+ VANGELO (Gv 15,12-17)Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
Venerdì 12 maggio 2023
V Settimana di Pasqua
+ VANGELO (Gv 15,12–17)
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio Comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come Io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che Io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio Nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi Gesù si presenta come il vero Amico e appare molto evidente che è l’unico vero Amico. Nella società è pressoché scomparso il senso dell’amicizia. Molti si incontrano, dialogano, condividono qualcosa, senza un sincero amore spirituale scambievole, esiste solo l’interesse personale e quando questo diminuisce o scompare, ci si dimentica degli altri.
Con la scomparsa dei valori morali, anche l’amicizia ha perduto il senso profondo della fiducia e della comprensione. Da sempre l’amicizia è stata vissuta dagli esseri umani a fasi alterne, secondo l’emotività del momento, ma oggi appare quasi scomparsa.
Il tema dell’amicizia lo tratto nel momento di maggiore dimenticanza dell’importanza dell’amicizia. Il modello da cui dobbiamo muoverci è Gesù, in Lui scopriamo pienamente il vero significato della relazione tra persone che si conoscono e condividono tempo, interessi, gioie e dolori.
GESÙ È L’AMICO CHE NON TRADISCE MAI, DOBBIAMO FOCALIZZARLO SUBITO ANCHE SE CAPISCO CHE IL DISCORSO IN QUESTO MODO SI FA PIÙ IMPEGNATIVO, CONSIDERANDO CHE LUI È LA PERFEZIONE, PERÒ NOI CHE LO SEGUIAMO VOGLIAMO DIVENTARE MIGLIORI E SOMIGLIARE A LUI PER QUANTO RIUSCIAMO.
L’impegno inevitabile che spetta ad ognuno di noi è di conoscere la vita di Gesù, questo è il punto di partenza, senza questa determinazione non sarà mai possibile imitare il Signore in nessun modo. Non dobbiamo mirare le sue opere divine anche se accrescono in noi una grande stima verso Lui, adesso è importante inquadrare le sue parole, i suoi gesti, il modo di relazionarsi.
Lo studio del Vangelo che facciamo da circa quindici anni con questa newsletter giornaliera ci ha permesso di avvicinarci a Gesù e di approfondire la sua vita, un impegno che in migliaia di voi ha portato frutti meravigliosi e conosco molti parrocchiani virtuali che mi dicono e scrivono che questi commenti hanno trasformato la loro mentalità e la vita.
Le testimonianze sul cammino di Fede intrapreso con la lettura di questa quotidiana newsletter sono commoventi e glorificano Dio.
Questo mi riempie di gioia per voi e voglio fare sempre di più per aiutare le anime a scoprire il vero Volto di Gesù e trovare la pace che Egli promette a quanti Lo cercano con sincerità e per farlo devono liberarsi dai lacci negativi del mondo e dall’orgoglio che rende pieni di sé, convinti di poter fare da soli senza la Luce del Signore.
È facile vedere la vera gioia presente nei cristiani che lavorano su se stessi, rispetto ad altri cristiani indifferenti, confusi, tristi.
È il Vangelo della gioia che noi seguiamo, nonostante le sofferenze, le persecuzioni, le diffamazioni. Insieme a Gesù siamo sempre nella gioia.
La gioia si sprigiona dal cristiano se la possiede nell’anima, se ha lottato contro le proprie debolezze, se ha rinunciato ai propri pensieri turbati perché non vengono da Dio. Questo è il vero cammino di Fede. È una gioia che scaturisce dall’amicizia intima con Gesù e da una fiducia incondizionata verso la sua Persona.
Il cristiano deve scoprire in Gesù l’Amico più fidato di tutti gli esseri umani messi insieme, anche dei propri genitori, figli e parenti. Nessuno rispetta l’amicizia come Lui, nessuno ama ognuno di noi con un Amore che scaturisce dallo stesso Creatore, la Santissima Trinità .
Gesù ha sempre cercato e favorito l’amicizia con tutti quelli che ha incontrato per le strade della Palestina. Si serviva sempre del dialogo per arrivare all’intimo delle anime e riempirle di Amore. Oltre a nutrire un infinito Amore per tutti gli uomini, ebbe rapporti di amicizia con singole persone: gli Apostoli, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo, Lazzaro e la sua famiglia.
MEDITIAMO SU QUESTA DETERMINANTE VERITÀ: GESÙ CRISTO È L’AMICO CHE NON TRADISCE MAI, L’AMICO CHE QUANDO ANDIAMO AD INCONTRARLO, A PARLARGLI, È SEMPRE DISPONIBILE, CI ASPETTA CON INALTERATA E CALOROSA ACCOGLIENZA, ANCHE SE DA PARTE NOSTRA C’È STATA FREDDEZZA E FRAGILITÀ.
Scopriamo in Gesù il valore dell’amicizia e soprattutto della gioia.
Impegniamoci a trasformare quella che intendiamo amicizia con un grande rispetto per gli altri, un amore assolutamente sincero, senza essere egoisti ma altruisti, gioiosi delle loro gioie e affranti per le loro sofferenze. Il vero amico si riconosce nel momento del bisogno!
L’amicizia vera è disinteressata, e consiste più nel dare che nel ricevere; non cerca il proprio tornaconto ma il vantaggio per l’amico.
Il vero amico non può, nei confronti dell’amico, avere due facce: l’amicizia, per essere leale e sincera, esige rinunce, rettitudine, aiuto reciproco in servizi nobili e leciti. L’amico è forte e sincero nella misura in cui, nel rispetto della prudenza soprannaturale, pensa generosamente agli altri, con sacrificio personale.