Valorizzazione beni confiscati, importanti passi in avanti
Amente (Pdl): “Nel giorno in cui si commemorava il giudice Giovanni Falcone,
abbiamo lavorato per dare concretezza al contrasto alla camorraâ€
NAPOLI – Una data particolare per mettere a punto la normativa regionale per la valorizzazione del patrimonio confiscato ai clan. Mercoledì 23 maggio 2012, a venti anni dalla strage di Capaci, la commissione regionale Beni confiscati ha discusso, insieme con l’assessore agli Enti Locali, Pasquale Sommese della legge 7/2012.
Dalla Terza commissione speciale hanno fatto sapere che presto sarà resa pubblica una prima mappatura dei beni presenti in Regione attraverso un portale che rientra nel progetto ‘Sentirsi campani’. Oltre ai dati dell’Agenzia Nazionale ci sarà un aggiornamento continuo attraverso la collaborazione delle istituzioni locali.
Giunta e Consiglio sono ora all’opera per definire i criteri per la composizione dell’Osservatorio che contribuirà in modo determinante alle complessive politiche regionali in materia. E’ pronta inoltre la delibera per l’istituzione del capitolo di spesa dedicato al fondo per la valorizzazione.
Nel mese di giugno, l’assessore e la commissione avvieranno una serie di iniziative in tutte le province campane per divulgare i contenuti della legge e il tema dei beni confiscati.
“E’ significativo che siano stati mossi importanti passi per quanto riguarda la legge regionale per la valorizzazione del patrimonio confiscato ai clan proprio nel ventennale della strage di Capaci – ha dichiarato la vicepresidente della commissione Beni confiscati Mafalda Amente (Pdl) – Nel giorno in cui si commemorava il giudice Giovanni Falcone, abbiamo lavorato per dare concretezza al contrasto alla camorra. Attraverso il riutilizzo dei beni confiscati si può determinare uno sviluppo sostenibile e inclusivo, dando un colpo formidabile alla criminalità organizzata che rappresenta il maggiore ostacolo allo sviluppo dei nostri territoriâ€.