+ VANGELO (Lc 10,38-42)
Martedì 6 ottobre 2015
XXVII settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Lc 10,38-42)
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, Lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua Parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
San Luca nel suo Vangelo racconta che Gesù era diretto verso Gerusalemme, e qualche chilometro prima della città si fermò a riposare in casa di alcuni amici nel piccolo villaggio di Betania. Questo nome ci è familiare, sappiamo che si sono svolti episodi molto importanti e che qui il Signore risuscitò il fratello di Marta e Maria Maddalena, Lazzaro.
Erano tre fratelli per i quali Gesù manifestava una particolare predilezione, come si può costatare in altri passi del Vangelo.
Gesù li amava particolarmente e si trovava a proprio agio nella loro casa, circondato da amici. Gesù è contento di chi Lo ama.
Per lungo tempo si è considerata Marta simbolo e immagine della vita attiva, così come Maria della vita contemplativa.
Noi dobbiamo cercare di fondere questi due modi di vivere il Vangelo ed è facile.
Non si può fare a meno di essere attivi durante la giornata, chi per il lavoro esterno e altri per i lavori nelle loro case, ma in ogni istante si può rimanere legati spiritualmente a Gesù, offrendo a Lui le fatiche grandi e piccole, comunque tutto quello che si compie.
Inoltre, durante la giornata si hanno centinaia di occasioni per elevare la mente e il cuore verso il Cielo e ripetere atti di amore a Gesù, alla Madonna, ai Santi, senza dimenticare assolutamente il Padre, poco adorato e la preghiera dedicata a Lui, il Padre Nostro, viene recitata frettolosamente.
Questi atti di amore o giaculatorie a Gesù e alla Madonna sono determinanti per tenere accesa la fiammella spirituale dell’anima, è una fiamma di amore che permette di rimanere in comunione con Gesù e la Madonna e la persona, pur continuando a compiere lavori materiali o impegnata intellettualmente, dimora nei Loro Sacratissimi Cuori.
Non c’è più il modo di Marta che lavorava anche se per preparare buon cibo a Gesù, non c’è il modo di Maria Maddalena che rimaneva estasiata ai piedi del Signore e Lo adorava. Noi possiamo essere attivi mentre contempliamo con l’anima Dio, ed essere contemplativi mentre, oltre all’adorazione di Dio, facciamo intensamente delle preghiere che infiammano il cuore.
Nell’esistenza del cristiano non possono esserci due vite parallele, da una parte, la vita cosiddetta “spiritualeâ€, coi suoi valori e le sue esigenze; e dall’altra, la vita cosiddetta “secolareâ€, ossia la vita di famiglia, di lavoro, dei rapporti sociali, dell’impegno politico e della cultura.
Tutti i vari campi della vita laicale rientrano nel disegno di Dio, che li vuole come “luogo storico†del rivelarsi e del realizzarsi della carità di Gesù a gloria del Padre e a servizio dei fratelli.
Ogni attività , ogni situazione, ogni impegno concreto, sono occasioni provvidenziali per un continuo esercizio della Fede, della Speranza e della Carità .
Questo riguarda la competenza e la solidarietà nel lavoro, l’amore e la dedizione nella famiglia e nell’educazione dei figli, il servizio sociale e politico, la proposta della verità nell’ambito della cultura.