Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli perdonerai.
XXXII Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Lc 17,1-6)
Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli perdonerai.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la Fede!». Il Signore rispose: «Se aveste Fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sradicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In pochi versetti Gesù inserisce tre pensieri che suscitano molta riflessione in quanti hanno dato un senso alla loro vita. Gli altri non se ne curano, soprattutto quelli che scandalizzano con indecenze devastanti e istigano al Male quelli che ascoltano o vedono, ma tutto si ritorcerà contro gli autori.
È difficile per chiunque arrivare a descrivere questi tre detti che Gesù, solo Lui, mette insieme.
Lo scandalo, il perdono e la Fede, vengono spiegati con poche parole e collegate tra loro. Lo scandalo è devastante per chi lo commette e i suoi cattivi esempi stravolgono la sensibilità di molti seguaci che li imitano e cadono negli stessi errori gravissimi.
Chi commette scandalo, «insegna» ulteriore immoralità e una spinta alla depravazione a milioni di persone che ne vengono a conoscenza tramite i mezzi di comunicazione. Quanti conoscono gli scandali dei Prelati, dei politici e dei personaggi pubblici, fanno propri ulteriori impulsi ad imitare gli stessi atti immorali, e annettono nell’inconscio impulsi provocatori che determinano un cambiamento nello stile di vita.
Molti hanno assunto come motto che tutto è lecito, altri non lo pensano ma avvertono nuove inclinazioni dopo avere conosciuto gli scandali altrui.
Le nuove inclinazioni verso il male devono creare un allarme nel cristiano per rafforzare la resistenza, deve capire di trovarsi sempre davanti a un bivio e se è comprensibile il peccato commesso per debolezza, è invece pericoloso cercare e cadere volontariamente nella brace del peccato.
Lo scandalo è come finire in una voragine, ma molti sciocchi esaltano i loro scandali, parlano pubblicamente delle immoralità che commettono.
C’è la tendenza contagiosa e scandalosa di parlarne apertamente e far sapere delle loro depravazioni. I motivi vanno ricercati nella loro psiche, ciò che li unisce è la mancanza di dignità, equilibrio e saggezza.
Sono molte le tipologie di scandali da analizzare, oggi lo scandalo è diventato normalità, e i buoni che non commettono scandali sono osservati con sufficienza dai disonesti e malpensanti.
Ogni settore della vita è contagiato dall’immoralità e pochi riescono a resistere agli appelli di personaggi «simpatici», retribuiti per lanciare determinati messaggi subliminali o non dire, non scrivere oggettive verità.
Sono diventati molti i personaggi dello spettacolo «costruiti» in laboratorio con la finalità di depravare l’umanità, diffondere scandali e spingere tutti ad imitarli. È difficile per i più deboli resistere ai messaggi amorali lanciati da cantanti o da altri «famosi» che in pubblico sono solo bravi a mantenere la maschera sul volto.
Perché in realtà molti di loro hanno venduto l’anima a Satana e le loro capacità sono prestate dai diavoli, i quali li torturano adesso e poi nell’inferno.
Diversi anni fa vi ho citato Bob Dylan, descritto da un suo (ex) amico come un incapace chitarrista e dopo due mesi divenne il più bravo di tutti. È raccontato in un libro: «Suonò a una festa, sembrava un altro. Come in quella storia di “bluesman” che a un crocevia incontrano il diavolo e assumono poteri magici.
Quando è tornato suonava Woody, Van Ronk, faceva il “fingerpicking” e suonava l’armonica, tutto in soli due mesi, non in un anno».
Dylan disse all’amico: «ERO ANDATO AL CROCEVIA E AVEVO FATTO IL GRANDE PATTO CON DIAVOLO, TUTTO IN UNA SOLA NOTTE. Quando tornai a Minneapolis si chiedevano: “Ma dove è stato?”. “Sei stato al crocevia?”».
Il 30 maggio 2015 Dylan ha confessato pubblicamente di avere venduto l’anima al diavolo.
Tantissimi volti di milioni di «famosi» hanno impressi i segni del diavolo sui volti, anche nello sport, nella politica e in tanti altri ambienti di successo.
Queste persone non credono in Dio o non se ne curano e per loro l’anima è un’invenzione o la ignorano perché accecati dalla follia del successo, del potere, del denaro da ottenere con qualsiasi mezzo. Ma vivono come dei disgraziati esauriti e in una dimensione squilibrata.
NON CREDONO NELL’ALDILÀ E APPARE COME UN GIOCO VENDERE L’ANIMA AL DIAVOLO. NON COMPRENDONO CHE I LORO PENSIERI CESSERANNO DI ESISTERE PERCHÉ SARANNO I DIAVOLI A PENSARE IN ESSI, AD ISPIRARE LE PAROLE, A DESIDERARE DETERMINATE SCELTE, A CERCARE IL PIACERE VISCERALE.
Sono possedute dai diavoli queste persone? Sì. Ogni persona ha un patto personale e un tremendo debito con i diavoli!
Lo scandalo si vince con la Fede, una Fede che può diventare grande anche se al momento è minima. La Fede si coltiva con i Sacramenti, la preghiera, le virtù, l’onestà, la bontà, la verità. Una Fede forte ottiene da Gesù anche l’impossibile, perché Lui desidera donarci tutto quello che ci necessita.
Perdonate nei vostri cuori chi vi ha fatto del male, il perdono fa perdere potere ai diavoli e riusciamo a vincere dove tutto appare difficile.