Umberto Di Donato, casertano doc, con il Museo della Macchina da Scrivere di Milano conquista Busto Arsizio in occasione del 78esimo Anniversario della Liberazione.

CASERTA – Il nome di Umberto Di Donato, soprattutto tra i social e in particolare nei profili e gruppi di promozione della storicità ed identità locale è ben noto. Non sono pochi, comunque, i giovani che per curiosità o passione della storia di Caserta negli ultimi anni ne stanno scoprendo la poliedricità. Tra le tante attività, nella sua polidimensionalità, Umberto Di Donato, è ideatore, fondatore e direttore del Museo della Macchina da Scrivere, della città Metropolitana di Milano, con sede in via L.F. Menabrea.
Umberto Di Donato ha vissuto, per la sua veneranda età gli anni bui dei bombardamenti a Caserta e conserva, con ricordo vivo, gli episodi e la città in quanto tale in quel triennio che va dal 1943 al 1945 soprattutto dove, inizialmente sicura per via della Reggia anche la città che scelse Carlo III per il suo palazzo fu presa d’assalto. Assalto e resa, alludendo a quella dei tedeschi del 29 aprile 1945.
Una storia che Umberto Di Donato racconta per vissuto personale e portando un cimelio proprio di quel 29 aprile 1945. Una importante opportunità di cui si è fatta propria l’amministrazione comunale di Busto Arsizio (Varese) in occasione delle celebrazioni per il 78esimo Anniversario della Liberazione.


Infatti, l’amministrazione comunale di Busto Arsizio ha organizzato in occasione del 78esimo Anniversario della Liberazione un ricco programma, che coinvolge direttamente Umberto Di Donato e uno dei preziosi cimeli del Museo milanese, in collaborazione con le associazioni del territorio ANPI sez. di Busto Arsizio “Giovanni Castiglioni, Raggruppamento Patrioti Alfredo di Dio, Associazione ex Deportati, Comitato Amici del Tempio Civico, Associazione Amici di Angioletto, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, Noi della Comerio Ercole e con il Tavolo delle scuole “La storia ci appartiene”.


Il Museo della Macchina da Scrivere porterà agli intervenuti in visione e racconterà la storia della “Imperial Typewriter”, la macchina da scrivere che ha fatto la storia con la stesura del documento di resa dei tedeschi in Italia del 29 aprile 1945.
L’iniziativa che ospita Di Donato e la “Imperial Typewriter” è realizzata dall’Istituto Comprensivo “Nicolò Tommaseo” di Busto Arsizio, e più in particolare la Scuola secondaria di primo grado “Fabrizio Prandina”.
L’evento, che si terrà il giorno 27 aprile 2023, dalle ore 10.30, presso i Mulini Marzoli, con gli alunni delle classi terze della scuola “F. Prandina” ha lo scopo di riflettere sui valori universali di libertà e opposizione alle dittature e alla guerra.
Interverranno, in qualità di relatori, l’avvocato Liberto Losa, presidente dell’ANPI di Busto Arsizio, che parlerà dell’importante ruolo della nostra città nel giorno della liberazione e negli anni della Resistenza e il Direttore del Museo della Macchina da Scrivere, Umberto Di Donato, che condividerà con i presenti la sua esperienza diretta durante i giorni del proclama e della firma della resa in Caserta.  In particolare, si parlerà anche della stesura del documento della resa dei tedeschi in Italia, sottoscritto il 29 aprile 1945 a Caserta. Tale documento, unitamente al proclama pronunciato in Busto Arsizio il 25 aprile precedente, segnò la fine del secondo conflitto bellico mondiale. Il documento del 29 aprile 1945 è stato scritto con la macchina da scrivere “Imperial Typewriter” (prodotta nel 1927 a Leicester in Inghilterra) che sarà esposta durante l’evento.
Per altre informazioni sull’iniziativa e sul Museo della Macchina da Scrivere si rimanda al sito https://www.museodellamacchinadascrivere.org/ o alla pagina social https://www.facebook.com/profile.php?id=100061913935543, in alternativa si rimanda, alla scuola organizzatrice Istituto Comprensivo “Nicolò Tommaseo” di Busto Arsizio per il tramite del portale istituzionale www.tommaseobusto.edu.i t o la pagina social https://www.facebook.com/icnicolotommaseobusto.

Ufficio Stampa
Michele Schioppa

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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