SPETTACOLO NATALIZIO ALL’ITI-GIORDANI
SPETTACOLO NATALIZIO ALL’ITI-GIORDANI PROMOSSO DALLA DIRIGENTE SCOLASTICA, DOTT.SSA ANTONELLA SERPICO, DALLE VECCHIE GLORIE DELL’ISTITUTO, DAL COMITATO ORGANIZZATORE E DAL DIRETTORE ARTISTICO DEL LABORATORIO MUSICALE ‘SANDRO CARUSO’, PROF. PASQUALE DE MARCO.
Sabato scorso, vigilia della festa dell’Immacolata Concezione, l’Auditorium dell’ITI-Giordani, in Via Laviano, trasformato in palcoscenico, ha ospitato il ‘varietà ’ musicale ideato dalle ‘vecchie glorie’, quei docenti cioè che hanno fatto la storia del glorioso Istituto, ed eseguito dal maestro Pasquale De Marco, ‘inventore’ e, per lunghi anni, direttore artistico del Laboratorio Musicale ‘Sandro Caruso’, fucina di artisti che, con onore e merito, si sono distinti nel mondo dello spettacolo. Nella manifestazione, abbiamo colto una triplice chiave di lettura: ha consolidato un’antica tradizione che, nata da una felice intuizione del prof. Francesco Villari, dirigente emerito, è stata rinnovata dalla dott.ssa Antonella Serpico, attuale dirigente – è questo il secondo anno alla guida del ‘Giordani’ – dall’invidiabile curriculum, sensibile ad ogni significativa manifestazione che, prescindendo dalle tradizionali attività didattiche, tende a catturare l’interesse ed a stimolare la curiosità degli alunni, ed ha delegato, per la realizzazione, il prof. Pasquale De Marco, la prof.ssa Rosalia Pannitti, collaboratrice vicaria, il Circolo Ricreativo Culturale Pensionati “F. Giordani†rappresentato dal prof. Rosario Castrogiovanni, Angelo Trimarchi e Tommaso Zarrillo, il Comitato organizzatore composto da Giovanna Gentile, Angelo ed Ennio Raucci; ha festeggiato, omaggiato i docenti e ricordato anche tutti quanti ne hanno fatto parte o fanno ancora parte di questo grande Istituto, uno tra i più importanti di tutta la Campania, tra cui troviamo persone che discendono o sono imparentate con grandi personaggi, ed altri, compresi ex alunni, che si sono affermati in vari settori della Società ed anche nello sport, quali, ad esempio, i campioni del basket, vincitori di uno storico scudetto, o nel mondo dell’arte, attori di teatro, cantanti, musicisti; è stato l’incontro che ha consentito a tutta la bella famiglia del ‘Giordani’ di raccogliersi in comunione con il Vescovo emerito, mons. Raffaele Nogaro, familiarizzare e cominciare a percepire il grande evento storico, religioso, umano, che si rinnoverà la notte del prossimo 25 dicembre. “E’ stata l’occasione d’incontro†– ha sottolineato il maestro De Marco, allievo del prof. Felice Santaniello, rivoluzionario della cultura, maestro di vita, promotore di interessanti ed inimmaginabili iniziative, di incredibili esperimenti finalizzati a far sentire i propri alunni più’ coscienti, più’ liberi ma legati all’apprendimento e non al ‘numero’ – “fra tutti i docenti in pensione e la neo-dirigente, dott.ssa Antonella Serpico, cui, per attestare la straordinarietà dell’evento, esaltato dalla presenza di mons. Nogaro, è stato dato il benvenuto con le note dell’Ave Maria di Schubert; è stata l’occasione per ricordare i colleghi passati a miglior vita, in particolare, l’ing. Michele Senatore che, per tener desta l’attenzione degli alunni ai quali doveva somministrare l’ostica ‘fisica’, faceva ricorso a ‘bastone e carota’ (… leggasi barzellette, ironia e sorriso); ed anche per divulgare altre belle notizie attinte dal volume “Quarantennale della fondazione” di Giorgio Agnisola e Rosamaria Guglielmo, ex docenti dell’ITI, altre ancora dal CD del Laboratorio Musicale e dal libro ‘Una finestra su Napoli’ del sottoscritto, promotore della manifestazione insieme al Circolo Pensionati della manifestazione; è con noi il nostro ex allievo, Tony Laudadio, grande attore e grande (v. internet) regista insieme al compagno di banco Ianniello, da tempo residente in Spagnaâ€. Il via allo spettacolo, diviso in due tempi, è stato dato dai presentatori Rosario Castrogiovanni ed Emanuela Maggio i quali, dopo aver salutato e ringraziato la dirigente, dott.ssa Antonella Serpico, e gli illustri ospiti intervenuti (mons. Raffaele Nogaro, vescovo emerito, il prof. Francesco Villari, dirigente emerito, ed i proff. Felice Santaniello, Nunzio Gioglio, Carmine De Nitto, Pasquale Catone, Margherita Rossi), e prima di cedere il microfono agli artisti, hanno brevemente descritto la ‘storia’ di ciascuna canzone – la maggior parte della tradizione classica napoletana – a partire dall’autore per finire all’ambiente, attraverso tutta una serie di situazioni e vicissitudini a volte esaltanti, altre emozionanti, altre particolarmente imbarazzanti, altre ancora sentimentali: Dduje paravise, di Parente e E. A. Mario, è stata la prima canzone in programma, quindi O’surdato nnammurato, di Aniello Califano ed Enrico Cannio, cantate da Emanuela Maggio e Miriam Di Lorenzo (… e balletto coreografico di Antonella Petrillo): “Bravissime, sono ex alunne del nostro Istituto†– ha sottolineato Rosario Castrogiovanni - “ed auguriamo loro un grande successo nella vita, così come lo sta avendo l’interprete che ha inciso questa canzone nel disco di quel progetto di cui abbiamo accennato, anch’egli ex alunno del Giordani: il tenore Giuseppe Talamo, ora in giro per il mondo dopo aver vinto il premio “Enrico Caruso†a Sanremo su Rai1 e testimonial italiano al Columbus Day di New York; ha partecipato a concerti in grandi televisioni come BBC e CNN, ha cantato a Ginevra, Francoforte, Bucarest, Parigi, in varie città della Spagna e dell’Italia, ha inciso il brano Panis Angelicus per il film sulla vita di Giovanni Paolo II; … la sua carriera è ricca di successi; ecco, un chiaro esempio delle glorie del Giordaniâ€. I’ te vurria vasa’, di Vincenzo Russo e Edoardo Di Capua, ‘O sole mio, di Giovanni Capurro e Edoardo Di Capua, Marechiare, di Salvatore Di Giacomo e Francesco Paolo Tost, e Comme facette mammeta, di Giuseppe Capaldo e Salvatore Gambardella, cantate da Giovanni Palmiero (… “appartiene†– ha sottolineato Castrogiovanni – “a pieno titolo alle glorie del Giordani; ha sempre partecipato alle nostre manifestazioni; è stato protagonista in quello spettacolo che abbiamo ricordato <V’avimma fa sentì ddoie o tre canzone> e magistrale interprete proprio di ‘Marechiare’ nonché di ‘Core furastiero’ sul CD ‘Una Finestra su Napoli’; ancora, tante grazie, tenore Giovanni Palmieroâ€. È seguita una breve pausa e subito, su di uno schermo, nel ricordo di Michele Senatore, scorrono le sue ‘Barzellette’, titolate <Alla mia scuola>, affidate a Roberta Saccone, voce recitante, e sottofondo musicale di chitarra di Domenico De Rosa; “un amico†– ha riferito Castrogiovanni – “che quando ci si incontrava per le scale o nei corridoi, magari all’inizio di una giornata triste, ci raccontava, là per là , una barzelletta; il prof. Michele Senatore, che era parte integrante di siffatte manifestazioni, nel corso delle sue lezioni, amava introdurre un argomento di Fisica, con una barzelletta; ed amava anche dire che un ‘sorriso allunga la vita’; ma lui amava farci sorridere e quindi continuiamo lo spettacolo come a lui piacerebbe: con allegria; ciao Micheleâ€. Il secondo tempo inizia con un fuori programma: un numero di due grandi personaggi del teatro, ben noti a tutti, in quanto ex allievi del Giordani: Tony Laudadio ed Enrico Ianniello. Due glorie dell’ITI, poi allievi di Vittorio Gassman; sono diventati attori di teatro, hanno interpretato Bertolt Brecht, Raffaele Viviani, Moliere, Eduardo de Filippo, di cinema, con Moretti e Sorrentino, di Rai-TV ed altro. Dicitancelle vuie, di Ottaviano e Gambardella, e Indifferentemente, di Umberto Martucci e Salvatore Mazzocchi, cantate da Miriam Di Lorenzo. È poi salito sul ‘palcoscenico’ il poeta Nando Taccogna, pronto a leggere i versi delle sue poesie, apprezzate da anni, titolate ‘Caro Giordani’, dedicate alla scuola e scritte per questa occasione (sottofondo violino). Come pioveva, di Armando Gill (Michele Testa), primo cantautore che si è avuto in Italia, napoletano, cantata da Emanuela Maggio. Dal libro “Una Finestra su Napoliâ€, Il presepe e “Noterelle culinarie napoletaneâ€, a cura della Prof.ssa Margherita Rossi (sottofondo musicale con percussioni). Non poteva mancare ‘lui’, un’altra grande gloria dell’ITI: il Prof. Pasquale De Marco. Prima alunno, poi docente e realizzatore del Laboratorio musicale “Sandro Carusoâ€; fisarmonicista, dischi, composizioni ed anche Sanremo. “Grande amico†– ha rivelato Castrogiovanni – “pochi giorni fa mi ha mandato un messaggio <avevo in testa ‘dduje paravise’, ho pensato a noi due ed ho scritto ‘Nu paraviso’>, una parodia della famosa canzone napoletana; ho così scoperto che è anche poeta; è comunque l’anima di queste manifestazioni che ha sempre curato con amore e professionalità â€. Accompagnato dagli ex alunni Lorenzo De Gennaro alla chitarra e Domenico De Marco alle percussioni, ha eseguito alla grande “Cuore e fisarmonicaâ€, una sua composizione. Ancora una gloria del Giordani: il Prof. Pasquale Catone. Parimenti, prima alunno, indi docente; “ricorrendo ai ‘Vecchi ricordi’ del tempo, quando, appassionato di matematica, si divertiva a scoprire formule e metodi di dimostrazione delle stesse, riportati anche sul volume del quarantennale, ne ha dato una prova con l’ausilio di una proiezione. Roberta Saccone e il prof. Alessandro Gilibert voci recitanti in “Caserta ‘nfestaâ€, di Nicola Di Benedetto (… con Lorenzo De Gennaro alla chitarra) e Canto dei Sanfedisti, tratto dal libro ‘Una finestra su Napoli’, (sottofondo con Lorenzo De Gennaro alla chitarra e Domenico De Marco alle percussioni e tamburello). Improvvisazioni ritmiche Napoletane eseguite da Domenico De Marco, figlio d’arte, diploma al Giordani e laurea al Conservatorio “San Pietro a Majella; grande percussionista, ancora una volta ha offerto grandi emozioni.. Luoghi della memoria a cura di Carmine De Nitto, altro grande protagonista della vita dell’Istituto, animatore – come il prof. De Marco – delle manifestazioni che si sono tenute negli anni passati e delle quali ha scritto la sceneggiatura. Con la cerimonia di consegna di pergamene ai docenti recentemente andati in pensione e l’esecuzione dell’inno Scuola Giordani (dal libro Quarantennale della fondazione), di Carmine De Nitto e Pasquale De Marco (l’hanno cantano tutti, cantanti, ex alunni presenti in sala e l’intera platea) s’è conclusa la straordinaria manifestazione
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