Spettacolo al chiaro di luna presso la piazza grande in Strangologalli di Castel di Sasso del Concerto “Cuore e Fisarmonica”

Spettacolo al chiaro di luna presso la piazza grande in Strangolagalli di Castel di Sasso del Concerto “Cuore e Fisarmonica”20900033209000352091002820900004 nato da un progetto di Pasquale De Marco, Camilla Maria Simeone e Giovanni Simeone. Prossimo appuntamento: domenica 3 agosto p.v., ore 18:00, a Villa nella cattedrale S. Alfonso Maria de’ Liguori.

          di Paolo Pozzuoli                        

Al chiaro di una luna piena che, preso il suo posto in cielo dopo aver mandato altrove nuvole impertinenti che non promettevano nulla di buono, illuminava la piazza grande di Strangolagalli gremita come nelle grandi occasioni, compiacendosi degli applausi tributati a scena aperta a tutti coloro i quali, indistintamente, si sono adoperati per realizzare, promuovere e presentare il concerto “Cuore e Fisarmonica”, nato da un sogno, non di quelli che svaniscono all’alba, ma concretizzato dall’invidiabile e inimitabile ensemble costituito da due galantuomini del calibro del maestro Pasquale De Marco, fisarmonicista e compositore di fama internazionale e del dr. Giovanni Simoeone, poeta della civiltà contadina e della medicina. “Cuore e Fisarmonica” è, in pratica, un viaggio a ritroso nel tempo effettuato dagli autori al fine di recuperare, altrimenti totalmente perduti e impossibile da tramandare, i valori di un’antica ed affascinante civiltà, qual è stata quella contadina, che contemplava e coniugava dei modelli di vita – ideali veri, tradizioni culturali e religiose, sentite, inscindibili, incontrovertibili e incondizionati principi morali e civili – racchiusi in tanti microcosmi autoctoni e autonomi dove vigevano solidarietà, rispetto della terra e di quanto restituiva in termini di raccolta dei prodotti seminati con inenarrabile fatica che veniva alleviata da canti e da racconti di storielle tra la fantasia, il fiabesco e momenti di vita vissuta. Insomma, un mondo incantato, ma pur sempre le nostre radici, cui abbiamo il dovere di relazionarci, trovare un posto nei nostri cuori e renderne partecipi i nostri figli e nipoti perché siano, a loro volta, testimoni e messaggeri. Da questo cilindro magico è venuto fuori un Pasquale De Marco in versione bucolica. Piano, piano, in compagnia dell’inseparabile fisarmonica, ha attraversato monti e valli e, respirando un’aria salubre, è rimasto incantato davanti ad una cascata primordiale e, nello stesso tempo, sbalordito nel momento in cui si è trovato di fronte ad intriganti affreschi d’epoca all’interno di un tempio abbandonato e fatiscente che potrebbero aprire, una volta recuperati, nuovi scenari come attrattori culturali, studio e turismo. Racchiuso in due tempi, per una durata complessiva di 225 minuti, il concerto “Cuore e Fisarmonica”, è stato abilmente condotto da Lucia De Marco che, con professionalità e proprietà di linguaggio, ha presentato e illustrato canzoni, brani e musiche – alcuni inediti, presentati per la prima volta – e intervistato gli artisti e gli altri protagonisti dell’indimenticabile serata a partire da Caterina Coletta, presidente della Pro-loco, quindi con la co-autrice del progetto, prof. Serafina Giuseppina Ragozzino, ed il dott. Domenico Ragozzino, consigliere provinciale. Al gran completo la Grande Fisorchestra Italiana, diretta dal M° Pasquale De Marco, composta dai professori Filomena Friello, Ivano Apisa, Angelo Campochiaro, Orsolina Orsini, Luisamaria De Marco, Vincenzo Pedone, Alfredo Tescione, Lucia De Marco, i maestri solisti Giovanni Molinaro e Alfredo Tescione al violino, che ha eseguito ‘Marcia alla Turca’ e ‘Le nozze di Figaro’ di Wolfgang Amadeus Mozart, ‘Concertino’ di Peppino Principe, ‘Il Bacio’, di Pasquale De Marco-Mauro Altieri-Giuseppe Petrillo, ‘Il Volo del Calabrone’ di Korsakov (elaborazione di Peppino Principe), ‘Czardas’ ( ciarda) di Vittorio Monti, ‘Oceano’ (composta da Pasquale De Marco nel gennaio u.s. ispirato dalla misteriosa cascata che, sorgendo da Castel di Sasso, si versa nel Volturno, sfocia nel mare Mediterraneo che si perde nel grande Oceano: una metafora della vita; dall’altra parte dell’oceano, se ne è innamorata Maria Fatima Albino da Silva) ed accompagnato l’affermato tenore Giovanni Palmiero che ha stupendamente interpretato “‘O paese do’ sole”, “Mamma”, “’O surdato ‘nnammurato”), e dai tecnici Alfonso De Marco, Vincenzo Funiciello. Il Coro “La Castellana” ( Giusy Apisa, Tommaso Apisa, Giovanna Caserta, Marialuisa De Marco, Antonietta De Nisi, Anna Mastracchio, Teresa Mastroianni, Franco Ragozzino, Serafina Giuseppina Ragozzino, Emilio Scirocco, Giovanni Simeone, Maria Valentino), accompagnato dalla fisarmonica del maestro De Marco, solista Camilla Maria Simeone, ha eseguito “Sasso” (Inno a Castel di Sasso), “Aiesce sole santo”, “S. Alfonso Maria de’ Liguori”, “Vien stasera” (autori Camilla Maria e Giovanni Simeone). Punte di diamante del recupero delle tradizioni popolari locali, le intramontabili “Zia” Maria Valentino (ha recitato “’A merula”, un’opera di inestimabile valore), Teresa Mastroianni (ha raccontato la ‘storiella dei lupi’ che vide protagonista la mamma, appena dodicenne, e canticchiato “Vola palomma”) e gran finale con l’effervescente Emilio Scirocco, dallo spiccato sense of humour, inventore in un indescrivibile ‘strumento’ musicale con il quale ha rallegrato gli spettatori. 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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