+ VANGELO (Gv 13,16-20)

Giovedì 11 maggio 2017

IV Settimana di Pasqua

 

 

+ VANGELO (Gv 13,16-20)

Chi accoglie colui che manderò, accoglie Me.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità Io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; Io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità Io vi dico: chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il problema sta nel riconoscere i veri mistici inviati da Gesù, in mezzo a un moltiplicarsi di persone che affermano di “vedere”, di ricevere messaggi, di avere “doni”, di essere “una sola cosa con Dio”. Il problema in realtà molti non se lo pongono e si lasciano guidare dall’istinto ingannevole, perché stabiliscono la propria verità in base alla simpatia o meno, alla convenienza del messaggio, quindi, secondo il contenuto del testo.

Qui si può già capire che queste persone non cercano sul serio Gesù, si mettono alla ricerca di quello che piace e non di quanto è veritiero.

Molti cattolici ricorrono ai veggenti senza avere alcun discernimento, accolgono ogni messaggio senza riuscire a distinguere il vero dal falso e sbagliano di continuo. Non si può parlare di buonafede ma di imprudenza, una avventatezza incoerente con la propria Fede, anche ingiustificata perché si mettono tanti falsi veggenti al posto di Gesù Cristo.

Non conoscono la regola principale nella valutazione di un presunto veggente, ossia la realizzazione di quanto è detto nei messaggi!

È sufficiente questa regola per intuire se un veggente viene da Dio o da satana, se è umile o nasconde una superbia immensa, se ha interesse per la salvezza delle anime oppure cerca le anime per esaltarsi e ricevere lodi, consensi e altro.

Vi ho più volte spiegato che ci sono stati tanti veggenti che avevano apparizioni e ricevevano messaggi da Gesù e dalla Madonna ma poi i fenomeni sono terminati e loro lo hanno detto pubblicamente con umiltà e grande sincerità. Ci sono esempi di Santi e Beati, come Bernardetta, Francesco e Giacinta di Fatima, altri mistici come Don Stefano Gobbi e Rosario Toscano di Belpasso (Catania).

Ci sono inoltre persone che in passato hanno visto e ricevuto messaggi dalla Madonna come Pedro Regis di Anguera, ma alcuni anni dopo il 2000 si sono interrotte le apparizioni e i messaggi che lui afferma di ricevere dalla Beata Vergine da questa data, sono scritti da lui estrapolando frasi dai messaggi che aveva ricevuto veramente dalla Madonna.

Pedro Regis è il classico ex veggente che non vuole perdere lo status di “santo”, la folla che lo osanna, la centralità del suo girovagare.

I messaggi che lui diffonde da circa quindici anni sono inventati, egli estrae le frasi dai messaggi autentici ricevuti prima del 2000 ed aggiunge quanto ritiene utile per accrescere la curiosità nei seguaci. I messaggi di Pedro Regis dopo alcuni anni il 2000 non sono quindi autentici, non esprimono la Volontà di Dio e la Madonna non è assolutamente partecipe.

Sono anche buone parole, ci mancherebbe, altrimenti tutti comprenderebbero l’inganno. Lo stesso avviene in altri luoghi!

Mi è stato inviato un messaggio, credo l’ultimo diffuso da Pedro Regis, e le frasi sono sconnesse tra loro, non c’è una consequenzialità nel discorso ma solo un miscuglio di vari argomenti e questo non è il linguaggio della Madonna.

Qualche anno fa ho letto attentamente i messaggi dell’ex veggente Pedro Regis per stabilire il periodo della fine dei messaggi dati dalla Madonna e quando ha iniziato lui a scriverli per non perdere il ruolo di personaggio in vista acquisito negli anni. La prova viene data di continuo da lui con la diffusione di messaggi che manifestano uno stile diverso da quelli avuti in precedenza e che mostrano differenza e confusione.

I cattolici poco esperti e avventati cadono nella trappola perché hanno appreso che tra i seguaci di Pedro ci sono sacerdoti, ma anche falsi veggenti assatanati hanno avuto tra i loro seguaci molti sacerdoti. Addirittura un sacerdote di Roma seguiva una falsa veggente della zona e rifiutando le indicazioni contrarie della Curia, si consacrò vescovo da solo. Diceva che glielo aveva rivelato Dio Padre.

I falsi veggenti che spopolano un po’ ovunque, mostrano sempre anche senza accorgersene, una mancata buonafede per la “voglia” incontrollata di mostrarsi, mettersi in qualche modo al centro della scena, offuscando quanto deve essere messo in risalto: la Persona di Gesù.

“In verità, in verità Io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato”.

Seguite questa regola per non sbagliare mai: un presunto veggente è autentico quando si avverano le profezie ricevute da Gesù o dalla Madonna. È anche vero che qualche profezia può non realizzarsi perché gli uomini nel frattempo modificano i comportamenti sbagliati e cambiano anche le conseguenze già annunciate.

Nella Bibbia molte profezie rivelate da Dio non si sono realizzate per la conversione del popolo incallito nei peccati, ma oggi non c’è più l’umiltà di ravvedersi e la conversione di una singola persona si deve considerare un miracolo.

Bisogna considerare attentamente che anche nei luoghi dei falsi veggenti avvengono apparenti conversioni, si tratta di una religiosità traviata e volta esclusivamente all’adorazione del falso veggente.

Diverso è il comportamento dei veggenti autentici, dei mistici che vivono nella preghiera continua senza desiderare alcuna pubblicità e che non mostrano mai alcuna forma di esaltazione. Un esempio brillante era la mistica Natuzza Evolo, eppure aveva grandi doni ricevuti dallo Spirito Santo.

“Chi accoglie colui che manderò, accoglie Me”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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