+ VANGELO (Gv 3,31-36)

Giovedì 2 maggio 2019

II Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 3,31-36)

Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura Egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo di San Giovanni è molto mistico, ha uno slancio spirituale elevato e questo và considerato come un dono di Dio. Dipende dall’amore che questo Apostolo ha avuto per Gesù, dall’osservanza degli insegnamenti e dall’aver impiegato tutta la sua persona al servizio del Maestro.

È la ricompensa che Gesù dona ai suoi seguaci più intimi, come è stato per San Francesco, San Pio e tantissimi Santi.

Questo è uno degli aspetti conseguenti all’osservanza fedele dei Comandamenti, alla pratica degli insegnamenti di Gesù, ed è sicuramente l’aspetto più importante, perché la santità ingloba il resto. Qui si vede che l’obbedienza a Gesù non è qualcosa di eccessivo, è invece il minimo che possiamo fare per dimostrare la nostra riconoscenza.

Quando si lascerà questo mondo e si passerà all’aldilà, molti rimpiangeranno il tempo sprecato in questa vita quando potevano impegnarsi di più e meglio nel cammino cristiano. Si lamenteranno delle poche preghiere recitate e della esteriorità della loro esistenza. Ricorderanno con dispiacere le mancate Confessioni e la non osservanza della Volontà di Dio e il dolore aumenterà considerando che non si potrà più tornare indietro né recuperare nulla.

Adesso abbiamo il tempo per rivedere la nostra vita e indirizzarla decisamente verso il Vangelo di Gesù, adorando solo Lui perché merita tutto il nostro amore. Se si considerano le distrazioni insignificanti di questo mondo e il vuoto che rimane interiormente quando si vive senza Dio… anche i più deboli ricominciano ad osservare la Parola di Dio.

C’è un problema: molti non conoscono bene questa Parola e si limitano a leggere, senza vivere quanto indica amabilmente Gesù. Molti leggono il Vangelo in fretta e non interiorizzano nulla, come avviene per altre letture spirituali.

C’è sempre premura per fare altro ma non di curare l’anima, di preoccuparsi dei malesseri spirituali che crescono con il passare del tempo.

Non si tratta di recitare delle preghiere in modo automatico e tutto è risolto. Bisogna pregare, entrare nella preghiera e mettersi davanti a Gesù!

Non è mai tardi per conoscere bene il Signore e dialogare con Lui, aprendo il cuore ed esprimendo parole spontanee, sincere, personali.

Gesù vuole compiere meraviglie in tutte le anime, vuole donare abbondantemente il suo Spirito e ci invita ad invocarlo e adorarlo!

Nel Vangelo di oggi Gesù distingue le diverse condizioni tra l’azione dello Spirito Santo e le opere di quanti seguono la mentalità del mondo.

«Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra».

Rileggere questa frase più volte è come accendere una luce per illuminare dove il buio priva della luminosità. La meditazione comporta l’approfondimento di verità non comprensibile all’inizio e fa scavare in profondità per trovare le spiegazioni importanti contenute.

Meditare questa frase è un buon esercizio per capire che nella vita è importante solo fare il Bene, mentre al Male bisogna resistere sempre.

Ogni buon cristiano si impegna nel lasciarsi guidare dalle mozioni dello Spirito Santo ed è felice anche nelle sofferenze, è sicuramente superiore moralmente di quanti non pregano, anche per la serenità con cui affronta la vita. La serenità che dona Gesù non è quella del mondo, il buon cristiano la conosce perché vive nella quiete interiore.

È indispensabile una disponibilità particolare per trovare il modo di conoscere meglio se stesso e amare Gesù in modo nuovo.

Leggiamo un breve scritto di Santa Teresa di Calcutta e riflettiamo su ogni frase.

«Trova il tempo.

Trova il tempo di pensare.

Trova il tempo di pregare.

Trova il tempo di sorridere. È la fonte del potere. È il più grande potere sulla Terra. È la musica dell’anima.

Trova il tempo per giocare.

Trova il tempo per amare ed essere amato.

Trova il tempo di dare. È il segreto dell’eterna giovinezza. È il privilegio dato da Dio. La giornata è troppo corta per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere.

Trova il tempo di essere amico.

Trova il tempo di lavorare. È la fonte della saggezza. È la strada della felicità. È il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità. È la chiave del Paradiso».

Il motivo principale della mancata conoscenza interiore è il tempo, esso viene dedicato a tantissime cose non importanti e si ignora la parte più nobile dell’essere umano: l’anima. Il tempo passa e si compiono anche alcune cose buone, ma il tempo non si valuta solamente per il lavoro che si svolge o quando si soddisfano i propri piaceri.

Santi, poeti e scienziati hanno scritto sul tempo che passa inesorabilmente. Sant’Agostino scriveva: «Che cos’è il tempo? Se nessuno me lo domanda, lo so. Se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so più». Mentre Albert Einstein precisava: «Il tempo è un’illusione». Il poeta spagnolo Manuel Neila fa una precisazione interessante: «Il tempo fluisce in modo uguale per tutti gli uomini. E ogni uomo galleggia nel tempo in maniera diversa».

Ognuno di noi sceglie come determinare il suo futuro, vive il suo tempo in questa vita con le convinzioni che si è strutturato.

In un mondo dove vige la regola della fretta e dell’egoismo, il tempo sfugge via con maggiore velocità e non rimane nulla delle opere senza valore.

«Mai avere fretta; fai tutto con calma e in uno spirito calmo. Non perdere la pace interiore per qualsiasi cosa, anche se il mondo intero sembra turbato», insegnava un grande educatore come San Francesco di Sales.

L’uomo pensa e agisce secondo lo spirito che possiede, se è unito a Gesù la sua vita è nobilitata e capisce che questo è un tempo di Grazia.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *