SANTA MARIA LA FOSSA LSU NELLE MANI DI ORLANDO

di Giuseppe PASQUALINO
Nella giornata di ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr), con nota protocollo n. 2893/u dall’ufficio del Capo gabinetto del Consiglio regionale della Campania è stata inoltrata la lettera che il Presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, ha inteso indirizzare al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando; nota avente per oggetto la proroga della convenzione LSU per l’anno in corso e la stabilizzazione degli stessi.
    La spada di Damocle incombe sull’ultimo contingente di lavoratori socialmente utili che attualmente si è ridotto ad “appena†(se si ricorda il bacino di LSU di oltre 150.000 unità ) 800 persone, dietro ognuna delle quale c’è una famiglia che è rimasta senza sostentamento dal 31 dicembre scorso. E in questa fase è compito precipuo degli organi di stampa tenere alta l’attenzione e accesi tutti i fari possibili sull’argomento, anche in considerazione delle tante amministrazioni comunali che continuano a fare finta di niente sulla pelle dei lavoratori.

E’ il caso di Santa Maria la Fossa, e lo abbiamo ricordato in tante occasioni, dove quattro lavoratrici socialmente utili impegnate presso l’Ente comunale dal mese di settembre del 1997, dopo essere state “sfruttate†in diverse mansioni progettuali e non, risultano fuori da ogni possibilità di stabilizzazione nonostante la reale possibilità di finanziamento da parte dello Stato centrale per il pagamento di ognuna di loro. Eppure negli ultimi vent’anni c’è stata una vera e propria emorragia di posti di lavoro a causa del raggiungimento dell’età di quiescenza di tanti dipendenti comunali; tutti posti di lavoro non rimpiazzati per motivi contabili e per le impossibilità dettate dalle norme legislative in tema di assunzioni.
Una volta l’ente godeva della figura del giardiniere, del cuoco, del custode cimiteriale (dal 1 gennaio è entrato in quiescenza l’addetto ai servizi cimiteriali), del centralinista, tutte qualifiche che potrebbero essere coperte dal personale LSU senza l’utilizzo di fondi economici propri dell’Ente; lo Stato sarebbe disposto ad erogare annualmente, fino alla pensione, la somma di € 9.226.000 pro-capite per l’impiego del personale LSU stabilizzato.
Il Presidente Oliviero nella sua nota ha evidenziato la difficoltà che gli Enti Locali sono costretti ad affrontare in sede di bilancio, enti che molto spesso si trovano sul baratro del dissesto; ed è su questo tasto che ha inteso sollecitare il Ministro Orlando affinché si provveda anche, e soprattutto, ad attivare ogni sostegno utile a definire concretamente la vertenza di questi ultimi LSU rimasti ancora fuori dai percorsi di stabilizzazione.
Le forze sindacali, in particolare l’USB (Unione Sindacale di Base), stanno pressando su vari fronti e la lotta si sta dimostrando davvero estenuante e, per certi risvolti, addirittura drammatica.