4ª Settimana di Quaresima
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+ Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’Io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità , in verità Io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che Lo ha mandato. In verità , in verità Io vi dico: chi ascolta la mia Parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al Giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità , in verità Io vi dico: viene l’ora -ed è questa- in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’Uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, Io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà , ma la volontà di Colui che mi ha mandato. Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo brano Gesù esalta il Padre in modo commovente, anche se troviamo altri passi con espressioni piene di tenero affetto. Questa pagina del Vangelo è una grande scuola per adorare, pregare bene il Padre e conoscere se stessi.
La differenza tra Gesù e gli uomini si trova anche in queste sue umili parole, non ha dubbi né tentennamenti nell’esaltare il Padre e dare a Lui il posto che gli spetta. Gli uomini non sono abituati né hanno praticità nel trattare l’umiltà , cercano i primi posti e soffrono maledettamente se non hanno un po’ di potere.
Gesù qui ci insegna che ci fa grandi davanti a Dio la consapevolezza della sua Divinità e della nostra condizione umana e fragile.
Sono numerosi i passaggi che meritano una prolungata riflessione, essi portano ad una fortissima convinzione: il Padre è buono come Gesù si è mostrato duemila anni fa e continua a manifestarsi con incessanti miracoli. Il Padre ci ama così come siamo e ci invita di continuo a seguire il Figlio, Loro due condividono tutto, tranne la sofferenza del Figlio nella natura umana. La decisione di inviare sulla terra il Figlio è, comunque, infinitamente “sofferta”.
Ma Dio è sempre Amore, gli insegnamenti di Gesù ci parlano sempre di amore e misericordia, nessuno deve temere un cambiamento nell’agire di Dio. È l’uomo a cambiare comportamenti e ad opporsi al Vangelo, le sue scelte sbagliate spesso causano danni molto seri.
Le parole che Gesù afferma oggi sono rivolte ai Giudei, c’è molto coraggio in questa scelta ma è sempre perfetta perché compiuta da Dio incarnato. Non rivolge parole di compiacimento, non vuol tenere nascosta la Verità che in fondo è la sua stessa Persona: Gesù e il Padre sono una cosa sola.
Lo afferma chiaramente in altri momenti: “Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv 10,30). “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Gv 10,15).
Nel Vangelo di oggi si trovano tanti passaggi che manifestano una relazione perfetta tra Padre e Figlio, “in verità , in verità Io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo”.
Sono parole che stupiscono i Giudei, anche perché non hanno ponderato i suoi miracoli, tutto avviene con grande velocità per la loro pigrizia spirituale. Parole che disorientano i più deboli, ma sono forse loro quelli che credono con maggiore sincerità in Gesù. I superbi sapientoni hanno la goffa presunzione di sapere tutto delle Scritture, però dimenticano curiosamente le profezie sul Messia.