+ VANGELO (Lc 17,7-10)
XXXII Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Lc 17,7-10)
Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La mancata conoscenza personale induce naturalmente ad avere una grande considerazione di tutto ciò che si compie, sia per la mancata guida della coscienza sia per il libero sfogo della superbia. Anche senza volerlo.
LA COSCIENZA SPESSO NON È ATTIVA NEL SUO SIGNIFICATO SPIRITUALE, ESSA SEMPRE SVOLGE LA SUA ATTIVITÀ MA CAPITA A MOLTI DI FARLO IN MODO SBAGLIATO, LASCIANDOSI GUIDARE DALLE IMPRESSIONI O SENSAZIONI PIÙ CHE DALLA FEDE O QUANTOMENO DALLA RAGIONE.
Da quanto succede nel mondo sono miliardi le persone che non interpellano la coscienza o la indirizzano dove non c’è Dio.
Sembrerà una novità ad alcuni ma l’azione educativa della coscienza cristiana si radica innanzitutto nell’ascolto della Parola di Dio che illumina il credente sul suo cammino, e trova un grande aiuto nel vero Magistero della Chiesa.
Ogni cristiano ha il compito di educare la coscienza a un giudizio morale retto, in accordo con la ragione e la Legge Divina, come viene evidenziato dal Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992. Il compito di educare la coscienza a un giudizio morale retto è un compito che dura tutta la vita.
I genitori cristiani devono praticare la legge spirituale interiore per sé e per educare i figli nella formazione religiosa gradita a Gesù. Non si mettono al mondo figli per poi favorire ogni capriccio e si dimentica o rinuncia alla trasmissione della Fede e di tutte le pratiche cattoliche.
LA COSCIENZA MORALE SI FORMA NELLA VERITÀ DELLA SANA DOTTRINA CATTOLICA E RICONOSCE OVVIAMENTE LA PRESENZA DELLA LEGGE INTERIORE PER PRATICARLA.
Il tremendo errore di molti uomini erranti… di Chiesa degli ultimi sessant’anni si trova nell’avere rinunciato alla formazione spirituale dei cattolici, solo una minima parte dei Sacerdoti hanno fatto molto per la causa del Vangelo, aiutando i credenti.
La mancanza di catechesi formativa conforme al vero Magistero della Chiesa non solo non ha aiutato miliardi di cattolici in tutti questi decenni, ma li ha abbandonati nelle braccia dei diavoli. Le parrocchie senza catechesi spirituale più volte la settimana, oltre alla mancanza dell’adorazione eucaristica, dell’ascolto e delle confessioni… sono luoghi in cui Gesù piange nuovamente come su Gerusalemme! Stavolta piange Sangue Divino.
Questo rilassamento di molti Parroci e Vescovi lo ha orchestrato molto bene Satana e ha trovato la collaborazione di milioni di potenti nel mondo che si muovono benissimo nello scacchiere del nostro pianeta e in questo tempo appaiono come mietitori di vittorie, trionfatori e dominatori incontrastati.
Davanti a Dio tutti i potenti del mondo e i loro sottoposti hanno la capacità di una quasi invisibile formica ai piedi di un uomo enorme.
NON SOLO, ANCHE SE I POTENTI SONO APPARENTEMENTE ILLUSI DI GUIDARE LA STORIA, IN REALTÀ TUTTO È PERMESSO DA DIO PER I SUOI SCOPI, IN PRATICA SI SERVE DI LORO A LORO INSAPUTA. E COME POTREBBERO CONOSCERE QUESTI EVENTI?
È FIN TROPPO EVIDENTE CHE SETTE MILIARDI DI UOMINI E DONNE DEL MONDO SENZA DIO NECESSITANO, HANNO BISOGNO DI RIPETUTI RICHIAMI PER RIENTRARE IN SÉ E SCOPRIRE IL VERO SENSO DELLA VITA. CAMMINANO SUL CIGLIO DELLA PERDIZIONE ETERNA E DIO AMORE NON VUOLE QUESTO.
Noi siamo forti e saremo protetti da ogni calamità violenta se resteremo nel Cuore di Gesù Cristo. Lui ci dice che la grandezza è l’umiltà.
Ci invita a considerarci servi inutili, non in senso dispregiativo, questa è la convinzione delle anime buone che conoscono Dio e trovano la loro giusta collocazione nel piano divino. Davanti a Dio si considerano poca cosa e solo a Lui danno massima gloria.
Gesù non ci dice che siamo una nullità, non vuole offenderci e spiego meglio questo passaggio. Le persone insignificanti o dannose non producono nulla di buono davanti a Dio, sono dedite al Male, non si preoccupano dell’agire onesto e della coscienza. Queste persone non cercano il Regno di Dio e vivacchiano quasi sempre come vegetali, pronti a sfruttare le opportunità poco nobili per averne profitti disonesti che poi pagano con l’inferno.
GESÙ INVECE PARLA DI SERVI INUTILI IN RIFERIMENTO AI CRISTIANI OPERATIVI E PIENI DI DIGNITÀ, SONO QUESTI I VERI SEGUACI DEL SIGNORE.
Danno buoni esempi e fanno apostolato in famiglia e tra gli amici, diffondono libri spirituali e invitano alla preghiera, si trovano in un cammino di Fede apprezzato da Gesù e amano la Madonna con amore e grande devozione.
Questi autentici seguaci del Vangelo come principale impegno assumono quello di aiutare Gesù nella salvezza delle anime e si impegnano con amore e sacrifici per far conoscere il Signore della vita. Tutto quello che compiono scaturisce dalla consapevolezza che devono tutto a Dio, sono creature del Padre e chiamate a corrispondere al suo Amore.
Sono cristiani da apprezzare e da imitare, però potrebbe nascere in qualcuno LO SPIRITELLO DI VANAGLORIA, per questo Gesù dà un metodo per fermare questa tentazione, indicandolo come SERVO INUTILE.
Servo perché collabora fedelmente alla diffusione del Vangelo, ed è inutile perché da sé non intraprende nulla e riconosce in Dio la sua guida. Inutile indica soprattutto la volontà di non cercare il proprio utile nella vita e di fare quello che ci indica Gesù nel Vangelo.
Il cristiano è chiamato come vero seguace di Gesù a compiere determinate opere buone, eseguendole diventa uno che ha svolto quanto gli spettava, non ha fatto altro di diverso, non ha intrapreso iniziative personali e ha seguito la Volontà di Dio.
In questo senso è un servo inutile per sé in quanto non ha cercato il proprio utile, ha compiuto quanto doveva ed è grande davanti a Dio.
Considerarsi servi inutili diventa un atto di santa umiliazione, c’è lucidità nel rifiutare gli onori del mondo e rimanere al proprio degno posto.
Il pensiero di fare quello che Gesù ci indica è un grande mezzo di rinnegamento e di santificazione. Oltre ad umiliare la propria superbia si rimane con i piedi per terra, senza esaltazioni e con la convinta operatività di obbedire a Gesù.
Con la convinzione di essere un servo inutile davanti al Signore, cresce e si potenzia la capacità del controllo della propria volontà, c’è inoltre una grande disponibilità a lasciare a Dio il primo posto e diventa spontaneo chiedere ogni giorno a Lui di guidare la nostra vita.
La svolta nel cammino spirituale arriva quando davvero si compie quello che vuole Dio, e solo così Lui ci considera necessari e grandi!