“TOUR PER LA SICUREZZA SUL LAVORO”

“TOUR PER LA SICUREZZA SUL LAVORO”
28 aprile Monfalcone (GO) – 17 giugno Roma

DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE ANMIL
FRANCO BETTONI

Quotidianamente la nostra Associazione si adopera per difendere e tutelare le vittime del lavoro affinché non vengano trascurati o ignorati i diritti ad un riconoscimento economico adeguato e dignitoso per il danno o la perdita subiti.
PUTROPPO DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO SI PARLA SEMPRE POCO: di attentati o naufragi di immigrati si parla per giorni ed è giusto che sia così. Ma di infortuni sul lavoro o di malattie professionali si parla pochissimo: eppure sono state più di mille le denunce di infortunio mortale lo scorso anno e circa 1.500 i morti per malattie professionali. Uno stillicidio che si consuma di anno in anno nel silenzio dei media ed uno scarso impegno generale affinché questi numeri cambino. Quasi che il tema dei morti sul lavoro sia superato dalle immani tragedie che accadono intorno a noi e il tema dei morti sul lavoro ceda il passo ad altre tragedie che vogliono essere viste come più gravi anche se non lo sono.
MA LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO È UN TEMA SEMPRE ATTUALE e dei morti e feriti sul lavoro che contiamo ogni giorno, solo le tragedie più gravi riescono ad entrare nei notiziari nazionali, facendo vincere l’idea di fondo che si tratti di tragedie “inevitabili”, che accompagnano il lavoro e lo sviluppo. Niente di più sbagliato: non c’è incidente sul lavoro o malattia professionale che non possano essere evitati con un giusto approccio alle misure preventive, se solo ci dotassimo di una cultura capace di darci consapevolezza che i rischi possono essere gestiti.
ABBIAMO UN QUADRO NORMATIVO FIN TROPPO VALIDO nato sulla spinta della tragedia alla Thyssenkrupp di Torino, che oggi sembra dimenticata. Si era previsto che di sicurezza sul lavoro si cominciasse a parlarne sin dalle scuole; si era previsto che ci fossero fondi per fare informazione; si era previsto standard di qualità per la formazione dei lavoratori e per la qualificazione delle aziende…
MA A DISTANZA DI 10 ANNI DALLA EMANAZIONE DELLE NUOVE NORME ABBIAMO COMPLETAMENTE PERSO DI VISTA L’OBIETTIVO: nulla è stato fatto per parlare di sicurezza sul lavoro nelle scuole; non si ha più traccia dei fondi per l’informazione sul rischio nei luoghi di lavoro, nulla è cambiato sulla formazione dei lavoratori e ancora non c’è una definizione dei criteri per la qualificazione delle aziende.
INTANTO TORNANO A CRESCERE GLI INCIDENTI E LE MORTI SUL LAVORO COME COROLLARIO ALL’AUMENTO DELLA PRODUZIONE. PER QUESTO ABBIAMO DECISO DI PORRE IN ESSERE UN’INIZIATIVA FORTE COME IL TOUR PER LA SICUREZZA SUL LAVORO: ripercorrere i luoghi delle tragedie passate attraverso un percorso faticoso (quello di Bruno Galvani che è un grande invalido del lavoro) che cerchi di richiamare l’attenzione al problema affinché non accada più ed altri lavoratori non soffrano come noi.
E PER QUESTO ABBIAMO DECISO DI ACCOMPAGNARE QUESTO VIAGGIO CON UNA RACCOLTA DI FIRME CHE COINVOLGA L’OPINIONE PUBBLICA E TUTTI I CITTADINI: vogliamo far capire che ogni morto sul lavoro, ogni ferito sul lavoro, sono una responsabilità di tutti noi; che la sicurezza sul lavoro è un bene della comunità e che la sicurezza sul lavoro è benessere comune.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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