SANTA MARIA LA FOSSA Secondo furto al supermarket in quaranta giorni.
di Peppino PASQUALINO
La cosa che fa più rabbia è l’alterigia con cui questa <gentaglia> (chiunque essa sia, ndr) agisce indisturbata, consapevole che non accadrà nulla, consapevole che nessuno li punirà , consapevole che la <legge> italica è buonista fino all’ennesima potenza, che una volta arrestati (forse) sarà celebrato un lungo processo che alla fine si dissolverà in pene irrisorie; questo il pensiero comune che aleggia tra la gente.
Ed è accaduto ancora, alle 1:25 della scorsa notte, a distanza di appena quaranta giorni dal precedente, un furto notturno (questa volta sventato dallo stesso proprietario del locale commerciale) con l’utilizzo di un grosso automezzo furgonato così come già avvenuto nel precedente furto.
Nell’opera delittuosa avvenuta poco più di un mese fa, l’azione della <banda> è andata a buon fine (per loro, ndr) e lasciato un segno di scasso tale da richiedere l’immediato intervento di una ditta specializzata per ripristinare la muratura abbattuta e la cancellata divelta, danni causati dal tremendo urto da parte del furgone utilizzato, con una tecnica messa in campo già alcuni anni fa quando per due volte nel giro di poco tempo fu derubato il caseificio D’Angelo, anch’esso ubicato sulla centralissima provinciale 333.
Mentre nella precedente azione delittuosa l’obiettivo era stato <centrato>, questa volta è stato sventato proprio dal proprietario del centralissimo supermarket, Antonio Benedetto Gravino, che affacciandosi dopo avere udito il tremendo botto ha messo in fuga i malviventi. <Sono esterrefatto – ci dice l’operatore commerciale – siamo persone che lavorano 12 ore al giorno per garantire la fornitura di generi elementari e di prima necessità in questo periodo di pandemia, con i conseguenti rischi quotidiani di contagio>. <E’ la seconda volta in appena quaranta giorni – continua Antonio Benedetto Gravino alquanto sfiduciato – siamo invisibili e soltanto da “usareâ€>. E conclude tristemente rammaricato: <Sono stato orgoglioso del mio lavoro e amo moltissimo il mio paese nel quale ho investito tutto, ma la delusione ora è davvero forte; tutti mi conoscono, ho agito sempre nel pieno rispetto delle regole, con lealtà , mettendo a disposizione tutta la mia esperienza e competenza, adeguandomi e rinnovando mezzi e strutture>.
L’automezzo utilizzato come <ariete>, sicuramente rubato, a quel punto è stato abbandonato nella posizione in cui ha tentato di sfondare la robusta cancellata posta all’ingresso del supermercato che è anche una rivendita di tabacchi e marche da bollo.
Adesso il furgone abbandonato sarà oggetto di rilievi da parte delle forze dell’ordine che sicuramente, con il dovuto tempo investigativo occorrente, giungeranno all’arresto dei malviventi così come nel recente passato.
Tantissime le dimostrazioni di stima e affetto inviate alla famiglia Gravino attraverso i social dai cittadini; segno, questo, di vicinanza e di consapevolezza che il lavoro svolto quotidianamente è sempre apprezzato.