Santa Messa Domenica 31 Luglio 2011
Â
LA PAROLA DI OGGI
31 luglio 2011
Domenica
S. Ignazio di Loyola – XVIII tempo ordinario – (A) – II
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù Cristo, ti ringrazio per questo mattino. Una nuova giornata mi attende. Tu hai pietà degli uomini, ma non vuoi essere il solo ad offrire la tua pietà , vuoi anche la nostra. Tu dici ai discepoli: “Date loro da mangiare”. Aiutami oggi a partecipare alla tua opera di misericordia. Rendimi attento alla miseria e alle preoccupazioni del mio prossimo. Aiutami ad avere delle idee per essergli di aiuto, ad investire ciò che posseggo. Non sono più cinque pani, né due pesci, ma ciò che ho messo “da parte” per me. Aiutami a possedere per gli altri e a provvedere per gli altri. Amen.
ANTIFONA D’INGRESSO
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza: Signore, non tardare. (Sal 70,2.6)
COLLETTA
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA (Is 55,1-3)
Venite e mangiate.
Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore:
“O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)
R. Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente. R.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità . R.
SECONDA LETTURA (Rm 8,35.37-39)
Nessuna creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità , il pericolo, la spada?
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità , né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (cf. Mt 4,4b)
R. Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
R. Alleluia.
VANGELO (Mt 14,13-21)
Tutti mangiarono a sazietà .
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, quando udì [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città . Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà , e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
Parola del Signore.
OMELIA
Molti domandano: “Chi è Gesù? Come vive colui che è il solo ad essere amato totalmente da Dio? Cosa si prova quando si è vicini a lui? Il Vangelo istruisce quelli che non hanno dimenticato come ascoltare. Gesù apprende la notizia della morte terribile di Giovanni Battista (Mt 14,3-12). Ne è colpito, e desidera rimanere solo. È questo il motivo per cui prende una barca per andare sul lago. Ma la folla non lo lascia. Quando egli accosta sull’altra riva, essa è già là : malati e sofferenti, tutti quelli che hanno bisogno di un Salvatore. E Gesù non si sottrae.
Le ore passano e gli apostoli si preoccupano. Essi vogliono che Gesù mandi via la folla. Tuttavia Gesù assume la propria responsabilità . Non vuole lasciare partire nessuno a pancia vuota. Egli dà senza fare conti, generosamente. Solo Dio può dare senza diventare povero. Gesù – incarnazione del Dio infinito nella nostra finitezza – dà come lui. Egli dona se stesso, ed esige da coloro che vogliono essere dei suoi: “Date loro da mangiare”; dividete il poco che avete, cinque pani, due pesci. “Date tutto”, e gli apostoli fanno la loro distribuzione. È Gesù che offre, i suoi apostoli che offrono, una Chiesa che offre se stessa: ecco il segno e il marchio della generosità di Dio.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, un pane che porta con sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del cielo, e rendilo degno dell’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore.
MEDITAZIONE
In un sconvolgente libro americano per bambini, di Maurice Sendak, si racconta una storia in cui il piccolo Jennie decide di fuggire da casa. Nella notte che precede la sua fuga ha una conversazione con una pianta d’appartamento. La pianta, ragionevole, mette Jennie in guardia: “Qui, tu hai tutto ciò di cui hai bisogno. Hai un cuscino per dormire, una finestra per guardare il mondo, abbastanza da mangiare, un padrone che ti ama. Tu hai veramente tutto”. Ma Jennie, deciso a partire, risponde: “Nella vita, bisogna che ci sia di più di tutto!”.
Ecco una parola strana e saggia. Merita che ci si soffermi. “Avere tutto”: pane quotidiano, sicurezza all’interno di una comunità , salute del corpo e dell’anima… Ora, l’uomo che ha “tutto” ciò non vede soddisfatte le sue aspirazioni. Cerca altro, ha bisogno di “più di tutto”.
Che cosa vuol dire “più”? La prima risposta potrebbe essere: è Dio che è più di tutto. È colui che è sempre più grande. Un Dio che noi potessimo concepire non sarebbe un Dio. Una seconda risposta potrebbe essere, nell’ottica del nostro Vangelo: Gesù non dà solo del pane. Egli dà se stesso. È il dono di un Dio di amore che vuole offrire se stesso agli uomini.
FRANZ GEORG FRIEMEL