Vangelo della Domenica -COMMENTO A CURA DI DON FRANCO GALEONE
LA TENTAZIONE RAGGIUNGE IL SIGNORE
* Comincia il ciclo liturgico quaresimale. La quaresima indica un periodo di quaranta giorni, destinato alla preghiera e alla penitenza, in preparazione alla Pasqua di risurrezione. Quaranta è un numero simbolico. Quaranta furono anche i giorni del diluvio, che si conclusero con l’arcobaleno e l’alleanza tra Dio e Noè; quaranta furono gli anni del popolo ebraico nel deserto, durante i quali il nuovo popolo entrò nella terra promessa; quaranta furono anche i giorni del digiuno di Mosè, di Elia, e di Gesù nel deserto; gli abitanti di Ninive ebbero quaranta giorni a disposizione per convertirsi; quaranta sono pure i giorni dell’avvento e della quaresima, tempo di profonda meditazione della parola.
* Mi piace pensare che la parola “quaresima†deriva dal verbo latino “quaerereâ€, che significa cercare, desiderare, impegnarsi. Sant’Agostino, ai suoi fedeli di Ippona, dava questo impegno all’inizio della quaresima: pregare di più, digiunare di più, donare di più. È un tempo forte, un’occasione privilegiata per riscoprire chi è Dio e chi siamo noi. Con Gesù, come Gesù, siamo chiamati a fare la nostra scelta. Non è facile perché il tentatore ci propone di cercare solo il pane della terra, di ammassare ricchezza e potenza, di crederci autosufficienti fino a fare a meno di Dio.
* L’ultima invenzione del diavolo è farci credere che lui non esiste! In realtà egli è vivo e attivo contro Dio e i suoi amici. Il diavolo è affascinante, solitario, ricco, forte, sempre in buona salute. Il diavolo è “luciferoâ€, e se così non fosse, non avrebbe tanti seguaci. Guardate nel Vangelo di quanto potere il diavolo dispone per i suoi amici. È il principe di questo mondo! E vedete come Cristo sembra debole e impotente! Cosa ci convince di più: un segno di potenza o un gesto di amore? Cosa cerchiamo: i miracoli e la sapienza umana o la logica del crocifisso risorto?