+ VANGELO (Gv 13,16-20)
Giovedì 7 maggio 2020
IV Settimana di Pasqua
+ VANGELOÂ (Gv 13,16-20)
Chi accoglie colui che manderò, accoglie Me.
+Â Dal Vangelo secondo Giovanni
Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità , in verità Io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; Io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagnoâ€. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità , in verità Io vi dico: chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie colui che mi ha mandato». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri abbiamo completato il capitolo 12 del Vangelo di San Giovanni in cui Gesù ribadiva che era stato inviato dal Padre: «Chi crede in Me, non crede in Me ma in Colui che mi ha mandato; chi vede Me, vede Colui che mi ha mandato». Una ripetizione di questa infinita Verità che doveva essere assimilata dagli Apostoli.
Oggi iniziamo la meditazione del capitolo 13 dello stesso Vangelo e fino al capitolo 17 troviamo i meravigliosi insegnamenti dati da Gesù nell’Ultima Cena. È il discorso più lungo tenuto da Gesù, in un incontro pieno di gioia e di preoccupazione. Ad inquietarsi erano quelli che Lo amavano tranne Giuda il traditore.
Da oggi meditiamo le parole più importanti, sono come il testamento lasciato dal Signore. E tra le prime cose che dice, dopo avere ribadito che il Padre Lo aveva inviato nel mondo, precisa la missione e l’identità dei suoi discepoli: «Chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato».
Da questo deduciamo che l’apostolato che viene svolto dai cristiani, è efficace secondo la Fede con cui si compie. Non bastano le parole.
Da decenni circola una teoria nella Chiesa che sostiene di non fare proseliti, seguaci. Insensate e inconcepibili parole di non far convertire i peccatori al Cristianesimo, parole opposte nettamente al comando di Gesù dato agli Apostoli prima della sua Ascensione: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,16).
Da dove nasce un comando opposto a quello di Gesù di non convertire i pagani e gli atei?
Gesù ha provveduto e continua a suscitare predicatori per insegnare la sana dottrina cattolica e guidare tutti nella verità del cammino spirituale.
Per mezzo delle preghiere dei cattolici si ottengono incalcolabili conversioni dei peccatori in ogni parte del mondo, la Madonna utilizza le nostre preghiere, ed aiuta quanti meritano la conversione, la guarigione dalle malattie e la liberazione dai disturbi satanici.
Ogni preghiera recitata in qualsiasi luogo e momento, è una preghiera di intercessione e la Madonna la utilizza per guarire e salvare.
C’è una grande necessità di far conoscere Gesù e il Vangelo all’umanità carica di egoismo e orgoglio. Occorre il grande sostegno delle preghiere di molti credenti, quelle anime che hanno compreso la potentissima forza della preghiera recitata in ogni luogo, soprattutto nel silenzio della propria casa.
Ogni cristiano è chiamato ad imitare le buone opere di Gesù, ad agire come Lui.
Gesù è sempre vicino ai buoni che Lo adorano e pregano con fiducia.
Nel lungo discorso e nella spiegazione definitiva riguardo la sua Persona, Gesù nell’Ultima Cena compie un gesto straordinario e molto significativo: lava i piedi agli Apostoli. I Dodici erano già stati ordinati Sacerdoti, con questo il Vangelo precisa che lavò i piedi ai Sacerdoti che erano uomini. Non li lavò a nessun altro.
Senza voler discriminare le donne, infatti in questa circostanza non li lava neanche alla Donna biblica, sua Madre, la Donna perfetta e piena di Dio. Gesù ha portato parità di dignità tra uomo e donna, ognuno ha una grande missione nella Chiesa. Nell’ebraismo e nell’islamismo non c’è questa parità , solo il Cristianesimo dà dignità alla donna.
Il rito che compie Gesù nel lavare i piedi a uomini ben inferiori a Lui e creati da Lui che è Dio, è un atto di umiltà che sorprende tutti i suoi seguaci, ed è proprio questo suo annientamento a dirci che noi diventiamo grandi davanti a Dio nella misura del rinnegamento, dello svuotamento dell’amor proprio.
Questa è la lotta più forte che dobbiamo combattere e non è facile vincere l’egoismo, anzi è impossibile vincerlo da soli, senza Gesù.
Con Gesù e la guida della Madonna tutto diventa facile e possiamo raggiungere obiettivi spirituali elevati. Dipende da noi!
Lavare i piedi, cioè amare sempre, è una immagine che dobbiamo ricordare nei momenti di tensione con qualcuno o di ribellione interiore.
Non si tratta di subire passivamente oltraggi e falsità , ma di affrontarli con umiltà e amore. Il mondo odia, noi amiamo e perdoniamo.
La società è spinta ad odiare e ha perduto la morale perché rifiuta Dio, i potenti del mondo hanno intentato una lotta contro Dio con la produzione di film, telenovele e spettacoli immorali con contenuti blasfemi anche senza parlare di Dio.
L’avversione verso Gesù Cristo si favorisce anche senza parlare di Lui, con gli spettacoli depravati che sovvertono i principi morali.
La società è diventata immorale per gli spettacoli spazzatura trasmessi in tutto il mondo. È inconciliabile la Fede in Gesù con la visione di spettacoli dove domina la depravazione, si perde inevitabilmente il fervore e la preghiera diventa inutile. Molti poi non riescono più a pregare bene o non hanno più voglia di pregare e perdono molte Grazie.
Le televisioni di tutto il mondo hanno l’obiettivo tacito di pervertire l’umanità , progetto unitario conosciuto dai registi, dai sceneggiatori e da molti attori. Si trasmettono ovunque programmi immorali e pienamente contrari ai Comandamenti, al Vangelo di Gesù. L’intento è di creare una società senza morale, quindi senza Dio!
La stessa idea dell’esistenza di Dio li innervosisce, è una reazione immediata e nervosa, causata dalle negatività demoniache presenti in loro.