+ VANGELO (Lc 1,26-33)
Martedì 2 agosto 2022
XVIII Settimana del Tempo Ordinario
Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola
Perdono d’Assisi
+ VANGELO (Lc 1,26-33)
Hai trovato Grazia presso Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una Vergine, Sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da Lei, disse: «Ti saluto, o piena di Grazia, il Signore è con Te». A queste parole Ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’Angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato Grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, Lo darai alla luce e Lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo Regno non avrà fine». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa di oggi è una solennità vissuta con particolare intensità nel mondo francescano ma non è solo una festa francescana. È una ricorrenza meravigliosa rivolta all’umanità , riguarda tutti, soprattutto i peccatori ostinati e quanti, pur pregando, non riescono a rimanere sempre fedeli al Vangelo.
Gesù anche in questa circostanza non si è dimenticato dei peccatori, di tutti i lontani da Lui, dei cristiani che trovano molta difficoltà nell’osservare i Comandamenti. Gesù mostra il suo Volto mite e amabile, dice a tutti di non temerLo ma di amarLo, perché EGLI È BUONO.
Dice a tutti di cercarLo perché Egli è il più importante tesoro, una perla unica e speciale.
D’altronde, cosa non si fa per ottenere quello che piace?
Il punto iniziale è questo: Gesù fa parte dei nostri pensieri?
È presente nella giornata che trascorriamo tra impegni e preoccupazioni?
È davvero il Signore della nostra vita e la Persona indispensabile?
Dio ha creato l’uomo e la donna e non vuole perderli eternamente, non vuole lasciarli in balìa del Male e della corruzione dilagante, per questa ragione ha concesso a San Francesco d’Assisi una indulgenza che dimostra il suo infinito Amore anche per i più ribelli peccatori.
Per tutti c’è speranza, questo è il messaggio del «Perdono d’Assisi».
La storia del «Perdono d’Assisi» è commovente e la sintetizzo.
Nella piccola Chiesa che si trova all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi, Frate Francesco in una notte di luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’improvviso uno sfolgorante chiarore rischiarare le pareti dell’umile Chiesa.
Gli apparvero Gesù e Maria Santissima seduti in trono, circondati da uno stuolo di Angeli. Il Signore conosceva già i pensieri di Frate Francesco ma lo stesso chiese al suo Servo quale Grazia desiderasse per il bene degli uomini. Il Santo manifestò il suo grande interesse per la salvezza eterna di tutti i peccatori e fece una richiesta davvero insolita.
«POICHÉ È UN MISERO PECCATORE CHE TI PARLA, O DIO MISERICORDIOSO, EGLI TI DOMANDA PIETÀ PER I SUOI FRATELLI PECCATORI; E TUTTI COLORO I QUALI, PENTITI, VARCHERANNO LE SOGLIE DI QUESTO LUOGO, ABBIANO DA TE O SIGNORE, CHE VEDI I LORO TORMENTI, IL PERDONO DELLE COLPE COMMESSE».
Chiedeva una speciale indulgenza per tutti i peccatori che si fossero recati in quella Chiesa, chiedeva un perdono straordinario.
«Quello che Tu chiedi, o Frate Francesco, è grande -gli disse Gesù-, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza».
Si trattava dell’indulgenza del Perdono. Una richiesta audace di Frate Francesco e una risposta misericordiosa di Gesù buono.
Dalle parole di Frate Francesco si comprende che pregava giorno e notte per la conversione dei peccatori e questa sete di salvare le anime indica una spiritualità intensa. Come hanno fatto altri Santi, uno dei più grandi che conosciamo bene è stato Padre Pio.
Gesù rimase commosso per quanto chiedeva Frate Francesco, una Grazia speciale per tutti i peccatori, e gli disse di rivolgersi e chiedere a Papa Onorio III in quanto Vicario di Cristo in terra, per l’approvazione di tale meravigliosa indulgenza.
Anche se diversi Cardinali trovarono eccessiva la richiesta di Frate Francesco, il vero uomo di Dio, Papa Onorio III si commosse e per obbedire a Gesù e per la salvezza delle anime, concesse l’indulgenza perché essa liberasse «dalla colpa e dalla pena in Cielo e in terra, dal giorno del Battesimo al giorno e all’ora dell’entrata in questa Chiesa».
Nelle parole di Gesù troviamo il suo infinito Amore per ognuno di noi, per tutti i peccatori, perché ricordiamolo: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati» (Mt 9,12).
Con la concessione di questa meravigliosa indulgenza, Gesù dice perpetuamente a tutti i peccatori di non temerLo, di recarsi ad Assisi in qualsiasi periodo dell’anno oppure da mezzogiorno dell’1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto in qualsiasi Chiesa del mondo e, pentiti, chiedere perdono nella Confessione di tutti i peccati, compiendo alcuni atti.
La solennità della Porziuncola di Assisi è la più famosa delle indulgenze concesse dalla Chiesa ai credenti che con le dovute disposizioni si recano in Chiesa per ricevere questo dono impagabile.
L’INDULGENZA è la totale o parziale remissione innanzi a Dio della PENA temporale dovuta per i peccati (già cancellati nella Confessione per quanto riguarda la COLPA), concessa dalla Chiesa ai vivi a modo di completa e definitiva assoluzione, e ai defunti a modo di suffragio.
Ottenere l’indulgenza totale per un cattolico corrisponde alla più grande Grazia ricevuta, ma è alquanto impegnativa per il distacco che bisogna raggiungere anche dai peccati veniali. Non significa non compierli più, ma bisogna possedere una purità interiore elevata da non desiderare più di compierli.
Il PERDONO D’ASSISI è un’indulgenza plenaria che, nella Chiesa può essere ottenuta dai propri fedeli da mezzogiorno dell’1 agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno.
Secondo il Manuale delle indulgenze della Chiesa per ottenere l’indulgenza plenaria un fedele, distaccato dal peccato, deve:
confessarsi, per ottenere il perdono dei peccati;
fare la Comunione Eucaristica, per essere spiritualmente unito a Cristo;
pregare secondo le intenzioni del Papa: il Padre nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre;
recitare il Credo e il Padre nostro;
visitare una Chiesa francescana o, in alternativa, una Chiesa parrocchiale.
La Confessione e la Comunione possono essere fatte anche alcuni giorni prima o dopo le date previste (nell’arco di una settimana). La visita e la preghiera devono essere fatte da mezzogiorno dell’1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto.
L’indulgenza plenaria si può ottenere una volta al giorno, per sé o per i defunti.