+ VANGELO (Gv 17,1-11)

Martedì 10 maggio 2016
VII Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 17,1-11)
Padre, glorifica il Figlio tuo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi Te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché Egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l’unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a Te con quella gloria che Io avevo presso di Te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo Nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua Parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da Te, perché le parole che hai dato a me Io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da Te e hanno creduto che Tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che Tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e Io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e Io vengo a Te». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Solamente il Figlio di Dio può fare questo discorso articolato e allo stesso tempo semplice ed umile. Nessun sapiente di questo mondo potrebbe mettere insieme queste parole lineari, consequenziali, coerenti.
Ma per considerarle tali occorre possedere la Fede in Gesù Cristo, altrimenti è impossibile comprenderle e poi accettarle. Non è assolutamente l’intelligenza umana a dare la possibilità di entrare nel mistero di Dio, né qualsiasi altro mezzo scientifico.
Quando si parla di un intellettuale è come se si stesse pronunciando una parola sublime e perfetta, parola ovviamente riferita alla persona. La sua cultura è vana senza la Grazia di Dio, e potrà eccellere in qualche materia o scienza, senza però compiere la volontà di Dio, senza guadagnare meriti davanti a Lui. Tutto quello che compie non gli serve per il Regno dei Cieli.
Prendo un nome a caso, il professor Veronesi, citato e riverito da molti e tenuto lontano da altrettanti. Se leggete una sua intervista sulle questioni morali c’è da rabbrividire, ha una concezione della vita assolutamente opposta al Vangelo. Ed è un grande scienziato, ma non è l’erudizione a piacere a Dio, Lui cerca nell’uomo l’umiltà, la verità, la giustizia.
Non è sufficiente la cultura, anzi può essere un grande impedimento ad avvicinarsi a Gesù se qualcuno si esalta con superbia.
San Paolo scriveva: “La scienza gonfia” (1 Cor 8,2). Gonfia quelli che sono vuoti di Dio, ma santifica altri che seguono la volontà di Dio.
La scienza, la cultura, l’istruzione, la competenza specifica, tutto è importante, anzi una maggiore conoscenza del sapere rende la persona più acuta e perspicace. Anche lungimirante e previdente, quindi, il sapere è cosa buona.
Se viene utilizzato per gonfiarsi o perseguire teorie scientifiche e dottrine spirituali contrarie all’esistenza di Dio, è un’allucinazione.
Ritorno alle parole di San Paolo. Sempre nello stesso versetto spiega meglio la differenza tra scienza e carità cristiana. “Ma la scienza gonfia, mentre la carità edifica. Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere” (1 Cor 8,2).
Si riferisce a quanti presumono di avere capito tutto della vita ed invece non hanno imparato le nozioni più elementari, non hanno mai sfiorato il vero senso della vita. Molti nel mondo vivono così e noi non possiamo ignorare la loro condizione spirituale, perché sono diretti all’inferno. Per loro scelta, è vero, ma alle volte ci sono da valutare molte attenuanti che solo Dio conosce.
Noi dobbiamo pregare ogni giorno per quelli che non pregano Gesù, le nostre preghiere possono strapparli dalle grinfie di satana.
La superbia della vita è ciò che devasta la persona che si rifiuta di incontrare Dio e con le sue scelte, si illude di gestire tutto da sola!
Quanta allucinazione e fantasticheria nella mente di persone senza Dio o dei cristiani che si spacciano per cristiani ma vivono senza Dio!
Ad essi contrappongo non un cristiano, ma un pagano, anche perché Gesù non era ancora nato. Il filosofo Socrate ha esposto in un momento drammatico della sua vita, durante il processo che si concluderà con la sua condanna a morte, la tesi più famosa di tutta la storia della filosofia: So di non sapere!
Questa “docta ignorantia”, come viene definita la saggezza di Socrate, evidenzia un grande equilibrio fra una immensa fiducia nella ragione e la profonda consapevolezza della propria ignoranza. Questa tesi detta da un pagano rimane uno dei doni più preziosi che Socrate ha lasciato a tutti i posteri.
Lui non era cristiano perché nacque nel 470 prima di Cristo, ma lui e quanti lo seguivano, tra cui Platone e dopo Aristotele, avevano moltissime intuizioni spirituali, certamente idee che arrivavano da Dio.
Questa di Socrate è una concezione della vita tutta cristiana, infatti davanti a Dio è grande non chi presume di sapere tutto ma chi riconosce i propri limiti e ammette la sua incapacità in molte cose.
Nel discorso di Gesù di oggi, troviamo atti di umiltà meravigliosi che ripete senza alcun tentennamento. Rileggendo con attenzione il brano si scopre l’insistenza di Gesù nel voler esaltare il Padre, ponendosi con infinita dignità nel proprio ruolo di Figlio che ha ricevuto tutto dal Padre.
Il discorso che fa il Signore oggi è qualcosa di lirico, un discorso appassionato come solo Lui è capace. “Ho manifestato il tuo Nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua Parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da Te, perché le parole che hai dato a me Io le ho date a loro”.
Chiediamo ogni giorno a Gesù di donarci la sua umiltà, di aiutarci a conoscerci meglio e a lottare contro quei difetti che ci disturbano.

