Santa Messa 6 gennaio
LA PAROLA
6 gennaio 2015
Martedì
Epifania del Signore (s) – P
PREGHIERA DEL MATTINO
Gesù, nostro Salvatore, allontana ogni ostacolo dal cammino di coloro che ti cercano e concedi loro, dopo che ti hanno trovato e dopo che hanno ricevuto la tua luce, la santa gioia di offrire ad altri ciò che hanno ricevuto. A noi che ti preghiamo all’inizio di questa giornata concedi la grazia di avere sempre per stella la Madre di Dio: Maria ci guidi verso di te, che sei la luce eterna.
ANTIFONA D’INGRESSO
È venuto il Signore nostro re: nelle sue mani è il regno, la potenza e la gloria.(cf. Ml 3,1; 1Cr 19,12)
COLLETTA
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA (Is 60,1-6)
La gloria del Signore brilla sopra di te.
Dal libro del profeta Isaia
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà , dromedari di Mà dian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 71)
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti. R.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. R.
SECONDA LETTURA (Ef 3,2-3.5-6)
Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità .
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità , a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (cf. Mt 2,2)
R. Alleluia, alleluia.
Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore.
R. Alleluia.
VANGELO (Mt 2,1-12)
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore.
OMELIA
In mille direzioni noi proiettiamo i nostri sogni di successo e di grandezza. Non mancano gli eroi dei cartelloni, dello sport, del cinema, della canzone, i grandi di un anno o di un secolo, ma alla fine ci convinciamo che in nessuno di loro possiamo riporre le nostre speranze perché la loro grandezza, più meno tale, non ci appartiene ed ognuno di noi deve essere il costruttore e l’artefice della propria vita. Anche Gesù può essere strumentalizzato per accarezzare in noi il bisogno istintivo di riuscita su coloro con i quali ci scontriamo. Ma Gesù è tutt’altro: Egli è la luce del mondo, la sua luce è di origine divina e si proietta sulle nostre povere vicende umane per illuminare di grandezza autentica ciò che quasi sempre viene respinto dal mondo; Egli ci proietta verso i valori eterni, dando un significato in un ottica soprannaturale a tutte le povertà umane, scoprendone ed esaltandone i valori alla luce della fede. Ecco che cosa significa per molti di noi la luce che splende nelle tenebre. Le tenebre sono le nostre povertà e perfino il nostro male interiore, il peccato… La luce di Cristo interviene a dare senso e valore a ciò che non rientra negli elenchi dei valori del mondo… E come ci occorre quella luce! L’Epifania allora non è solo la festa del Cristo che si rivela ai Magi, ma è soprattutto la gioia dei piccoli e dei poveri del mondo che vengono accolti e rivalutati dal Cristo, povero, umile, perseguitato, condannato… L’adorazione dei magi diventi l’espressione viva e sincera della nostra gratitudine perenne al Signore. Abbiamo bisogno del dono dello Spirito Santo perché in noi sempre brilli la Luce e non abbiamo a cadere nelle tenebre.
(Padri Silvestrini)
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Guarda, o Padre, i doni della tua Chiesa, che ti offre non oro, incenso e mirra, ma colui che in questi santi doni è significato, immolato e ricevuto: Gesù Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti con doni per adorare il Signore. (cf. Mt 2,2)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
La tua luce, o Dio, ci accompagni sempre e in ogni luogo, perché contempliamo con purezza di fede e gustiamo con fervente amore il mistero di cui ci hai fatto partecipi. Per Cristo nostro Signore.
MEDITAZIONE
Notate qui l’insigne Provvidenza di Dio, che ha condotto a lui diverse persone in modi differenti. I Magi videro una stella. E che cosa fecero a quella vista? Senza indugio intrapresero un cammino del quale non vedevano la fine, e seguirono l’astro, lasciando dietro di sé le loro donne, i loro bambini, le loro gioie domestiche. Non li fermarono né il rigore della stagione né la difficoltà della strada. Disprezzando tutte queste cose si predisposero subito alla partenza.
“Ecco che dei Magi vengono da Oriente!“.
Benedetti, in verità , coloro che rispondono così, senza tardare, alla “chiamata di Dio”. E attraverso quale varietà di modi, fratelli miei, egli ci chiama senza sosta! Ci chiama attraverso le calamità , le buone azioni, i doni; ci chiama attraverso delle promesse, attraverso i nostri propri pericoli, gli esempi degli altri. Dirò di più: ci chiama attraverso gli stessi peccati; e non dobbiamo stupircene, poiché, nella sua sapienza infinita, Dio trae il bene dal male.
SAN CARLO BORROMEO