+ VANGELO (Gv 17,11-19)Siano una cosa sola, come noi.

Mercoledì 19 maggio 2021

VII Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 17,11-19)

Siano una cosa sola, come noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, pregò dicendo: «Padre Santo, custodiscili nel tuo Nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi. Quand’ero con loro, Io li custodivo nel tuo Nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora Io vengo a Te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua Parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come Io non sono del mondo. Non prego che Tu li tolga dal mondo, ma che Tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come Io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua Parola è Verità. Come Tu hai mandato Me nel mondo, anche Io ho mandato loro nel mondo; per loro Io consacro Me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella Verità». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù continua a spiegare agli Undici che l’amore deve prevalere su tutto, proprio l’amore è la prova dell’unità dei cristiani e del cammino spirituale che si compie. Non sempre l’unità è stata presente nella Chiesa, non è presente in molte parrocchie e quale motivo respinge questa unità? L’egoismo e la presunzione sono le cause principali della frattura di ogni armonia.

Ovunque avvengono contrasti, in molti casi si arriva alla determinazione dell’incompatibilità tra diverse esigenze e comportamenti.

Nelle famiglie, al lavoro, tra gli amici, ovunque sorgono conflitti, contese, divergenze, e in tutti i casi le persone schierate nelle due parti opposte, sono convinte di avere ragione. Qual è il rimedio? Non è opportuno né educativo lasciar passare tutto e fare silenzio per amore della pace, spesso con questa scelta si cerca il proprio tornaconto e non l’unità.

Ci vuole prudenza nel dialogo e anche saggezza nel saper valutare le reazioni di chi non è incline all’armonia e cerca anche pretesti futili per fomentare litigi. Per comprendere chi non segue l’Amore di Gesù e non crede in Lui, bisogna innanzitutto amare sempre, e l’aiuto più grande è la ricerca pacifica della verità.

Ci sono molte circostanze in cui si è costretti a restare nello stesso ambiente lavorativo o in famiglia con chi non ama la pace. Noi conosciamo il metodo insegnato da Gesù e dobbiamo sforzarci di viverlo, ma non è facile e solo la forza che ci dona lo Spirito Santo, rende capaci di amare, perdonare e anche aiutare chi non crede in Dio.

L’unità fondata sull’amore è quella che intende Gesù, ed è autentica se presenta la concordia d’intenti, la solidarietà, la convergenza tra soggetti diversi o in una realtà complessa. È un po’ difficile il raggiungimento dell’armonia in tutti gli ambienti, perché c’è una condizione da rispettare ed è il formare un tutto unico.

Spesso l’armonia esistente si fonda sulla necessità di non suscitare reazioni o per coprire i propri interessi. Qui però non c’è pace e serenità.

L’unità che richiede Gesù si fonda sulla convinzione di essere uno in un contesto, quindi, solo un’identica Fede per amare lo stesso Dio.

«Siano una sola cosa, come noi».

Non è mai facile raggiungere l’unità richiesta da Gesù, essa si fonda su principi indivisibili di lealtà e di verità, deve esserci la piena condivisione di qualcosa che si eleva sulla materia e non deve apportare benefici economici o materiali a nessuno dei componenti.

Nelle organizzazioni che hanno fini affaristici c’è un’unità d’intenti e conta solo il risultato, indipendentemente dai mezzi utilizzati per conseguirlo e l’intesa diventa ancora più radicale tra loro. Non è un contesto cristiano, è privo di principi etici ed è difficile trarne frutti spirituali,  se ne dovesse scaturire qualcuno è un frutto avvelenato per l’anima e la mentalità si deforma sempre più.

La prima unità da realizzare è nella famiglia cristiana, un nucleo sociale rappresentato da più individui che vivono nella stessa abitazione.

L’unità richiesta da Gesù è una conquista impegnativa e si ottiene solo con il rinnegamento di sé, la preghiera e l’amore verso tutti.

Gesù parla di una unità con al centro il suo Vangelo, se viene escluso in qualsiasi dialogo religioso il Vangelo, qual è allora la guida e di cosa parlano? Non c’è il vero Dio e rimane non veritiero né onesto ogni dialogo religioso, innanzitutto perché i non cristiani rifiutano la Santissima Trinità.

Possono anche dialogare senza verità e non potrà esserci unità di intenti e l’autentica amicizia. Avviene così in tanti contesti.

Sappiamo che il progetto comune di molti è di creare una sola religione, la Nuova Chiesa Mondiale, e proprio Gesù Cristo sarà escluso e ufficialmente non riconosciuto Figlio di Dio. Potrà il buon Padre eterno permettere questo vistoso apparato di inganni e di imposture? Finora il Padre ha tollerato ingiustizie, smisurate corruzioni e indecenze, ma fino a quando?

Nel mondo sta trionfando in maniera esagerata la mentalità di Satana, questo è permesso soprattutto dalla diminuzione della preghiera da parte di Vescovi e Sacerdoti, se non addirittura dalla perdita della Fede in Gesù.

SATANA DIVENTA FORTE DOVE L’UOMO SI RENDE DEBOLE PER LA VITA CORROTTA E LE SCELTE INIQUE.

L’UMANITÀ SI È RESA DEBOLE PER AVERE RIFIUTATO DIO E I DIAVOLI CONTINUANO A GUADAGNARE POTERE SULLE FAMIGLIE E LE PERSONE PER DISTRUGGERLE.

I diavoli hanno un potere angelico ma limitato al permesso di Dio, però riescono a causare anche a quanti pregano molto disturbi fisici. Vi racconto qualcosa di quanto mi succede. Circa sei mesi fa avvertivo un forte dolore al gomito sinistro, andai inizialmente in un Centro medico di una benefattrice e la breve cura non ebbe effetto, così ho fatto preghiere di guarigione al gomito. Ho pregato più volte sul gomito, dicendo parole di comando e dal gomito è scomparso il forte dolore.

Per alcuni mesi ho avvertito un fortissimo dolore alla spalla destra e al braccio, sono ritornato al Centro medico e si trattava di una tendinite. Mi venne indicata una terapia settimanale per alcuni mesi. Non ci sono andato, invece ho pregato Gesù guaritore, nella Messa gli ricordavo il dolore acuto che mi impediva molti movimenti, ho fatto nuovamente preghiere di guarigione sulla spalla e sul braccio, e il dolore molto fastidioso è scomparso.

Venivano dai diavoli? Non sempre, ma noi concentriamoci sulla nostra vita spirituale e ricordiamoci ogni giorno di Gesù Figlio di Dio.

La pace interiore è un dono del Signore e si deve richiedere ripetutamente, non c’è mai pace nei cuori che non desiderano possedere la vera pace. Senza l’impegno spirituale si perde ogni traccia di virtù, di bene, di amore e di verità.

È possibile raggiungere una pace duratura nelle famiglie, nelle parrocchie e negli ambienti di lavoro, se Gesù è amato da tutti, ed insieme a Lui tutti quanti prendono come impegno la costruzione dell’unità. Questo comporta l’affiatamento e la solidarietà.

«Padre Santo, custodiscili nel tuo Nome, perché siano una sola cosa, come noi».

La famiglia, la parrocchia e ogni comunità di preghiera devono diventare una fraternità che ama e cresce nella Fede per donarla a tutti.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Atto di consacrazione personale

e di riparazione al Cuore di Gesù

O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.

O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia poco e assai misero quello che io Ti offro.

Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti

O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a Te, o Signore.

Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.

Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote, perché Tu sei Onnipotente.

Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita. Amen.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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