“Buonasera Padre Giulio ho ricevuto i poster delle immagini della Madonnina, oltre a essere bellissima, emana una serenità solo a guardarla. Le sto facendo un bonifico di 50 euro, ringrazio ancora lei per tutto quello che fa per noi e la nostra Madonnina che ci guida, ci guarda e ci ascolta sempre. Prego per lei e per tutte le persone che sono distanti dalla Chiesa. Carmelo”.

«Caro Padre Giulio, questo pomeriggio mi sono arrivare le tanto attese immagini della Madonna. Ne ho esposta subito una in cucina, mentre le scartavo la mia bimba di cinque anni era accanto a me e quando le ha viste, ha esclamato “che belle, ne voglio una nella mia stanza”. L’ho subito accontentata. Entro fine settimana le mando una offerta tramite bollettino postale. Colgo l’occasione per fare una rettifica all’ordine delle Medaglie Miracolose, ne avevo chieste 10 grandi, se può, me ne aggiunga una trentina piccole. Sandra».

“Rev.mo Padre, proprio questa mattina ho ricevuto le immagini della Madonna Miracolosa e una l’ho già appesa. Ne sono arrivate veramente tante e dovrò riflettere bene per decidere a chi poterle donare. Spero che la nostra Mamma Celeste mi ispiri. Entro mercoledì provvederò a inviare un’offerta tramite bollettino postale. La ringrazio molto e spero di scriverle di nuovo per raccontarle di aver ricevuto una grande Grazia che da tempo aspetto e per la quale prego ogni giorno. Ave Maria! Elisabetta”.

“Carissimo Padre Giulio, da qualche giorno ho ricevuto i poster con l’immagine della Madonna della Medaglia Miracolosa ma per ragioni di tempo e di orari non ho potuto recarmi in posta per pagare il bollettino. (Ne avevo richiesta solo una ma ne ho ricevute tre). Quindi stasera ho deciso di fare la mia donazione dal sito con la mia carta di credito ed ho inviato 50 euro. Grazie infinite Padre Giulio, grazie di tutto, grazie per i suoi ormai indispensabili commenti al Vangelo che riempiono il cuore ed istruiscono lo spirito. Grazie per la sua seppur virtuale presenza. Grazie per le sue preghiere e per le sue benedizioni: il mondo ha tanto bisogno di Sacerdoti come Lei !!! Un caro e affettuoso saluto ed un caloroso abbraccio in Gesù e Maria. Angelo Trunfio”.

“Buonasera Padre Giulio oggi abbiamo ricevuto i poster della Madonnina. Volevamo ringraziarla di cuore per questo gesto cosi generoso. Abbiamo contribuito a fare una donazione per la sua Associazione. Le affidiamo le nostre intenzioni di preghiera. Noi pregheremo anche per lei. Che la Madonna ci protegga sempre. Carmelo e Daniela”.

“Ave Maria, oggi dopo l’adorazione Eucaristica sono tornata a casa e con immensa gioia ho visto che erano arrivate le immagini di nostra Madre inviate da lei. Il mio cuore la ringrazia, sono sicura che quegli occhi misericordiosi addolciranno e convertiranno molti cuori. Anche io mi sono sentita sollevata quando l’ho vista. Le farò avere la mia offerta. Ancora grazie. Ramona”.

“Ave Maria. Buongiorno Padre, la informo che oggi pomeriggio alle ore 15 farò il bonifico per l’ordine delle 1000 Medaglie richieste per l’Apostolato della Mamma Celeste… nel mio piccolo sì quotidiano a Gesù e Maria rimanendo innestati nel Fiat Divino. La Mamma la Custodisca in Eterno nel Suo Cuore Immacolato. Grazie per il suo Sacerdozio innestato nel tre volte FIAT, prego per lei come dono dato dal Cielo! Perché Sacerdote fedele a Dio. Aspetto sempre con gioia profonda le sue catechesi. Una preghiera anche per me ne ho sempre bisogno. Un abbraccio nell’amore di Gesù e innestati nel Fiat di Maria. Claudia”.

“Carissimo Padre Giulio, Dio la benefica per tutto il suo operato per noi, per me. Veramente non potrei più fare a meno della sua newsletter. È una boccata di ossigeno che mi fa restare salda nella fede, forte nelle difficoltà, ma soprattutto aperta a donare Amore, Amore, Amore. Grazie di cuore! Un abbraccio, Daniela”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *