Venerdì 30 maggio 2014
6ª Settimana di Pasqua
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+ Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità , in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà . Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla». Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La liturgia di oggi ci presenta l’ultimo versetto del Vangelo di ieri, lo fa per agganciare il testo che segue del capitolo 16. Sono parole molto importanti per i credenti, la riflessione di questo versetto ha aiutato generazioni di cristiani a non mollare e a resistere con amore dinanzi a dolorosissime prove. “In verità , in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà . Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia”.
C’è un primo effetto che fuoriesce nelle prove a cui veniamo sottoposti per motivi vari, è l’esultanza crudele dei nostri nemici, in molti casi anche dei familiari e parenti quando la persecuzione è interna. Chi può gioire della sofferenza degli altri? Quelle persone che non amano e che hanno bisogno delle nostre preghiere. Anche se ci perseguitano noi dobbiamo pregare per loro, è un dovere per la nostra adesione totale al Vangelo di Gesù.
Quando la sofferenza ci visita e tutto sembra nelle mani di satana, la reazione dei credenti fiduciosi dell’intervento del Signore e innamorati della Madonna è la preghiera, cominciano a pregare di più e ad allontanarsi dai peccati, dalle situazioni che arrecano dissipazione e aridità . C’entra sempre l’aridità quando il credente si sente svuotato e prova noia quando prega. Ci ritorno dopo, continuo il discorso iniziale.
Il mondo si rallegra delle nostre sofferenze, ma se noi siamo con Gesù quelli che si rallegrano non stanno con Gesù, questo è sicuro e non affermo che stanno con satana. Lasciamo giudicare Dio su questo punto. È sicuro che non stanno con Gesù, vivono forse un’apparente religiosità con la Messa e qualche preghiera, una religiosità fittizia e portatrice di allucinazioni.
Non deve spaventarci il rallegramento di chi non ci ama, questo spirito vendicativo sarà forse la loro rovina e a noi non fa piacere.