottomesse completamente ai mariti e pretendono di agire come donne libere che hanno gli stessi diritti degli uomini. Questo nell’Islam non è possibile, la donna viene considerata solo come oggetto.
Noi cristiani non accettiamo assolutamente queste teorie e siamo dispiaciuti per le donne musulmane.
Ci sono musulmani italiani che vivono tranquilli con le loro famiglie, o perché in fondo si sono europeizzati o per il quieto vivere con i vicini e i colleghi di lavoro. Queste situazioni sono preferibili rispetto alle dichiarazioni dei musulmani fondamentalisti, sempre pronti a depistare con affermazioni fuorvianti.
I terroristi seguono una religione e non è quella cristiana, d’altronde mentre uccidevano pronunciavano inni verso il loro Dio, e qui si vede che differentemente dal Cristianesimo, l’Islam uccide nel nome di Dio e questo è contraddittorio, quindi irrazionale e inconcepibile. Lo ha detto anche il Papa che è inammissibile uccidere nel nome di Dio, la stessa idea di farlo è una instabilità.
Negli ultimi due giorni, sabato e domenica, a Bruxelles è accaduto quello che si indica come boomerang: l’unione europea ha voluto con insistenza spalancare le porte a centinaia di migliaia di immigrati, in mezzo ai quali si nascondevano anche i terroristi dell’Isis; così sta succedendo un danno di ritorno, con la guerra scoppiata in Francia, come ha dichiarato il suo presidente, ma l’allerta è in tutta l’Europa.
L’effetto controproducente non valutato dai perspicaci politici europei, ha anche creato per due giorni di seguito il coprifuoco a Bruxelles, città che vede riuniti i complottanti molto segreti.
A Bruxelles c’è stato per due giorni più del coprifuoco, perché è stato vietato di uscire anche di giorno, oltre della notte. La metropolitana è stata ferma e chiusa, come per disposizione del governo sono stati chiusi per due giorni tutti i bar, teatri, luoghi di ritrovo e divertimento, ecc.
Le immagini al telegiornale delle 13 di ieri di Bruxelles erano raggelanti: tutte le strade deserte, solo qualche macchina si muoveva velocemente e migliaia di poliziotti in tenuta anti sommossa, erano vestiti con tute speciali, oltre i giubbotti antiproiettile che indossavano.
Uno scenario spettrale che avrà scombussolato la capitale belga, ma non i politici della commissione Europea, seduti comodamente nelle loro case distanti anche migliaia di chilometri.
Ma dovranno ritornare a Bruxelles… Con quali intenzioni ritorneranno: per continuare il piano o per rinnovarsi?
Spero con tutto il cuore e prego molto per questo, che tutto rientri nella normalità e si fermino i musulmani decisi a continuare questa guerra. Perché di guerra ormai si tratta, come ha detto il francese e come la stanno osservando molte Nazioni che intendono distruggere l’Isis. Per paura, certo, dopo che hanno visto cosa produce il giochetto delle frontiere aperte…
Ognuno di noi può fare molto con la recita del Santo Rosario in questo scenario apocalittico, però non illudiamoci, per fermare questa guerra dobbiamo attendere l’intervento di Dio. Non tarderà, non lascerà l’umanità in balia di fanatici e di politici senza Fede in Lui.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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