SEMAFORI VIALE CARLO III, BASTA LAVAVETRI VIOLENTI.

 

 

San Nicola La Strada – Ancora una lite, ancora aggressioni con ricovero ospedaliero causa le violenze dei lavavetri, che operano apertamente, dalle prime ore dell’alba e fino a tarda sera, su Viale Carlo III nel Comune di San Nicola la Strada, denuncia ancora una volta la Segreteria della Confederazione Cisas unitamente ai suoi delegati zonali interessati.

I cittadini di San Nicola la Strada, residenti in zona semafori, e gli automobilisti non ne possono più anche perché trattasi di extracomunitari molto violenti ed aggressivi, cosa che non capita con altri immigrati, che operano da anni presso altri semafori casertani senza intimidire o minacciare gli automobilisti ma sempre comportandosi educatamente.

Gli extracomunitari al quadrivio di Viale Carlo III sono ben organizzati e ben radicati nel territorio vicino ai semafori. Parecchi di essi vivono nelle ex casermette militari dismesse oppure in immobili abbandonati ma sempre nelle vicinanze. Quindi, facilmente rintracciabili quando scompaiono a seguito di aggressione.

L’ordinanza del Sindaco di San Nicola la Strada, Marotta, che vieta l’attività ai lavavetri, le proteste  continue dei cittadini e le liti quotidiane non sono servite a far presidiare durante la giornata il quadrivio dei semafori per evitare le continue  minacce ed aggressioni.

I cittadini di San Nicola la Strada stanno organizzando una petizione popolare perché non ne possono più. La stessa cosa capita anche per i residenti dei comuni viciniori quali Recale, Capodrise, San Marco Evangelista e Marcianise.

Per evitare le continue aggressioni e danni alle auto, lo scorso anno la Segreteria della Cisas, aveva chiesto la presenza di militari utilizzati nell’Operazione Strade Sicure, cosa che ora ribadisce.

I fatti, sinora svoltisi, dimostrano che gli interventi occasionali e solo a seguito di aggressioni, non servono più. I delegati zonali Cisas ritengono si debba intervenire almeno più volte nella stessa giornata.

Inoltre, per la dovuta sicurezza, sarebbe opportuno che alcuni dei più noti e più violenti extracomunitari siano fatti ritornare nei loro paesi, trattandosi di ospiti irregolari.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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