+ VANGELO (Lc 12,49-53)
Domenica 18 agosto 2019
XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
+ VANGELOÂ (Lc 12,49-53)
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
+Â Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È una parola difficile da accogliere, sembra un messaggio oscuro anche se Gesù parla chiaramente. Bisogna capire la spiegazione di un insegnamento forte e che vuole distaccare ogni cristiano anche dall’affetto disordinato. Quindi, si tratta dell’affetto disordinato, perché è impossibile amare Gesù e quanti si oppongono a Lui.
Ma non è il credente, in realtà , il colpevole dei litigi familiari, quasi sempre è chi non crede in Gesù a creare scomposti litigi e problemi.
In molti casi il cristiano incontra maggiori contrasti in famiglia, non viene compreso/a da chi non ama il Signore mentre segue molti altri idoli, trasforma tutto in divinità e lo adora più degli stessi familiari. Quindi, non ha la pace, la gioia, l’equilibrio per accettare la Fede e la preghiera del familiare che compie un buon cammino spirituale sulle orme di Cristo.
Gesù ha previsto anche questi contrasti familiari e ha anticipato la soluzione.
Anche se parla di divisione in una famiglia dovuta alla sua presenza, Lui non desidera l’opposizione né l’incomprensione.
Lui è la Pace che riconcilia, l’Amore che salva, il Medico che guarisce da tutte le malattie, quelle spirituali e fisiche.
Gesù non ha alcuna responsabilità nei contrasti familiari a causa della Fede in Lui, i contrasti sorgono per l’ottusità e la cattiveria di qualcuno che non accetta Dio e reagisce contro chi in famiglia và a Messa e osserva i Comandamenti.
Chi vive nei vizi o segue altre dottrine umane e spesso segrete, reagisce scompostamente verso i familiari che pregano, pretende la rinuncia alla Messa festiva e il rifiuto dei valori cristiani. È un’imposizione insensata e inammissibile, una pretesa che diventa ricatto e che produce solamente animosità e risentimenti.
In questo senso Gesù afferma che la sua Persona causa divisioni, non volute comunque da Lui!
Nella famiglia non si può obbligare nessuno a credere ma neanche ad abbandonare la propria Fede, se viene coltivata con mitezza e bontà . Quali malesseri può causare chi prega per i familiari che vivono già qui il loro inferno e non hanno pace? Questi dovrebbero baciare i piedi ai familiari che pregano e fanno penitenze per la loro conversione.
Deve emergere un rispetto reciproco anche in una situazione disagiata.
Eppure esistono matrimoni tra coniugi di diversa religione, quindi o sono molto rispettosi o qualcuno non professa più la sua fede.
Il matrimonio tra cristiani presenta, come sappiamo, caratteristiche spirituali che vanno oltre l’amore umano. Non si tratta solo di attuare comportamenti educati e che sono facili quando tutto va bene, c’è anche l’invito evangelico a praticare le virtù quando nascono dissidi o ci sono valutazioni contrastanti sulla Religione e l’osservanza.
Ogni componente della famiglia ha doveri precisi verso tutti gli altri, tra cui il rispetto della religiosità altrui, senza arrivare a ricatti ridicoli e che danneggiano ulteriormente le relazioni familiari. È opportuno allora purificare le opinioni personali in nome del rispetto del coniuge o dei genitori o dei figli.
Se qualcuno in famiglia va a Messa o prega privatamente, non succede nulla di grave, al contrario potranno accadere miracoli!
In ogni famiglia c’è sempre un legame affettivo tra i coniugi, in qualche modo ci si sente legati ad obblighi morali che favoriscono l’armonia, ma non sempre avviene. Se all’inizio o negli anni qualcuno si distacca dalla preghiera, deve arrivare l’immediato soccorso da parte dell’altro coniuge o dei figli o dei genitori verso i loro figli.
Il soccorso è principalmente spirituale pregando per chi si è smarrito, ma non deve mai mancare la parola adeguata nei momenti opportuni. Non bisogna criticare aspramente chi non prega, così si produce l’effetto contrario ed aumenta l’avversità .
Ha bisogno di maggiore affetto chi non prega, perché si trova in una situazione disagiata e confusa. La sua vita è sconvolta e non ha pace!
La preghiera costante, umile, fiduciosa, produrrà nel tempo qualcosa di straordinario perché Gesù e Maria ascoltano sempre ed aiutano!
Non è mai inutile la preghiera per la conversione dei non credenti, e se non si convertono subito, la preghiera li aiuterà ad evitare comportamenti peggiori. Proprio nella richiesta fatta a Gesù e alla Madonna di aiutare quel familiare ribelle e contrario alle cose spirituali, si vede il vero amore di chi crede ed è convinto che la Grazia prima o poi arriverà .
Milioni di cristiani hanno pregato per anni per familiari scontrosi e prevaricatori, ottenendo dopo un po’ di tempo, qualche anno o dopo diversi anni la conversione profonda di quanti mostravano caratteri indisciplinati e spesso anche violenti.
I genitori o il coniuge o i figli, devono mettere nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria ogni preoccupazione riguardo la mancata spiritualità di qualche familiare. Non è mai opportuno abbattersi o ingannarsi dell’impossibilità della conversione di chi in famiglia vive nel peccato e rifiuta il dialogo sulle cose religiose o è indifferente ma con disprezzo.
La preghiera può ottenere tutto ciò che necessita, sia per chi prega, i suoi familiari, le persone bisognose.
Innanzitutto bisogna preoccuparsi dei familiari ed insistere nella richiesta costante per ottenere la loro conversione. Mentre ci si trova nell’agitazione tutto sembra perduto e irrisolvibile, ma la Fede ci dice che il Signore Gesù è sempre pronto a darci quanto chiediamo di buono.
Occorre grande fiducia, amore, costanza, umiltà e l’osservanza dei Comandamenti.
«Tutto è possibile per chi crede» (Mc 9,23).