Terzigno-Rete comitati vesuviani contro le discariche nel Parco del Vesuvio
Si è svolta stamane a Terzigno una conferenza stampa programmata dalla Rete dei Comitati vesuviani a cui ha preso parte il pool di legali che accompagna le iniziative giudiziarie,  per  informare dello stato delle azioni a tutela della salute pubblica e contro le discariche nel Parco nazionale del Vesuvio e per comunicare le prossime iniziative messe in campo dalla Rete.
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-  Informativa all’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato per conoscere in che modo il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (CTA) al fine di garantire la salvaguardia della tutela e la protezione dellÂ’area del Parco nellÂ’ambito delle competenze istituzionali del CTA (Parco nazionale del Vesuvio) ha “ottemperato”l’Ordinanza n.01/R/10 del 23/12/10 a firma del Presidente del Parco nazionale del Vesuvio giudicata legittima dal TAR Campania  e a tutt’oggi ancora efficace;
- Avvenuto deposito della denuncia dell’Ufficio legale di Legambiente Campania, nei confronti del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare attraverso cui vengono esposti i fatti che hanno provocato l’insorgere di vari fattori inquinanti stigmatizzando i comportamenti e le omissioni degli Enti coinvolti , chiedendo al Ministero dellÂ’Ambiente di provvedere all’adozione delle misure di precauzione, di prevenzione o di ripristino previste dalla parte sesta del Decreto Legislativo n. 152/2006, ordinando ai responsabili la immediata cessazione delle condotte dannose, anche a mezzo della sospensione cautelativa della gestione e la messa in sicurezza della discarica che insiste nellÂ’area c.d. “Cava Sari”, irrogando le sanzioni di legge;
- Richiesta di incontro con la Procura della Repubblica di Nola per  conoscere i risultati dei prelievi della matrice acqua della falda di Terzigno ( a monte e a valle delle discariche di cava Pozzelle effettuati da CTU del Tribunale accompagnati dai tecnici dalla Rete dei Comitati vesuviani e ulteriore richiesta di conoscere se le imprese nominate dal Commissariato per l’emergenza rifiuti affidatarie dei lavori per la messa in sicurezza della cava Sari e della discarica di Chiaiano hanno utilizzato la stessa tipologia di  materiale utilizzato per la cava di Chiaiano ( ritenuto non idoneo a proteggere le falde dalla Procura della Repubblica di Napoli).
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