Martedì 3 giugno 2014
7ª Settimana di Pasqua
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+ Padre, glorifica il Figlio tuo.
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, alzà ti gli occhi al Cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi Te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l’unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a Te con quella gloria che Io avevo presso di Te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo Nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da Te, perché le parole che hai dato a me Io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da Te e hanno creduto che Tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che Tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e Io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e Io vengo a te». Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Siamo nella novena dello Spirito Santo, domenica festeggeremo la Pentecoste, una discesa continua dell’Amore di Dio sui credenti che pregano. In questi giorni cercherò di spiegare brevemente il significato dei sette doni, si parla spesso dello Spirito di Dio ma non è certa la comprensione della sua operazione sui credenti.
Molti raggiungono la convinzione che è sufficiente pregare o invocare lo Spirito Santo per ricevere i doni e tanti carismi.
Non avviene così, questa presunzione al contrario è un impedimento alla sua discesa, trova un ostacolo sulla sua operazione ad extra e ordinariamente non visita i credenti presuntuosi. Lo Spirito Santo è lo stesso Spirito del Padre e del Figlio, non ha un linguaggio diverso da Loro e non agisce in maniera difforme.
L’azione dello Spirito Santo la possiamo individuare chiaramente nella Persona di Gesù, nelle sue parole, nelle opere, nella bontà .
Lo Spirito Santo è indispensabile nel cammino di Fede, non si realizza una conversione e non si avanza nella spiritualità senza il suo ineffabile apporto. Pregarlo, adorarlo, invocarlo è una pratica ordinaria, ma diventa un’eccezione in tantissimi cattolici.
Possiamo considerare che la stragrande maggioranza dei cattolici non esprime interesse verso lo Spirito Santo, mentre gli altri non cercano questo Spirito con le stesse disposizioni: ci sono quelli un po’ avventati e altri più umili nell’invocare Dio.
Tutti abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel giorno della Cresima, già nel Battesimo comunque la sua azione santificatrice era all’opera. Molti credenti si fermano nella conoscenza e nella devozione allo Spirito Santo subito dopo la Cresima, si interrompe anche la loro frequenza alla Messa.
Quelli che invocano ogni giorno lo Spirito Santo devono creare le condizioni interiori buone per accoglierlo, riceverlo e adorarlo. Noi siamo sale della terra quando questo Spirito agisce in noi, se è assente non possiamo dare sapore alle nostre cose.
Meditiamo oggi i primi due doni dello Spirito Santo, la Sapienza e l’Intelletto. I sette doni sono soprannaturali, indicano l’azione di Dio.